calepio calibro 9

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calepio calibro 9 non è un vino, è una vendemmia di piombo,

è cronaca nera, è rosso sangue sull’asfalto tra i campi di mais e i vigneti in collina,

in val Calepio ti ammazzano per strada, sparandoti a bruciapelo, e passandoti sopra in macchina,

chi vuole scrivere un requiem, o un giallo violento, si accomodi, i casi non mancano,

dal più irrisolto, il commercialista, nipote del tesoriere della Democrazia Cristiana, freddato ad Albano Sant’Alessandro nella Porsche davanti alla villetta,

al più recente, il fratello dell’ex presidente dell’Atalanta, coinvolto nell’indagine sulla plastica, giustiziato a Castelli Calepio davanti alla palestra mentre scende dalla sua  Range Rover,

passando dal più cruento, a Chiuduno, dove una gang ammazza una dottoressa del posto, colpevole di essersi fermata a soccorrere i feriti di una rissa, tra un’Audi e il ciglio della strada,

troverai di tutto, politica, fondi neri, n’drangheta, gang extracomuniatarie, riciclaggio, usura…

e non mancano di contorno le mele marce,

la Panda Nera (quattro sbirri in borghese che fermavano pusher e lucciole, picchiavano e sequestravano in proprio soldi e droga),

i vigili anti-vu cumpra (che rivendevano alle boutique le borse griffate…)

e adesso il Carabiniere “sciacallo” in servizio da 10 anni a Bergamo, che sul luogo della tragedia a Chiuduno ha pensato bene di rubare la borsetta alla vittima, e a fine turno usare le carte di credito per andare a giocare alle slot,

ma è stata beccato e smascherato dai colleghi di Seriate…

hai voglia di raccontare la favola del paesaggio bucolico, le dolci colline, le cascine, la scodella di merlot con le pannocchia di mais abbrustolita,

ormai ci sono più autosaloni che cantine, e tra i capannoni di notte trovi ragazzi e ragazze venute da tutto il mondo, e non per la vendemmia,

in realtà la val calepio era la capitale dei bottoni, poi della plastica, adesso del gioco d’azzardo, dello spaccio, della prostituzione e del riciclaggio,

per 30 anni qui c’è stato un  mix devastante di ricchezza materiale e miseria mentale,

audi e ignoranza, porsche e arroganza, maldive e boutique, una regione all’avanguardia nel consumismo-esibizionismo di massa,

ora vediamo gli effetti, il consorzio Valcalepio DOC può anche tutelare il vino, il paesaggio,

ma il consorzio umano è putrido, il paesaggio umano un deserto, e sarà sempre peggio.

(imago: Piero Brolis, affresco chiesa Madonna della Campagna, 1977,  Valle del Fico, Chiuduno)

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