Bergamo capitale della vecchiaia

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il vero problema non è la vecchiaia ma la mentalità vecchia, che non ha età,

e ci impedisce di vedere e cogliere le opportunità del target senile,

siamo il paese più vecchio del mondo

ma essendo succubi della cultura anglo giovanilista consumista

soffriamo una carenza cronica di servizi, prodotti, idee e cultura “de senectute”,

mettiamoci nell’ottica che il mercato del futuro non sono i giovani, ma i vecchi,

parliamo dell’unica fascia di consumatori dotata di potere d’acquisto

la generazione over 70 detiene beni, case, privilegi e sicurezze

ma è stanca di viaggiare, mangiare e spendere, vorrebbe qualcosa di più,

e dunque meno centri commerciali e più servizi alla persona,

nuove figure professionali, nuove modalità di trasporto e utilizzo della città,

nuovo tipo di mobilità e di accoglienza,

rimoduliamo ogni parametro di beni e servizi, la casa, i trasporti, la cultura,

soprattutto, occorre ripensare la “casa di riposo”,

l’unico tipo di struttura ricettiva che ha sempre il tutto esaurito e code in lista di prenotazione, cominciamo a cambiare, arricchire la definizione,

pensiamo a delle cascine di riposo, dove vivere in benessere basico,

a degli agriturismo di riposo, a villaggi di riposo dove svernare,

pensiamo al vecio come risorsa, e non come peso, più “scambi” sociali intergenerazionali, più “pensionati” misti studenti/anziani con evidenti sinergie di convivenza tra studenti universitari fuori sede “ospitati” da nonni soli “resident” in cambio di service-badante,

pensiamo a case editrici di riposo, dove dedicarsi a riscrivere la propria vita come un romanzo, diffondiamo la letteratura senile come più eccitante e utile della letteratura giovanile,

non dimentichiamo i casini di riposo, perchè la vecchiaia non per tutti è pace dei sensi,

l’immagine di giovani uomini e donne dediti alla seduzione e di anziani sorridenti asessuati è superata, anche l’erotismo sta diventando roba per vecchi,

creiamo un festival-fiera della vecchiaia, con idee, prodotti, progetti in grado di andare oltre l’attuale offerta, che è inadeguata, soprattutto concettualmente.

Per diventare “capitale della cultura”, che è un concetto superato, vecchio e inutile, si sono messe in gara 20 città,

Per diventare “capitale della vecchiaia”, e creare davvero innovazione economica, sociale e culturale, nessuna.

Ho chiesto a un ex partigiano come dobbiamo relazionarci con queste vecchie amministrazioni sorde che col sorriso stampato fanno finta di promuovere la cultura per i giovani.

Risposta irripetibile per svariate ragioni, ma immaginabile.

Se pensavamo di liberarci dei vecchi, farli fuori, emarginarli, ridurli in miseria, pagargli l’ospizio, bene, abbiamo fatto fiasco,

i vecchi sono i padroni del paese, il futuro del paese è nelle loro mani,

saranno loro a ospitarci all’ospizio,

dunque cerchiamo di immaginare un mondo più gradevole per i vecchi di oggi,

e vivremo meglio  tutti.

(imago Dado Ruspoli e Ingrid Thulin, dal film “La casa dei sorrisi” di M. Ferreri, orso d’oro a Berlino 1991)

bg13/12 digit invaders

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invaders-1

bergamo 13 dicembre S.Lucia regaliamo alla città un’invasione digitale

in parole power parliamo di invasioni a scopo di ri-creazione culturale site specific organizzate via web tam tam,

scegli un luogo trascurato, maltrattato o ignorato,

un centro storico, o sito monumentale o naturale,

puoi semplicemente raccontare e mostrare il luogo, o fare una performance/evento,

e lo fotografi, condividi e documenti come  #invasioni digitali utilizzando i social media (twitter, instagram, pinterest),

le #invasioni digitali sono una rete di eventi di co-creazione del valore culturale territoriale,

la prima ondata di invasioni/liberazioni si è tenuta tra il 20 e il 28 aprile,  ha coinvolto circa 10.000 invasori in oltre 200 invasioni con un pubblico on line di 1,5mln di persone,

la prossima invasione è stata indetta per il 13 dicembre,

che coincide con la data scelta dal fantomatico comitato “controcultura Bg2019 pianoB/festival dell’ignoranza” per lanciare dei segni, praticare degli esorcismi, o semplicemente incontrarsi

dunque Bg12/13 è la notte di S.Lucia a Bergamo, al momento sono 5 le idee che mi sono venute o arrivate e lancio o rilancio e propongo:

1) adotta un totem: i 100 totem “voglio Bg2019”, coprirli, usarli come bacheca di quartiere, o smontarli (o mettergli sopra un ombrello e aprirne un lato, farne delle cabine di privacy urbana, con una tendina?

2) parco della rocca: sul luogo della frana, piantare alberi di natale “liberati”, o i propri alberi di natale donati alla rinascita del parco

3) berghem street/ bergheimer: in via Colleoni, in via Beltrami, in via Nullo, in via Locatelli e in via Quarenghi azione di inquinamento sonoro con attori megafonati-altoparlanti che walking speaker leggeranno la vera storia di Colleoni, Beltrami, Locatelli, Nullo e Quarenghi.

4) biblioteca a.may, in piazza vecchia, o in altra area culturale dismessa (per es. cortile ex  mercato ortofrutticolo liberty già biblioteca tiraboschi via s.giorgio):

berghem burning books – liberazione culturale neosituazionista

hai scritto un libro, hai un romanzo nel cassetto, un dattiloscritto in copia unica?

portalo alla burning books night!

te ne facciamo leggere mezza pagina, mostriamo titolo e autore, e poi lo bruciamo

lo getti tu stesso nel grande falò open air, sul quale utilmente produrre caldarroste e maxi polente a nastro,

e si potrebbe estendere agli artisti, facciamo vedere il tuo quadro, diciamo il tuo nome, e poi lo bruciamo,

in questo modo i writer e gli artisti mandano un messaggio molto chiaro: esistiamo, siamo portatori di una nuova cultura-combustibile, con la quale abbiamo intenzione di sfamarci

5) nell’occasione, chiedere alla Sartirani o alla Olivares di vestirsi da S.Lucia (e a Tentorio da asinello) e partecipare alle invasioni digitali portando in dono da distribuire agli artisti poveri “quel che resta del budget cultura”, in banconote di piccolo taglio, 10€,

e così facciamo anche di Piazza Vecchia la prima piazza al mondo con ingresso a pagamento, cioè ti paga il comune per entrarci,

e con questo concludiamo l’esorcismo su Bg2019,  e cominciamo il vero lavoro per ribaltare berghem city in una città di cultura europea.

imago by Ryan Snieder, inadawords.com

ubi maior creberg cessat

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creberg

Due notizie simultanee apparentemente non collegate:

1)    a margine del vertice Letta-Putin è stato firmato un accordo commerciale tra Ubi banca e Transcapitalbank, banca russa di recente costituzione, proprietà di una certa Olga Gryadovaya e di suo marito Leonid Ivanosky.

2)    il Credito Bergamasco sparirà, e verrà incorporato per fusione nel Banco Popolare.

Il giorno prima della fusione, il rappresentante della Curia nel CdA del Credito si era dimesso “per ragioni personali”.

Qualche mese fa l’economo della curia Don Lucio Carminati  sembrava sul punto di essere silurato, forse a causa della costituzione di un fondo di 300mln di euro cui da mesi mancava l’approvazione del Vaticano.

I giornali laici titolavano “terremoto in curia”. Polemiche.

(“Effettivamente la nostra diocesi dispone di un’ampiezza di mezzi impressionante e di risorse patrimoniali non indifferenti” dichiarava il vescovo).

Poi l’approvazione del Vaticano dev’essere arrivata, perchè l’economo è rimasto al suo posto.

Mentre a Trieste Ubi e Olga convolavano a nozze, il terremoto è sceso in città bassa, e ha fatto saltare il Credito Bergamasco, cioè la banca da sempre amica della curia.

E intanto il papa con la Evangelii Gaudium dice: “fuori c’è una moltitudine affamata e Gesù ci ripete senza sosta: voi stessi date loro da mangiare”.

Vuoi dire che la curia esce dalle banche, e userà i 300mln del fondo per dar da mangiare ai poveri? O forse la Olga Gryadovaya/Ubi prenderà il posto di Don Carminati/Creberg?

Misteri della fede, e della finanza.

Imago: modelle alla festa del “cavaliere in rosa” alla sede Creberg, estate 2013

beatae ignorantiae evangelii laudatio

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UBIcultura

pecunia ignorans et pecunia docta similiter olet

quod haec celata maioribus gestavis et minoribus patefacta

laudatus este domine ab inferiis ad astra

Elogio evangelico della beata ignoranza

 il denaro ignorante e il denaro acculturato puzzano allo stesso modo,

“ti benedico, signore del cielo e della terra,

perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli” (Mt 11, 25).

 

Bg2019 cane sciolto

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upperDog

ricevuta una mail assurda, dove si parlava di vedersi in banca per una pioggia di 1,5 miliardi di euro facilmente accessibili che il comitato Bg2019 avrebbe “lasciato in dote alla città prima di chiudere o riposizionare i vari progetti del dossier”

il cane sciolto Leone Belotti sabato mattina, verso mezzogiorno, con la bava alla bocca, giunto a metà di via Bortolo Belotti, schizzava prima in piazza Dante e poi s’infilava nella direzione generale della Ubi e raggiungeva la sala Funi dove era riunito il comitato Bg2019;

dopo aver annusato l’aria e ascoltato i discorsi, il cane sciolto si faceva un’idea precisa della situazione:

in pratica, il comitato Bg2019 dopo aver speso palate di europubblici in consulenze e totem, con questo incontro, stava in realtà facendo un’operazione di maquillage della mission,

ripresentandosi come interfaccia bg per accedere alla pioggia di euromiliardi (sì, miliardi, non milioni) che la comunità europea ha destinato alla cultura con il programma “Europa Creativa”,

a questo punto, mentre tutti si complimentavano tra loro, il cane sciolto Leone Belotti afferrava il microfono e chiedeva: “a che titolo questo comitato che ha appena fallito la sua mission si auto-incarica di gestire i fondi europei per la cultura?”

a questa domanda la sala esplodeva in fischi e schiamazzi,

diversi vip si alzavano e abbandonavano il loro posto per andare a congratularsi con il cane sciolto Leone Belotti,

bravo, bravissimo! hai detto l’unica cosa sensata di tutta la mattinata!

profondamente commosso, il cane sciolto Leone Belotti se ne tornava alla sua cuccia e cominciava a guaire tutta la sua disperazione,

nel vedere tutte quelle gran dame parlare spudoratamente di miliardi alla cultura creativa, non avendo mai visto 1€ di finanziamenti ma sempre e solo cartelle esattoriali, aveva improvvisamente capito il ruolo dell’artista per le istituzioni:

lo stesso del bambino africano per i funzionari dell’Unicef, crepare di fame, e continuare a farlo, per mantenere l’Unicef.

 

bg 100 anni di non storia

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Invito Novecento a Bergamo-1

per darti un’idea della cappa d’impotenza in cui viviamo

tre istantanee di questa settimana in città:

1) con la notizia della bocciatura di bg2019 sul web si scatenano le polemiche, in poche ore un blog indipendente come calepio press, realizzato da una persona sola senza 1€ di budget, fa più visite, più like, più commenti, e dunque più consensi  e più comunicazione di quanto fatto in sei mesi dai siti ufficiali Bg2019, Eco Lab, etc

2) il Lunedì su L’Eco di Bergamo, sia cartaceo che on line, non c’è un solo trafiletto, una sola notizia, niente di niente  a proposito di Bg2019, come se questa  “torta” sulla quale hanno spinto per mesi, e nella quale hanno perso la faccia, non fosse mai esistita

3) il mercoledì tutto il gotha affari-cultura, età media 79 anni, è riunito all’auditorium, per la presentazione di un mattone di 2000 pagine, storia di Bergamo nel 900:

sul palco il bravo giornalista figlio d’arte (Jacobelli) dovendo scegliere un passo da leggere tira fuori l’episodio anni Cinquanta quando il Tentorio patron dell’Atalanta (padre dell’attuale sindaco, in prima fila) fece parlare di Bergamo tutto il mondo per la quotazione record, 100 milioni, del calciatore atalantino Jeppsson. Wow! Che bei tempi!

Davvero bravi questi vecchi bergamaschi-bene: avranno anche visto la guerra, la dittatura, la fame e le bombe, come dicono, ma poi, nella seconda metà del secolo, hanno fatto un sacco di soldi, e adesso sono carichi come mummie egizie,

e come faraoni-cavallette non si sono accorti di aver divorato tutto, di aver messo le loro mani su tutto, di aver concentrato tutto, le solite quattro famiglie, e di non aver lasciato niente per le nuove generazioni, ma proprio niente,

a parte una burocrazia assurda al servizio dello status quo, il loro status quo,

e se per caso succede qualcosa, come abbiamo visto, per i giornali “ufficiali” non è mai successo,

e men che meno lo troverai nei libri di storia “istituzionali”, basati su quei giornali.

Nel 900 a Bergamo non è successo niente. Nel nuovo millennio meno di niente.

magut docet

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magut

sappiate avere torto, il mondo è pieno di gente che ha ragione, per questo marcisce

così il vecchio monsignore, citando Celine, commenta la bocciatura di Bg2019,

poi aggiunge: questa è la città dei magut, bisognava iniziare proprio da lì,

dalla parola magut, parola erroneamente ritenuta dialettale

a indicare spregiativamente la bassa manovalanza:

magut è in realtà parola latina, mag-ut, abbreviazione di “magister ut”,

“in qualità di maestro”, usata a indicare i capimastri nei registri nella fabbrica del Duomo di Milano, che erano in maggior parte bergamaschi, e quindi divenuta sinonimo di “muratore bergamasco”,

il magut  è dunque un “magister”, cioè uno che sa e fa di più (mag-),

contrapposto al “minister”, il ministro, cioè uno che deve sapere e fare il minimo (min-),

e dunque, il vero spregiativo non dovrebbe essere magut (come un maestro)

ma minut, “come un ministro”.

photo by MB/bamboostudio

 

Bg 2019 stand up

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BgKaput

get up, stand up for you right

invito alla rivolta morale, culturale, politica,

invito rivolto a tutti i delusi, amareggiati, arrabbiati  e indignati per la vicenda Bg 2019:

riuniamoci in assemblea pubblica – forza pubblica per la costituzione di un comitato popolare Bg2019 stand up,

per sollevare questioni, incarichi, soldi: arrivano molte richieste di:

1) dimissioni dell’assessore/cultura Sartirani e/o del sindaco (e proposte di sua sostituzione con un soggetto collettivo, un comitato pubblico, di salute pubblica, da qui l’idea della “stand up” Bg 2019 ignoranza/pianoB)

2) immediato congelamento, o contrlollo e trasparenza  del budget Bg2019 + blocco dei pagamenti al “team internazionale”

(nota1: qualcuno teme che questi geni siano stati capaci di essersi già impegnati anche per i prossimi anni

nota2: il Comune quest’anno ha stanziato  €800.000, di cui €300.000 già spesi per la parcella faraonica al team Olivares&friend per il progetto “oltre le mura” e €87.000 in “comunicazione”, cioè sito, conferenze stampa e totem.

nota3: Siena non ha stanziato 1€ in spese di promozione-pubblicità, perchè “la città e la cultura non sono merendine”).

3) ergo, la richiesta è: utilizzo pubblico, intelligente, trasparente di “quel che resta del budget” per progetti condivisi dal comitato

ad esempio (prime proposte giunte):

– convention “pianoB”, raduno di sviluppatori del concept “città d’arte socio/eco-sostenibile” con coinvolgimento di tutte le 20 città bocciate, da svolgersi la settimana precedente Bg Scienza, a margine del festival ignoranza

– festival dell’ignoranza: tema della prima edizione “elogio della sana ignoranza” (proposta di adibire Casa Suardi a sede aperta organizzazione “festival dell’ignoranza” e “convention/pianoB”)

> fattore eccitante: l’invito, l’azzardo è proprio questo: ripartendo dalla consapevolezza della nostra ignoranza, facciamola davvero, con tipica follia bergamasca, la città partecipata, la città modello del cambiamento,

> obiettivo culturale: mostriamo alle istituzioni di cosa è capace questa “cittadinanza operosa”, accusata di freddezza e scarsa partecipazione dai suoi stessi amministratori,

> unica condizione richiesta per entrare nel comitato, proporre progetti e partecipare al cambiamento:  non aver preso parte né  sostenuto il Bg2019 ufficiale

> ne consegue che tutti i grandi sponsor, istituzioni, industriali, commercianti,

università, curia,  eco, corriere, banche etc sono esclusi in partenza!

e già questo questo è un bel risultato culturale:

la vera cultura e la sana ignoranza plebea a braccetto trionfanti sulla finta cultura e sull’ignoranza insana dei patrizi

> festival dell’ignoranza + pianoB è il vero concept consapevole e condiviso,

non interessa a nessuno invitare vip con libri snob in palazzi-prestigio,

si vogliono  spazi e possibilità per “fare le cose per bene”

giovani, anziani, artigiani, contadini urbani,

capacità, talenti, professioni, risorse e persone emarginate

è ora di prendere coraggio,

come scriveva Francesco Nullo organizzando l’impresa dei Mille “non state muti, giovani italiani, alzatevi con voce potente,

quando il governo vedrà che volete, non oserà più insultarvi e schernirvi”

sono le stesse parole riprese da Bob Marley: get up, stand up for yor rights

> ignoranza e cultura messe insieme producono i veri fermenti, rinasce l’idea dell’occupazione, ma dotata di progetto:

abbiamo grandi spazi pubblici “sequestrati” dalla burocrazia pubblica (Montelungo, ex-carceri, Astino, ex-riuniti) e destinati a degrado e abbandono secondo il ciclo della speculazione immobiliare,

c’è l’idea diffusa di liberare uno a uno questi spazi, occorre portare semi, piante, animali, vanghe, rastrelli, aprire le porte, è questo che sta nascendo dal prendere sul serio il concept “Bergamo oltre le mura”,

via l’asfalto, via gli ecomostri, via i sigilli, via il cemento,

viale delle mura pedonale, borghi e luoghi storici curati nell’anima,

ripiantumazione alberi nel parco della Rocca (c’è chi vuole farlo anche direttamente senza budget in modalità guerrilla gardening massivo)

progetto occupazione “social-start up” caserma Montelungo (o Astino? o ex Ospedali?) e trasformazione esemplare in cascina urbana galline-orti-cultura (!)

troviamoci la notte di Santa Lucia in un odi questi siti

sarà il nostro regalo alla città

un bel terremoto

i bergamaschi hanno bisogno di un terremoto per tirare fuori creatività e solidarietà.

(imago: minatore bergamasco che spacca pietre in miniera bergamasca, cioè nostro nonno, proposta come locandina di Bg2019 Stand Up,  foto by Bepi Merisio “Terra di Bergamo” )

Bergamo capitale dell’ignoranza

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BG2019ignoranza

con la sacrosanta bocciatura di Bg2019, è finalmente sotto gli occhi di tutti quello che tutti hanno sempre sospettato (e io scrivo da mesi): “Bergamo capitale della cultura” è una commedia dell’assurdo, senza alcuna possibilità reale,

messa in scena in modo irresponsabile da un trio-ignoranza (sindaco commercialista + assessore agenzia eventi + moglie di un banchiere esperta in salotti) che ci ha preso in giro per mesi (a caro prezzo!) e adesso ha pure  il coraggio di dire “la commissione ci ha presi in giro”

senza considerare il vero semplicissimo motivo dell’esclusione, e cioè aver dato prova di totale imperdonabile ignoranza sui punti decisivi della candidatura:

1) prima prova di ignoranza, come un alunno che non ha nemmeno capito il titolo del tema:  il primo requisito richiesto dal bando è infatti la “partecipazione dei cittadini”,

e invece i nostri  hanno pensato bene di non far partecipare nessuno, affidarsi a professionisti internazionali e soprattutto, a differenza delle città promosse, hanno avuto questo colpo di genio di non rendere pubblico il progetto, come si trattasse di un brevetto industriale privato!

Questo è il vero motivo della bocciatura: a prescindere dalla validità del progetto, affidarlo a esterni e non condividerlo con la città significa non aver capito niente di cosa significhi oggi far “cultura”: rendere partecipi, pubblicando e condidivendo!

Hanno titolato il progetto “Bergamo oltre le mura” e per cominciare col piede giusto  l’hanno tenuto chiuso nella stanza dei bottoni! Ridicoli!

2) seconda dimostrazione di ignoranza: i nostri sono andati sicuri e tronfi con i loro numeri “aziendali”, i milioni di euro di budget pubblico-privati, i milioni di passeggeri-shopping di Orio, dimenticandosi completamente dei numeri cui era interessata la commissione, quelli relativi alla cultura:

e i numeri della cultura, cioè livelli di alfabetizzazione e consumi culturali, spesa pro capite in libri etc,  ci dicono che Bergamo è attualmente una delle città sì più ricche, ma anche più ignoranti d’Italia e d’Europa: record di centri commerciali, mentre le librerie chiudono per fallimento e i locali dove si fa musica vengono fatti chiudere per motivi di “ordine pubblico”,

spendere 10euro per l’happy hour è pratica comune quotidiana, spenderli per comprare un libro ci si deve pensare su molto bene, una cosa da fare un paio di volte all’anno, perché poi il libro resta lì, a dirti quanto sei ignorante.

3) terza prova d’ignoranza, nel progetto non si dice una parola su questa curiosa contraddizione per cui pretende di essere capitale della cultura una città capace negli ultimi 5 anni non solo di lasciare chiusa senza un vero motivo la sua più importante risorsa culturale-artistica (l’Accademia Carrara)

ma anche di mandare sciaguratamente in rovina e abbandonare come fosse un’area dismessa il suo più notevole gioiello di storia/architettura e memoria civica: la Rocca,  l’acropoli della città,

cioè il cuore del sistema di baluardi-mura venete patrimonio unesco, fatta quasi crollare per farci dentro un parcheggio, e poi lasciata lì così, con sopra un cellophane.

Infine, appena saputo di essere stati trombati, hanno anche avuto l’arroganza ignorante di auto assolversi e insinuare che la commissione abbia premiato città “meridionali” e “di sinistra” per motivi geopolitici!

Basta guardare il sito web delle altre città (o leggere i progetti) per capire che non solo il progetto Bergamo è completamente fuori tema, ma è penosamente non competitivo in quanto a capacità di comunicare (vogliamo parlare dei totem?)

Bergamo capitale della cultura se presa sul serio è un’utopia che richiederebbe di cambiare completamente la visione, il metodo, e chiaramente le persone:

il pianoB, elaborato “dimostrativamente” a zero euro da Calepio Press, è un provocazione in questa direzione, ma nel contesto di potere attuale, con attori come Bruni Tentorio Curia L’Eco Percassi etc  si tratta chiaramente di fantascienza, fantamarketing.

Viceversa, realisticamente, paradossalmente le stesse ragioni per le quali oggi Bergamo non ha senso come capitale della cultura, ne fanno la candidata perfetta a essere “capitale dell’ignoranza”.

Ecco un progetto realizzabile, onesto e sincero, e certamente di immediata comprensione e votato a successo internazionale:

Bergamo capitale mondiale dell’ignoranza  – il fuori-salone della cultura

festival dell’ignoranza doc (salone dell’ignoranza a km0).

“perché senza sana ignoranza non si fa cultura!”:

programmino provvisorio:

> conferenza stampa d’inaugurazione: Tentorio, Olivares, Sartirani: “La nostra ignoranza al servizio della città, dell’Europa e del World”

> segue concerto rock star genuinamente ignorante (Vasco, Liga, etc) nel piazzale dell’Oriocenter.

> al Donizetti e al Sociale: commedie dialettali in bergamasco

> nelle piazze: torneo no-stop di scopa/briscolone per over 75 prelevati dalle case di riposo e dai circoli acli alta valle (con tanto di bestemmie in lingua berghem + megascreen +  riprese TV tipo poker texas).

> al KmRosso: un convegno filosofico-epistemologico inaudito sulla playstation e l’X.box e Wii come forme occidentali di meditazione-mandala per cogliere l’inutile assoluto nel vuoto della propria mente.

> Balotelli e Cassano: seminario “un calcio ai libri”

> associaz. di categoria: le risorse d’eccellenza ignorante del territorio (edilizia, agroalimentare, lavorazioni plastiche, etc)

> sponsor tecnico: Cantina Sociale Valcalepio + birrifici indipendenti

> ambasciatori: gli stessi della cultura (Atalanta, Pooh, Gimondi, etc)

> madrine-presentatrici: le sorelle Parodi.

> organizzatore/produttore tv: il marito-cognato.

> slogan: per non saper né leggere né scrivere…

 

Bg2019 pianoB: progetto Bergomens

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5fauna

pianoB/ progetto Bergomens (bergreen)

opportunità per ambientalisti, architetti, designer, urbanisti, animalisti, orticoltori, contadini urbani: la città ideale, verde, pedonale, con orti, cascine urbane e vie d’acqua, accessibilità, vivibilità, qualità della vita, green economy, prodotti km0:

– flora cinta (green belt) realizzazione anello verde/pedonale Bg bassa/alta (viale delle mura, borghi, piazza pontida, sentierone, parco marenzi, orti urbani, cascina urbana montelungo, parco suardi, ciclabile sotto le mura)

– hortus conclusa (vega belt) sviluppo della fascia di orticoltura bio km0  degli orti urbani sotto le mura e sui colli

– aquae via (waterbelt) ricostituzione/riapertura utilizzo delle vie d’acqua, rogge, fontanelle, fontanili, fossi, navigli, canali

– fauna autoctona (animal site) – ri/creazione aree-percorsi zone dedicate alla fauna urbana-locale, aree cani, parco fauna rocca, maneggi, stalle urbane.

– villa agricoliis suburbana – urban farm belt – costituizione di una cintura di cascine urbane-suburbane snodo-centro della cintura orticola e acquatica,

(abstract da Bergomens, linee di progetto per la trasformazione di Bergamo in città d’arte sostenibile,

Il pianoB prevede 5 aree d’intervento/progetti/iniziative  in 5 anni:

1 Bergomum  – valoriz. opere architettura storica, mura, arena, rocca

2 Berghumus  – coltivazione artisti nel cuore e nei borghi della città

3 Bergheimat  – creazione continua nuove opere d’arte per la città

4 Bergheimer – dignità di veri monumenti per le icone della città

5 Bergomens – infrastrutture ambientali, accessibilità, cintura verde)

Foto: il mesto rientro in città del comitato Bg2019