adv autolesionista banca etica

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bancaEtica

un bambino grasso che gioca a Shangai in un orfanatrofio delle suore a Napoli

è l’immagine che Banca Etica mette in vetrina, e così facendo si spoglia nuda,

e rivela tutta la propria cattiva coscienza, sia semiotica che cristiana:

dal punto di vista semiotico:

1) il bambino grasso è il cliente

2) i bastoncini shangai sono i piccoli risparmi da spostare senza rompere gli equilibri

3) Banca Etica resta ferma alla propria infelice natura di ossimoro senza uscita

(l’etica non si risparmia, e non si presta);

dal punto di vista cristiano:

devi avere proprio fatto dei peccati mortali per entrare in Banca Etica!

Nemmeno la chiesa cattolica nei suoi momenti peggiori arrivava a tanta tristezza:

questa è la più triste, autolesionista e scacciaclienti immagine pubblicitaria dell’anno!

se Banca Etica credesse veramente nella propria mission (un mondo migliore)

dovrebbe rivolgersi a gente illuminata, che vuol cambiare il mondo,

cioè il mood woodstock di Conto Arancio, o il target smart di Che Banca!,

non si capisce proprio questo deficit di creatività, di entusiasmo, di fiducia,

al di là del sarcasmo sul nomen/omen del direttore generale (Mario Crosta)

crediamo che con l’input giusto, anche senza ricorrere alla grande agenzia,

non sarebbero mancate idee e immagini più persuasive, funzionali e attraenti.

Perchè devi mortificare il tuo cliente, se quella che proponi è una scelta giusta?

Se l’etica è una “bella cosa” perchè dotarla di una brutta estetica?

Con l’immagine del bambino obeso (forse down?) di fatto Banca Etica

più che contrapporsi all’etica… protestante delle grandi banche “immorali” come MorganStanley

fa concorrenza, e porta via clienti, ai frati Comboniani&Monfortani!

Col cuore a pezzi (dispiace vedere in tanta malora comunicazionale un marchio “etico”,

avremmo preferito dare questo riconoscimento a un marchio “profit”)

non possiamo esimerci dall’assegnare a Banca Etica il premio AdvZero2013

per l’immagine meno pubblicitaria e più autolesionista dell’anno.