Bg2019 cane sciolto

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upperDog

ricevuta una mail assurda, dove si parlava di vedersi in banca per una pioggia di 1,5 miliardi di euro facilmente accessibili che il comitato Bg2019 avrebbe “lasciato in dote alla città prima di chiudere o riposizionare i vari progetti del dossier”

il cane sciolto Leone Belotti sabato mattina, verso mezzogiorno, con la bava alla bocca, giunto a metà di via Bortolo Belotti, schizzava prima in piazza Dante e poi s’infilava nella direzione generale della Ubi e raggiungeva la sala Funi dove era riunito il comitato Bg2019;

dopo aver annusato l’aria e ascoltato i discorsi, il cane sciolto si faceva un’idea precisa della situazione:

in pratica, il comitato Bg2019 dopo aver speso palate di europubblici in consulenze e totem, con questo incontro, stava in realtà facendo un’operazione di maquillage della mission,

ripresentandosi come interfaccia bg per accedere alla pioggia di euromiliardi (sì, miliardi, non milioni) che la comunità europea ha destinato alla cultura con il programma “Europa Creativa”,

a questo punto, mentre tutti si complimentavano tra loro, il cane sciolto Leone Belotti afferrava il microfono e chiedeva: “a che titolo questo comitato che ha appena fallito la sua mission si auto-incarica di gestire i fondi europei per la cultura?”

a questa domanda la sala esplodeva in fischi e schiamazzi,

diversi vip si alzavano e abbandonavano il loro posto per andare a congratularsi con il cane sciolto Leone Belotti,

bravo, bravissimo! hai detto l’unica cosa sensata di tutta la mattinata!

profondamente commosso, il cane sciolto Leone Belotti se ne tornava alla sua cuccia e cominciava a guaire tutta la sua disperazione,

nel vedere tutte quelle gran dame parlare spudoratamente di miliardi alla cultura creativa, non avendo mai visto 1€ di finanziamenti ma sempre e solo cartelle esattoriali, aveva improvvisamente capito il ruolo dell’artista per le istituzioni:

lo stesso del bambino africano per i funzionari dell’Unicef, crepare di fame, e continuare a farlo, per mantenere l’Unicef.