Bg 2019 stand up

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BgKaput

get up, stand up for you right

invito alla rivolta morale, culturale, politica,

invito rivolto a tutti i delusi, amareggiati, arrabbiati  e indignati per la vicenda Bg 2019:

riuniamoci in assemblea pubblica – forza pubblica per la costituzione di un comitato popolare Bg2019 stand up,

per sollevare questioni, incarichi, soldi: arrivano molte richieste di:

1) dimissioni dell’assessore/cultura Sartirani e/o del sindaco (e proposte di sua sostituzione con un soggetto collettivo, un comitato pubblico, di salute pubblica, da qui l’idea della “stand up” Bg 2019 ignoranza/pianoB)

2) immediato congelamento, o contrlollo e trasparenza  del budget Bg2019 + blocco dei pagamenti al “team internazionale”

(nota1: qualcuno teme che questi geni siano stati capaci di essersi già impegnati anche per i prossimi anni

nota2: il Comune quest’anno ha stanziato  €800.000, di cui €300.000 già spesi per la parcella faraonica al team Olivares&friend per il progetto “oltre le mura” e €87.000 in “comunicazione”, cioè sito, conferenze stampa e totem.

nota3: Siena non ha stanziato 1€ in spese di promozione-pubblicità, perchè “la città e la cultura non sono merendine”).

3) ergo, la richiesta è: utilizzo pubblico, intelligente, trasparente di “quel che resta del budget” per progetti condivisi dal comitato

ad esempio (prime proposte giunte):

– convention “pianoB”, raduno di sviluppatori del concept “città d’arte socio/eco-sostenibile” con coinvolgimento di tutte le 20 città bocciate, da svolgersi la settimana precedente Bg Scienza, a margine del festival ignoranza

– festival dell’ignoranza: tema della prima edizione “elogio della sana ignoranza” (proposta di adibire Casa Suardi a sede aperta organizzazione “festival dell’ignoranza” e “convention/pianoB”)

> fattore eccitante: l’invito, l’azzardo è proprio questo: ripartendo dalla consapevolezza della nostra ignoranza, facciamola davvero, con tipica follia bergamasca, la città partecipata, la città modello del cambiamento,

> obiettivo culturale: mostriamo alle istituzioni di cosa è capace questa “cittadinanza operosa”, accusata di freddezza e scarsa partecipazione dai suoi stessi amministratori,

> unica condizione richiesta per entrare nel comitato, proporre progetti e partecipare al cambiamento:  non aver preso parte né  sostenuto il Bg2019 ufficiale

> ne consegue che tutti i grandi sponsor, istituzioni, industriali, commercianti,

università, curia,  eco, corriere, banche etc sono esclusi in partenza!

e già questo questo è un bel risultato culturale:

la vera cultura e la sana ignoranza plebea a braccetto trionfanti sulla finta cultura e sull’ignoranza insana dei patrizi

> festival dell’ignoranza + pianoB è il vero concept consapevole e condiviso,

non interessa a nessuno invitare vip con libri snob in palazzi-prestigio,

si vogliono  spazi e possibilità per “fare le cose per bene”

giovani, anziani, artigiani, contadini urbani,

capacità, talenti, professioni, risorse e persone emarginate

è ora di prendere coraggio,

come scriveva Francesco Nullo organizzando l’impresa dei Mille “non state muti, giovani italiani, alzatevi con voce potente,

quando il governo vedrà che volete, non oserà più insultarvi e schernirvi”

sono le stesse parole riprese da Bob Marley: get up, stand up for yor rights

> ignoranza e cultura messe insieme producono i veri fermenti, rinasce l’idea dell’occupazione, ma dotata di progetto:

abbiamo grandi spazi pubblici “sequestrati” dalla burocrazia pubblica (Montelungo, ex-carceri, Astino, ex-riuniti) e destinati a degrado e abbandono secondo il ciclo della speculazione immobiliare,

c’è l’idea diffusa di liberare uno a uno questi spazi, occorre portare semi, piante, animali, vanghe, rastrelli, aprire le porte, è questo che sta nascendo dal prendere sul serio il concept “Bergamo oltre le mura”,

via l’asfalto, via gli ecomostri, via i sigilli, via il cemento,

viale delle mura pedonale, borghi e luoghi storici curati nell’anima,

ripiantumazione alberi nel parco della Rocca (c’è chi vuole farlo anche direttamente senza budget in modalità guerrilla gardening massivo)

progetto occupazione “social-start up” caserma Montelungo (o Astino? o ex Ospedali?) e trasformazione esemplare in cascina urbana galline-orti-cultura (!)

troviamoci la notte di Santa Lucia in un odi questi siti

sarà il nostro regalo alla città

un bel terremoto

i bergamaschi hanno bisogno di un terremoto per tirare fuori creatività e solidarietà.

(imago: minatore bergamasco che spacca pietre in miniera bergamasca, cioè nostro nonno, proposta come locandina di Bg2019 Stand Up,  foto by Bepi Merisio “Terra di Bergamo” )

sabbatum fasciis

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montelungoYell

sabbatum fasciis flaviis montis longi castrum longe desertum vestitum fiat

pro seditione cum martiale musica funebre

ad mutanda castra in urbana utilitate

ad usum iuvenum et senectorum et urbanorum agricolarum

cum hortiis et oviis et vino et musica et civica laetitia

sabato (2 novembre h15) la caserma Montelungo da tempo in abbandono sarà fasciata di giallo per un flash mob con marcia funebre musicale (Bergamo Marching Band con Guido Bombardieri) per sostenerne il riuso urbano come spazio per giovani, anziani, contadini urbani, con orti, galline, vino, musica e benessere condiviso.

(imago by Il Cavaliere Giallo, associazione amici delle arti; sul “passante verde” e sul progetto di trasformazione della caserma montelungo in cascina urbana vedi http://blog.bamboostudio.it/?p=2800)

Bergamo commedia dell’assurdo

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DanteMart

BaDante Care&Writing Agency raccoglie l’invito del comitato Bergamo2019 a formulare idee per Bergamo capitale della cultura: ecco i punti indicati dal signor Dante A., 93 anni, ex insegnante di latino, dall’alto delle Mura Venete, nel corso dell’intervista-tour  S.Agostino-Colle Aperto-Piazza Vecchia- Corsarola (in sedia a rotelle, con l’intervistatore che spinge l’intervistato):

dal baluardo di S.Agostino indicando oltre il Pitentino:

il fatto che da anni gli extracomunitari debbano stare ore e ore accalcati sotto il sole o sottozero in coda fuori dalla Questura, sul marciapiede, è indegno di una capitale della cultura;

da porta S.Agostino, indicando la scaletta della Noca:

la più preziosa risorsa culturale della città, la Pinacoteca dell’Accademia Carrara, chiusa da sei anni per volgari beghe di potere, non può accadere in una città civile;

dal baluardo di S.Michele, indicando oltre l’area verde del parco Suardi:

la più grande area pubblica di città bassa, la Caserma Montelungo, luogo ideale per ogni attività sociale (asili, centro anziani, orti urbani) in abbandono da decenni, non è un segno di cultura urbana;

dalla piattaforma di S.Andrea, indicando la zona pedecollinare della Val Seriana :

avere alle porte della città la più grande e pericolosa industria chimica d’Italia, mi fa paura;

da porta S.Giacomo sollevando il palmo al vicino orizzonte:

avere in città la sede del più grande cementificio d’Italia, mi fa capire molte cose;

dal baluardo di S.Giacomo, levando ad alzo zero l’artiglio con gittata 3000 metri

avere il più trafficato e inquinante aeroporto da turismo-shopping d’Italia annesso al più grande centro commerciale d’Italia, mi deprime;

dalla piattaforma di S.Grata, dando le spalle al panorama, indicando il convento di S.Grata:

avere la città con la più alta percentuale di proprietà immobiliare ecclesiastica nel mondo dopo il Vaticano, è più consono a una capitale religiosa;

dal baluardo di S.Giovanni, indicando la conca d’oro:

la zona più salubre e scenografica della città, l’ex Ospedale Maggiore, luogo ideale per un vero campus universitario, oggetto di speculazione immobiliare,  in degrado e abbandono precoce, mi fa tristezza;

dal baluardo di S.Alessandro indicando il muraglione del Seminario:

Il fatto che le anime belle si dilettino nel passegiare in via Arena, la via “più poetica della città”, senza mai chiedersi perchè si chiami così, mi fa venire voglia di rivelarlo:

perché portava all’Arena Romana di Bergamo Alta, d’impianto simile a quelle di Verona e Arles, sopra il quale  hanno costruito l’ecomostro-Seminario vescovile intitolandolo al Papa Buono:

il fatto che nessuno lo sappia, che nessuno lo dica da 150 anni, mi fa specie;

da via Colleoni (corsarola) indicando il Teatro Sociale:

il più significativo luogo espositivo della città, il Teatro Sociale, sempre stato un luogo magico per mostre, ristrutturato e imbellettato e riportato in vita “così com’era”, mi fa ribrezzo;

entrando in Piazza Vecchia:

l’idea di spostare i libri dalla biblioteca Angelo Mai per usare i saloni per banchetti di nozze, mi fa venire il voltastomaco;

da Piazza Vecchia, dalla fontana del Contarini:

anche solo il fatto che abbiano avuto l’idea di piazzare Mc Donald in Piazza Vecchia al posto dell’Università, mi dà l’ulcera;

da via Gombito, davanti al negozio Kiko:

avere i negozi delle grandi catene commerciali nel cuore di città alta al posto delle botteghe degli artigiani e dei negozi storici, mi fa una pena immensa;

da Piazza Angelini:

il fatto che artisti, musicisti, scrittori di riconosciuto valore internazionale, crepino di fame, o si suicidino, o cambino mestiere, o città, mentre intere genealogie di nuovi e vecchi ricchi  ingrassano nell’ignoranza a dismisura, mi spaventa;

da via alla Rocca: 

la più rappresentativa area storica della città, l’Acropoli, la Rocca con il Parco delle Rimembranze, fatta franare dalla giunta pazza che intendeva scavarci dentro un parcheggio per vip, e abbandonata in stato pericolante da 5 anni, mi fa una rabbia indicibile;

da piazza Mercato delle Scarpe:

il fatto che per loro investire in cultura significhi mettere in piedi una lobby per comprarsi a Roma il titolo di capitale europea, per poi avere da Bruxelles  qualche sbadilata di milioni da convertire in cemento armato e asfalto  per i costruttori amici per fare strade e ancora strade con la scusa delle infrastrutture per il turismo, è un’offesa, un insulto alla cultura;

il turismo per questa gente è l’unico scopo della cultura, capisci,

d’altra parte il sesso è l’unica forma di conoscenza e d’amore che praticano,

nonostante il Papa Buono, Bergamo è oggi una moderna capitale dei vizi dell’ignoranza e dell’arroganza, il gioco d’azzardo, il lusso vistoso, la prostituzione e il suo indotto;

nei condomini in città, nei residences nelle valli, nelle strade della bassa, nei bilocali, nei locali, nei loft

la gente spende 1 per leggere libri, ascoltare concerti, vedere opere d’arte, monumenti storici o musei

e spende 100 per fare sesso a pagamento, consumare droghe, acquistare beni di lusso, vacanze esotiche, giocare a slot machines e gratta e vinci,

capisci, anche un bergamasco come me o come te, se in buona fede, deve ammettere che fare Bergamo capitale della cultura effettivamente è un’operazione culturale,

si, una commedia dell’assurdo.