la partnership Carrara – Gillette

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a scuola per le notizie imbarazzanti si mandava per le classi il bidello a leggere un foglio,

similmente l’Accademia Carrara per spiegare cosa stia facendo manda avanti l’unica figura non ancora sputtanata (ad ora): l’Associazione Guide, che attraverso un comunicato stampa propone un ciclo di incontri pubblici con la “commissione scientifica”

per far conoscere il “lavoro complesso e straordinariamente delicato” svolto dagli scienziati dell’allestimento, un lavoro “spesso offuscato dalle notizie relative ai tempi del cantiere e alla forma gestionale della pinacoteca”.

Il comunicato è accompagnato da una locandina, naturalmente con il nome dell’assessore in primis, e un primo esempio visual della annunciata strategia di comunicazione innovativa

che consiste nel piazzare il nuovo logo della Carrara (la famigerata freccia-scudetto da 63.000 euro) direttamente sui quadri, a imitazione dei ragazzini e dei writers che taggano e loggano e piazzano stickers sui cartelli stradali.

Risultato: piazzate sulla barba del gentiluomo del Moroni, le freccette della Carrara sembrano lamette da barba blu Gillette, manca solo il marchio,

questo sarebbe un modo per dare visibilità ai capolavori della Carrara,

opere che da cinque anni o vengono prestate gratis o sono custodite a carissimo prezzo nei caveau delle banche cittadine, che figurano pure come enti “sostenitori”,

mentre i poveri stronzi, i cittadini, pagano per il servizio caveau centinaia di migliaia di euro l’anno (per non vederle)

Adesso hanno pure il coraggio di invitarci per spiegare il loro “straordinariamente complesso lavoro” (anzi, non ce l’hanno, per questo ci fanno invitare dalle Guide)

e così quel che ci viene da pensare guardando le lamette Gillette è: tagliare, tagliare, tagliare fondi, emolumenti e consulenze a questa banda di signorotti-scienziati:

siamo certi che in città esistono professionisti e team di livello più alto, disponibili a curare la Carrara a costi infinitamente più bassi, in tempi infinitamente più rapidi, e con risultati infinitamente più degni della città e delle opere degli antichi maestri.