tv invettiva

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depero

l’unica azione sovversiva possibile è la rivolta delle masse televisive

i grandi sindacati dovrebbero aprire gli occhi, e prendere atto della trasformazione dei lavoratori in schiavi-consumatori e tele-dipendenti

finirla di leccare i piedi a padroni e governo e riprendere dignità storica di lotta

la destra ha preso il potere con la dittatura mediatica riducendo cgil-cisl-uil a docili elefanti al servizio dell’erario turbo-capitalista,

è ora che questi pachidermi si scrollino di dosso i parassiti venduti al potere costituito e facciano sentire il barrito della grande anima proletaria con armi adeguate alla rivolta mediatica

si organizzino pertanto comitati di base di spettatori in grado di dare vita a scioperi selvaggi o generali con conseguenti crolli degli ascolti e paralisi del sistema spettacolo-consumo

al fine apparente di ottenere conquiste sindacali minime come l’abolizione del canone, del decoder, dei canali a pagamento, delle trasmissioni criptate

ma soprattutto l’introduzione del reddito minimo televisivo

non solo vogliamo vedere tutto gratis, il calcio, i film, i concerti,

ma vogliamo anche essere pagati per guardare,

ecco la vera pay per view, io ti guardo se mi paghi, o deficiente,

posso guardare gratis le partite di calcio,  ma voglio essere pagato adeguatamente  per guardare il tuo telegiornale di merda e le tue pubblicità oscene

cara cgil-cisl-uil prendi tutti i tuo contabili e il 740 faglielo a Publlitalia, e comincia a ragionare sul fatto che gli spazi pubblicitari sono spazi pubblici e dunque quei redditi vanno redistribuiti al vero soggetto economico protagonista della pubblicità: gli spettatori, il target, il pubblico, senza il quale quelle cifre non girerebbero,

questo deve fare il sindacato per ricomporre l’unità di classe del proletariato e sottoproletariato odierno ridotto alla teledipendenza passiva

battaglie per i diritti, lo statuto e il sussidio dei teleutenti, e degli utenti di telefonia

io uso il tuo telefonino di merda e i tuoi satelliti di merda permettendoti di ascoltarmi e monitorarmi solo se tu mi paghi, stronzo,

altrimenti io i miei amici li vedo al bar, o dove voglio, e ci parlo quanto voglio, e tu non saprai mai cosa ci diciamo, o deficiente, e non vedrai più un euro, da me.

(Invettiva anti-tivù e anti-telefonia lanciata dal turbo-compagno Spartaco Depero al III congresso dell’Internaz. Turbo Com., tenutosi il Primo Maggio 2013 a Locarno)