Napolitano: la verità su Rodotà

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NapRodotà

Compagno Rodotà, alla domanda del compagno Fazio

sul perchè il Pd non ti abbia votato, hai risposto:

non lo so, la mia storia è limpida.

Ebbene, compagno, proprio la tua limpida storia spiega chiaramente gli oscuri motivi che ti hanno inimicato tutti i poteri forti:

1) nel 1997 pubblichi un libro dal titolo “Tecnopolitica”, sottotitolo “dalla democrazia intermittente alla democrazia continua”,

che fa di te l’ispiratore del web come agorà, come forma di politica diretta:

da quel momento, compagno Rodotà, sei il nemico dell’intera classe politica di professione, dei partiti, degli apparati, e in particolare della sinistra,

2) nel 2009, come giurista commenti positivamente la decisione della Corte Europea sulla non costituzionalità del crocifisso nei luoghi pubblici,

da quel momento, compagno Rodotà, sei il più temibile nemico della Chiesa

(pensando in prospettiva anche ai matrimoni gay, unioni di fatto, diritto familiare etc).

3)  nel 2013 sostieni giuridicamente la non eleggibilità di Berlusconi in base alla legge 361/1957

(è ineleggibile chi goda di una concessione statale, una legge che di fatto con le televisioni Berlusconi viola dal 1994)

e da quel momento, compagno Rodotà, sei il nemico giurato di Berlusconi

e di tutti i centri di potere pubblico/privati che prosperano sul conflitto d’interesse.

Per questi solari motivi, ti sei inimicato tutti i poteri forti,

burocrazie politiche, chiesa cattolica, elites finanziarie

e al tuo posto è stato eletto il sottoscritto compagno Napolitano,

che ha sempre coltivato, anche torbidamente se necessario, l’amicizia dei poteri forti:

1) nel 1942, con l’Italia già alleata di Hitler e le leggi razziali in vigore, mi sono iscritto ai GUF, gli universitari del Partito Fascista,

e mentre i miei coetanei si davano alla lotta partigiana, io scrivevo di teatro sul settimanale fascista “IX Maggio”.

Nel Novembre del 1945, quando ormai era chiaro dove tirasse il vento, mi sono subito iscritto al Partito Comunista.

Da quel momento, ho l’amicizia di tutti i “trasformisti” “voltagabbana” “pentiti”

che come ben sai in Italia non sono pochi.

2) nel 1956, come leader del PCI, mentre a Budapest i carri armati sovietici schiacciano nel sangue i manifestanti,

firmo un comunicato nel quale si afferma:

“L’intervento sovietico ha impedito che l’Ungheria cadesse nel caos e nella controrivoluzione, e ha contribuito alla pace nel mondo”.

Da quel momento, caso forse unico al mondo, ho l’amicizia sia delle forze dell’ordine, che dei pacifisti.

3) nel 2013, come ultimo gesto prima di lasciare la carica,

concedo la grazia agli uomini della CIA

che avevano rapito un prigioniero politico palestinese dall’Italia,

con un’azione militare che di fatto ha ridicolizzato la sovranità nazionale.

Da quel momento ho l’amicizia degli Stati Uniti, della Cia e di Israele.

Capisci, compagno Rodotà, la verità è semplice,

anche a prescindere dai punti che ti ho elencato, ti basta accendere un computer:

se vai sul blog di Beppe Grillo trovi 3000 commenti, 7000 “like”, centinaia di migliaia di lettori, cittadini che si esprimono,  fanno politica,

se vai sul sito del PD trovi 20-30 lettori, nessun commento, nessun “like”, completamente perduta la capacità di fare politica,

certo che non è colpa tua,

tu da anni indichi la strada maestra del futuro,

e adesso che altri l’hanno seguita con clamoroso successo

a noi che da anni facciamo compromessi fallimentari

non resta che odiarti,

questo lo capirai, è umano.

Come potevi pensare che ti votassimo?