un tot al totem

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ColleoniKep3

500 anni fa Bartolomeo Colleoni, essendo ogni via d’acqua saldamente occupata dai milanesi, fece smontare nell’Arsenale di Venezia 30 grandi navi da guerra,

quindi, utilizzando 2000 buoi, le fece trasportare via terra (passando per Rovereto) fino al Lago di Garda, dove, rimontate e rimesse in acqua le navi, sorprese e sbaragliò con un attacco simultaneo la flotta e la cavalleria nemica.

Però! Che follia! Che idea! E che Colleoni!

Ecco cosa significa “Il cuore di un leader è la sua testa”

(calco da “il cuore di un artista è la sua testa”, Oscar Wilde, Il milionario modello):

l’idea più pazza, l’impresa più folle, se ha successo,

diventa un modello di razionalità superiore, basata su creatività e coraggio.

Quella che serve anche a fare un totem:

impossibile non notare come questo totem “Colleoni commerciale” ad uso fieristico (pubblicizza un marchio di caschi per l’equitazione)

abbia molta più efficacia di comunicazione e dignità “culturale” dei totem “istituzionali” pro-cultura disseminati a Bergamo un tot al totem.

Nei totem Bergamo2019, il testimonial (figure di santi, personaggi storici, bambini e persone comuni) pronuncia la poco significativa frase “sono pincopallino, Bergamo è la mia città”,

e nel migliore dei casi ha la tipica espressione di chi sta pubblicizzando lassativi o analgesici,

ma nel peggiore, e purtroppo parliamo del patrono della città, S.Alessandro martire,

piazzato a porta s.Giacomo, nell’aiuola dei cani, tra un lampione e una pensilina,

ha tutte le sembianze e la postura inequivocabile, specie la sera, spiace dirlo, di un trans che fa le avances:

scendendo in macchina la sera da città alta, quando i fari lo illuminano, è veramente spaventoso, e ripugnante.

Per amore della città, e rispetto verso il patrono, evitiamo di postare la foto,

pubblicando invece il più dignitoso “Colleoni commerciale” per dare l’esempio di come si possa fare un totem “didattico”, seguendo semplici regole:

un totem deve essere autorevole, avere posa “totemica”, essere dotato di un messaggio autentico e unico (se ripetono tutti la stessa cosa, santi, eroi e bambini sembrano tanti pappagallini!) e soprattutto deve stare in un punto focale, non ai bordi delle strade.

Come ha spiegato qualche secolo fa il grande esploratore  – bergamasco! – Giacomo Costantino Beltrami (che è stato il primo uomo bianco a incontrare un totem autentico, dopo aver risalito da solo in canoa il Mississipi-Missuouri per 4000 km),

per dare senso a un totem, e dotarlo dello spirito giusto, in grado di riunire la tribù,

non basta un bravo marengone, ci vuole anche un bravo stregone.

Cosa che qualsiasi guru della pubblicità sottoscriverebbe con entusiasmo,

salvo poi raffreddarsi leggendo la “clausola cherokee”:

se totem non porta pioggia, tribù scotennare stregone.

(per la storia del ribelle Beltrami, che partendo da città alta, inseguito da mandati di cattura pontifici, ha scoperto “il nord-america” ed è stato autore del primo  vocabolario sioux/inglese e coautore del primo romanzo-epopea americano, “L’ultimo dei mohicani”https://calepiopress.it/2013/03/14/bel-trami/ ) 

io sui totem ci piscio

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BelTramìOK

stamattina stavo pisciando su un totem di arredo-marketing urbano

quando la pedata è arrivata puntuale, dio uomo!, cai cai,

mi ero dimenticato che  sul totem della memoria non si piscia

(uno strano totem-pedana dedicato ad anna frank sdraiata,

il padrone aveva detto: non sono riusciti i nazisti a sdraiarla,

ci volevano i creativi del comune, tu comunque su anna frank non ci pisci)

così balzellon balzelloni ho arato due aiuole e ho finito di pisciare

sul totem 2019 Bergamo capitale della cultura

poi ho pisciato anche sul totem del Museo della Curia

quindi una sbroffatina sul totem della Gamec

e per finire, anche se non mi scappava più, vedendo un  nuovo totem

dedicato a un certo Costantino Beltrami a grandezza reale,

sono andato alla fontanella a bere per poi innaffiarlo,

e a quel punto mi sono preso una seconda pedata dal padrone,

e ho perso le staffe, e digrignato i denti, e allora il padrone ha detto:

pisciare sul Beltrami è come pisciare su un cane randagio!

Io non capivo bene il nesso, e tutto sommato non ero così interessato,

ormai la pedata avendola presa, invece il padrone “takes himself down”

(si e preso giù, lo so taduco da cani),

si è seduto sulla panchina, e ha iniziato a pontificare:

non devi pisciare sul Beltrami, uno che qui nella sua città

i preti l’hanno perseguitato e arrestato 

per le sue idee di uomo libero,

finché a 40 anni s’è rotto le scatole di questa città di bigotti,

ha attraversato l’oceano, ha preso una canoa, un ombrello,

e ha scoperto un nuovo mondo, e un’antica civiltà!

Io lo guardavo orecchie basse, occhio spento: Beltrami chi?

Ma lui, alzando la voce, aveva attirato l’attenzione

dl un vecchiaccio avvinazzato, di due studentelli di passaggio

e di una badante boliviana con tanto di cliente (carrozzina + alzheimer).

Ormai, avendo un pubblico, si era levato come un oratore:

Colombo avrà anche scoperto l’America, ma l’America del Nord

l’ha scoperta Beltrami, uno di Bergamo alta!

questo gli Americani lo sanno bene, a differenza dei bergamaschi, 

gli hanno intitolato le montagne da cui nasce il Mississipi, in America,

non un viottolo,  come hanno fatto qui, i suoi concittadini ingrati!

A quel punto come sempre si era radunata una piccola folla,

e il padrone è salito in piedi sulla panchina.

Con 200 anni di ritardo mettono il totem per far conoscere il Beltrami!

E non sanno nemmeno che il totem l’ha fatto conoscere il Beltrami!

Beltrami è stato il primo indiano metropolitano della storia!

A quel punto i due ragazzini che stavano ascoltando il padrone blaterare

gli hanno chiesto di scrivere la storia del Beltrami per il loro giornalino CTRL.

Finalmente il padrone si è calmato, è sceso dalla panchina, ha detto:

ma certo, mi sembra proprio una bella idea, ve la scrivo stanotte,

e domani ve la mando, la vera storia di un grande incompreso!

Ma lo sapete voi che il Beltrami è il vero autore de “l’ultimo dei mohicani”

che sarebbe l’Eneide degli Americani?  Altro che Bill Gates e Steve Jobs!

Costantino Beltrami!

Nel frattempo io per sbaglio stavo di nuovo pisciando sull’anna frank sdraiata,

e quasi ci rimetto la zampa, perché un pischello lanciato su MBX

l’ha presa per un trampolino, dio bambino!

                                                                                       Upper Dog 

NB: la vera storia del Beltrami, domani su BaDante e CTRL magazine

> imago: copertina n39 di CTRL magazine

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