contributo iper fascista al manifesto turbo comunista

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Pubblichiamo con riserva il discusso paragrafo X

(contributo iper fascista al manifesto turbo comunista,

v. Lenin, dittautura del proletariato):

X – Camerati vi ricordo di osare sempre

vi chiamo a riconoscere l’ipocrisia la falsità la doppiezza

di ogni azione sistema legge di questo nostro mondo

ormai del tutto privo di onore bellezza coraggio audacia

a questo punto bisogna essere iperfascisti è chiaro camerati

altra via non c’è per districare il fascismo globale per sfasciarlo

occorre riprendere in mano i rami le redini i nervi della nostra vita del nostro esistere

i nostri sensi, la nostra anima, le cose, il corpo, il tempo, lo spirito,

occorre ritrovare il fascio di muscoli il fascio di luce il fascio antico,

il fascino riproduttore, la verga, l’organo,  è questa la verità camerati,

l’uomo moderno privo di naso d’anima di tatto e di gusto

è un uomo che vive e ragiona col mouse col wireless col telecomando,

l’uomo antico invece ragiona con la pancia con i tre organi – cuore, cervello, cazzo –

con i cinque sensi – con la scheda madre, l’imprinting materno, con l’istinto della vita,

col processore, con la memoria, col codice inviolabile,  col programma base:

vivere, e anche morire, senza la morte non è vita, camerati, è questa la verità,

se tu togli la morte, la vita diventa mortale,  è questo il fatto, e non è una novità,

è lo stile, il segno, la cifra dell’esistere occidentale moderno da duemila anni,

è l’utopia di sconfiggere la morte, lottare contro la morte:

ma la miseria, la bassezza di esserci ridotti a lottare contro la morte corporale,

è questo il fatto, camerati, la nostra lotta deve innanzi tutto essere

una lotta contro la morte dello spirito, la morte dell’anima,

e questa lotta, questa battaglia, camerati, l’abbiamo già persa, è questa la verità.