2013 anni dopo Cristo, a Bergamo, per la serie slogan perfetti,
a promuovere nuovi immobili costruiti in un’area ex degradata,
troviamo l’affissione “eccellenza chiavi in mano”:
come non pensare immediatamente a una proposta oscena, rivolta al vescovo?
La parola Eccellenza, oggi abusata come superlativo di qualità, è in realtà il titolo del vescovo
(già questo dovrebbe far meditare sul senso ultimo, servile-clericale, del made in Italy).
D’altra parte, l’ancor più abusato “chiavi in mano”, esibito in una via dove per decenni trans e tossiche hanno fatto marchette, rivela il paradosso di queste iniziative immobiliari-pubblicitarie, senza storia, coscienza, autodenigratorie e autolesioniste.
Da ridere. Non c’è nemmeno bisogno di prenderli in giro. Fanno tutto da soli.
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