donne sul piedistallo

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L’invito-evento fb dal titolo “Muti… e rassegnati. Il silenzio degli uomini” parlava di “uno spettacolo teatrale seguito da una conferenza esperienziale” con psicologa e regista (donna).

Nella presentazione si dice: “Gli uomini di oggi sono muti” “Persino i più colti sono poco inclini all’interrogazione su di Sé e incapaci di avere un pensiero sulle relazioni e una visione del proprio mondo interiore” “Questo silenzio degli uomini è spesso l’anticamera di una sessualità che può essere compulsiva, estranea a se stessa, separata dai legami, ignara dell’altrui desiderio.” “L’afasia del maschio contemporaneo sembra essere alla base di moltissime problematiche nella relazioni affettive, con i partner e i figli, ed in particolare nelle situazioni più drammatiche di violenza domestica.”

“Due donne, una regista e una psicologa, per strade diverse hanno iniziato una ricerca spinte proprio dal desiderio di esplorare l’interiorità maschile, la prima attraverso un progetto teatrale e la seconda attraverso la conduzione di cerchi di parola per soli uomini.”

Decido di rispondere a questo invito con un commento.  Prima sorpresa, appena digito “pubblica”, compare una scritta con “il tuo commento deve essere approvato dall’amministratore”. Non mi piace. Mi inviti a un evento, mi inviti a commentare, mi inviti a prender parte alla discussione, e dopo che mi sono espresso mi dici che serve la tua approvazione? Dopo due ore seconda sorpresa: il mio commento è stato approvato. Dopo tre ore terza sorpresa: il mio commento è sparito.

Sempre molto umiliante, maschio o femmina che sia, essere censurati.

Ad ogni modo il commento col quale rispondevo all’invito, era questo:

“Grazie dell’invito, ma da quello che leggo – a cominciare dal titolo – vedo una concezione superata del maschio, forse stai parlando del maschio antico, non hai visto la rivoluzione (o devoluzione) del maschio debole: il problema non è il silenzio del maschio, il nuovo maschio parla e straparla anche di sentimenti…

il problema è il fallimento del femminismo, che davvero poteva cambiare il mondo, e invece si è adeguato a una specie di maschilismo femminile furbo e consumista…

il tema della questione maschile è molto interessante, ma non con quei presupposti d’altri tempi… la violenza non viene dal maschio antico, ma dalle nuove tecnologie di comunicazione…

c’è bisogno di un nuovo maschilismo con accezione positiva, in grado di promuovere un nuovo maschio con i valori sia del maschio antico (sicurezza) che del maschio debole (capacità di comunicare) senza i difetti dell’uno e dell’altro…

e poi, sorella, sii sincera, quel titolo “muti, rassegnati, il silenzio degli uomini”… come avresti visto una serata dove gli uomini pretendono di parlare dei problemi delle donne con un titolo come: “isteriche, depresse, il rumore delle donne”. Offensivo, no?

 

 

3 thoughts on “donne sul piedistallo

  1. Caro Leone,

    ti facevo più arguto, più astuto, più fine e intelligente, intraprendente e sagace, strategico. Ma, infilarsi nella bocca delle Protofemmine non è ‹solo› una tua inclinazione. Purtroppo.
    La calura estiva che preda l’italico maschio e lo sconvolge ad ogni evo, ne prende dominio, la certezza maschia e rurale albergante in ogni cuore, sano e virile, sotto il cielo palpitante del Bel Paese è dissipata. Da nord a sud da ovest a est, per vie e per strade, per piazze d’ogni contrada d’ogni paese trilla, acuto, un solo richiamo «le donne Son tornate» e giù a frizzi lazzi e scazzi, clamori e schiamazzi, muggitti e latrati, strilli e bercii. Profumi e afrori si fanno tumultuosi nei pleniluni estivi della Penisola, strusci affannosi e strepiti amorosi … e «loro» lo ‘sanno’.

    Il nemico alle porte, arriva presto, «l’autunno» pudente e omicida incombe e «loro» lo ‘sanno’: biologicamente smorzano strilli e bercii, silenziano muggitti e latrati, assopiscono clamori e schiamazzi, sbeffeggiano frizzi lazzi e scazzi del ‘predestinato’ dalle dita inturgidite ove si erge, solitario e malinconico, il cerino bruciato non più erettile ma tristemente arcuato e confuso.

    Leone! in questo ennesimo scorcio di fine Estate l’Imperativo è: ricordare alle Proto Femmine, in quanto donne il seguente Categorico Coattivo e Ineluttabile, «inderogabile» Comandamento:

    La donna deve obbedire. […] Essa è analitica, non sintetica. Ha forse mai fatto dell’architettura in tutti questi secoli? Le dica di costruirmi una capanna, non dico un tempio! Non lo può! Essa è estranea all’architettura, che è la sintesi di tutte le arti, e ciò è un simbolo del suo destino. La mia opinione della sua parte nello Stato è in opposizione ad ogni femminismo. Naturalmente essa non dev’essere una schiava, ma se io le concedessi il diritto elettorale, mi si deriderebbe. Nel nostro Stato essa non deve contare.
    Il Mondo, me scomparso, avrà bisogno ancora dell’Idea che è stata e sarà la più audace, la più originale e la più mediterranea ed europea delle idee…

    L’uomo ha da comandà e da puzzà!!

    Virilmente Tuo

    Per approfondire
    alla voce
    https://it.wikipedia.org/wiki/Protofemminismo
    saluti fascisti

    • Caro Fabio ignoto,
      mi hai proprio fottuto! Come faccio a censurarti, dopo aver appena strillato contro le censure? Ti chiamerò “danni collaterali”
      Perché non scrivi seriamente?
      L

      • La scrittura è molto seria come l’argomento che tratti … il tuo non saper più leggere tra le righe è dovuto alla calura estiva di ritorno o ormonale mal sopita?

        Se pensi che la trattazione disinvolta e spensierata delle 2 ennesime e lamentose italiote paturniatrici di turno (conosco il genere senza costrutto) vada difesa a prescindere, spietatamente censurami è più onorevole, almeno per me.

        E, testualmente rimando e cito la presentazione dell’evento in cui si dice: “Gli uomini di oggi sono muti” “Persino i più colti sono poco inclini all’interrogazione su di Sé e incapaci di avere un pensiero sulle relazioni e una visione del proprio mondo interiore” “Questo silenzio degli uomini è spesso l’anticamera di una sessualità che può essere compulsiva, estranea a se stessa, separata dai legami, ignara dell’altrui desiderio.” “L’afasia del maschio contemporaneo sembra essere alla base di moltissime problematiche nella relazioni affettive, con i partner e i figli, ed in particolare nelle situazioni più drammatiche di violenza domestica.”

        Si sono dimenticate d’informare i nuovi italiani o risorse del futuro che premono alle porte o sono saldamente nell’anticamera di questo paese.

        Come ti dicevo, 2 lamentose paturniatrici di turno senza costrutto, sicuramente destinate ai salotti buoni cittadini e non solo.

        Leone, sii giudizioso, la specola intellettuale esige quantomeno acutezza e attendibilità se non assennatezza.

        Ma, si sa in questa città e non solo ultimamente latita, eccome se latita sopita dal paternalismo di matrice matriarcale, troppo difficile?

        Censura Censura Censura Censura Censura Censura Censura Censura Censura Censura Censura Censura

        F.

        la mail è funzionante

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