Marcello Zenoni candidato sindaco 5 stelle Bg , in replica al mio post polemico “Zenoni chi?” ha inserito il seguente commento, che mi pare doveroso pubblicare:
caro Leone, ho aspettato qualche giorno a risponderti, più per lasciar sedimentare tutte le impressioni avute dal nostro breve incontro che dal tuo scritto provocatorio.
La parete di libri con il forte odore di fumo, il pavimento di altri tempi, le luci, tutto mi rimandava alla mia infanzia e ad un caro zio che non c’è più, comunista d’epoca, intellettuale, amante dei fumetti di Jeff Hawke.
Questo per dire che le condizioni per trovare una sintonia tra di noi di sensibilità e intenzioni c’era e c’è, solamente non si è ancora del tutto palesata.
E questo perché hai usato la fosforescente macchina algida e aliena della rete internet (tanto osannata da tutti ma non esente da difetti) e non ti sei lasciato trasportare dalle amate carte, dai fumi delle immagini e delle parole.
Internet è impietoso a volte e asettico sempre, restituisce spesso false immagini come una caverna platonica al rovescio, un proiettore d’immagini sulle nostre idee.
Sinceramente mai avrei pensato di essere un uomo delle multinazionali. Considera che queste aziende sono pervasive della nostra società e in maniera indiretta tutti noi interagiamo con loro continuamente, come clienti diretti o indiretti, come fornitori o semplicemente come consumatori.
Nello specifico lavorativo, io sono un architetto prestato alle società di servizi ergo lavoro su standard grafici, progettuali e procedurali di cantiere per una serie di clienti, alcuni dei quali sono queste famigerate multinazionali.
Ho svolto spesso il ruolo di coordinatore per la sicurezza, che penso sia la parte nobile di questi lavori, cioè ho gestito ed ho avuto la responsabilità della salute degli operai in cantieri spesso molto pericolosi.
Il lavorare per società, ancorché impegnate nello sviluppo di nuove stazioni di carburante (per esempio), non significa esserne gli sviluppatori tout court.
Quelli sono i ruoli dei commerciali dell’azienda madre, di quelli cioé che trattano con i proprietari e con le Pubbliche Amministrazioni.
Pertanto ho avuto come principali clienti diverse società di ingegneria, ho diretto anche cantieri per negozi di surgelati se per quello, oppure ho seguito un programma di tutela delle acque di piazzale (pratiche ambientali).
Non sono stato cooptato dalle sette sorelle insomma! Altri clienti aziendali (McD, MS) non sono miei clienti, è la realtà della multinazionale. E proprio la conoscenza diretta delle dinamiche commerciali legate alla trasformazione del territorio che mi ha spinto negli anni a cercare un’alternativa.
Purtroppo ad oggi non esiste un settore retribuito che investa e progetti il non costruire. Eventualmente lo può fare il settore Pubblico (se ci fosse la volontà, ma non c’è).
In una fase di carenza di lavoro, di estrema flessibilità (non ho mai avuto un contratto di assunzione né l’ho mai cercato – nessuna tredicesima né TFR per intenderci, nessun permesso, a fronte di una retribuzione leggermente più alta), sottostando ad un sistema fiscale punitivo verso quei liberi professionisti che lavorano come dipendenti ma devono figurare come un P.IVA, dimmi tu se potrei mai abbandonare una professione come la mia.
Professione che umanamente (per fortuna) mi ha dato tantissimo e che mi ha fatto conoscere persone splendide.
L’altro mio mondo è quello artistico – creativo. Sarebbe riduttivo descrivermi senza questa parte fondamentale del mio essere. Penso che se tu digitassi Marcello Zenoni su google troveresti solamente miei contenuti già alla prima schermata. Non so che versione di motore di ricerca hai utilizzato.
Ma poi, questo quarto d’ora mediatico, questa rincorsa ai like… cui prodest?
A me sinceramente non importa molto, prova ne é che continuo a disegnare il mio diario grafico quotidianamente (esiste già una vignetta su di te, sai?) senza altro fine che nutrire il mio spirito.
L’impegno per il Movimento è un’avventura iniziata quasi due anni fa, per sintonia su molte tematiche. Se questo percorso mi permettesse di lasciare l’attuale lavoro per dedicarmi solamente alla gestione pubblica, pur con le sue difficoltà, non esiterei a fare il salto, lasciando la professione per diventare un sindaco a tempo pieno.
Un ruolo da consigliere di minoranza non permette questa scelta, tuttavia l’anno e la stagione della vita mi impongono di dare un cambio di direzione significativo, a prescindere da questa campagna elettorale.
Stai attento a non fermarti alle apparenze. Un imprenditore come il futuro sindaco in quota PD ha tali e tanti capitali che può permettersi di dichiarare di aver lasciato l’Azienda. Il Capitale nel frattempo lavorerà per lui per qualche generazione a venire.
La differenza di scala è immensa. Sarà interessante nel prossimo futuro, secondo l’ultima normativa in tema di trasparenza, verificare la pubblicazione di tutto il patrimonio mobile e immobile delle cariche pubbliche, compreso quello del coniuge e dei parenti fino al 2° grado di parentela! E’ il risultato del caso Fiorito.
Sarò il tuo campione visionario quindi, …come Zenone il Santone, ne l’Armata Brancaleone! Deus Vult.
(“sarai mondo se monderai il mondo” è una frase del Santo Zenone – interpretato da E.M. Salerno – ne L’armata Brancaleone.
Imago: illustrazione dal diario di Marcello Zenoni, http://zenoplasm.blogspot.it/
“Là dove finisce lo Stato, comincia l’uomo che non è superfluo”.
Friedrich Nietzsche