Zenoni è il candidato sindaco dei 5 stelle a Bergamo.
Alle ultime (per loro: prime) elezioni, i 5 stelle a Bergamo sono risultati i più scarsi 5 stelle d’Italia.
Sul web dovrebbero essere i padroni della comunicazione, ma se cerchi zenoni su google solo dopo 30 schermate trovi zenoni (candidato dei grillini) che da l’eco di bg dice: “siamo supersfavoriti”.
Scopri che si chiama Marcello e ha un profilo facebook da 2-300 likes dove si dichiara
architetto, negli anni sempre più specializzato nel campo dell’industria petrolifera. Dal 2002 collaboro con società multinazionali per lo sviluppo e la progettazione e l’attività di project management di nuovi impianti di distribuzione carburanti. Inoltre mi sono dedicato alla ricerca immobiliare e sviluppo di insediamenti commerciali.
allora torni su google e digiti esso zenoni, o auchan zenoni, o carrefour zenoni,
e la prima voce che ti esce è: Marcello Zenoni, profilo Linked In.
da Linked In scopri che l’azienda per cui lavora è:
è il punto di riferimento nell’ambito dei progetti multisite e annovera tra i suoi clienti multinazionali quali Esso, Shell, McDonald’s, Morgan Stanley.
A questo punto il credente della democrazia digitale ha lo stesso dilemma che aveva da compagno: è sensato, è lecito per Davide prendere lo stipendio da Golia?
Per me, con la mancanza di lavoro che c’è oggi, no.
Oggi io posso accettare e seguire solo un mio simile, oppure un San Francesco, uno che si spoglia.
In quanto a spogliarsi, e presentarsi nudi all’elettore, al momento forse Gori è messo meglio. Lui ha venduto i suoi giocattoli e si è messo per intero nella politica.
Si, è più facile quando te lo puoi permettere, per questo la deriva naturale della democrazia è l’aristocrazia, e per questo in teoria si finanziavano pubblicamente partiti e incarichi politici.
Quindi un imprenditore del pd che ha venduto le sue aziende e prende sia i soldi pubblici che quelli privati tramite fondazioni sorelle, è di fronte all’elettore più pulito di te che rinunci ai soldi pubblici ma come tutti gli schiavi prendi lo stipendio da un padrone-multinazionale che persegue i propri interessi e solo per questo ti paga, al che gli elettori invece di darti fiducia, si insospettiscono, è così che ragiona l’elettore medio.
Questo conflitto d’interesse con il tuo lavoro ce l’hai sia come 5 stelle che come sindaco,
qualcosa devi scegliere, e dirlo adesso, devi dire se stai ancora progettando centri commerciali e pompe di benzina, se lo farai anche da sindaco, o da consigliere, se hai chiesto un’aspettativa, cose così, agli elettori interessano, viste le ultime esperienze.
Evitiamo pure il Tentorio nudo, ce lo immaginiamo, purtroppo. Non è nemmeno tutta colpa sua. Sindaco-commercialista è per natura conflittuale, come lo è stato sindaco-avvocato con Bruni, e come lo sarebbe anche il sindaco-architetto,
qui è tempo di avere un sindaco-sindaco, capace di decidere, e decidere bene,
ci sono troppe cose decisive per la città sulle quale sembra che la città non possa decidere,
parliamo di città, alta, città bassa, mobilità, aree inutilizzate,
accademia carrara, caserma montelungo, ospedali riuniti,
i nodi pubblici della bergamo bassa storica, ridotti a fardelli, mentre sono risorse della città,
queste cose la gente le sa, le pensa, vorrebbe qualcuno che le dicesse, e le facesse,
occorre un leader di razza, un sindaco-guerriero, un colleoni, un francesco nullo,
quindi, zenoni, ti tocca tirare fuori i colleoni,
in realtà è un favore che ti faccio, con questo attacco,
nessuno ti caga, e nessuno ti attacca, perchè in realtà hanno paura di quello che potrebbe dire e fare uno che non è legato ad alcuna lobby politico-economica,
se solo riuscisse a rivolgersi con forza e credibilità agli elettori,
e ti mancano entrambe, ma mancavano anche a Davide.
Credo che vi sia un nemico oscuro ancor più temibile del conflitto di interessi…. la ricerca di interessi… il voler utilizzare lo strumento (carica elettiva) per trarre vantaggi anche in campi “non frequentati” prima.
La cosa che più mi lascia perplesso dello status professionale di Zenoni sia proprio il suo interessarsi ed appassionarsi al petrolio e alle multinazionali.
no, in realtà mi sembra di aver capito che il suo interesse vero è il fumetto per bambini, e la progettazione commerciale/petrolifera un lavoro che vorrebbe mollare, certo in un partito che definisce come priorità l’acqua, l’ambiente etc un candidato che di mestiere progetta per le multinaz petrol è un bel controsenso, ma questi sono i paradossi (una volta si diceva: le contraddizioni) della politica partecipata
caro Leone, ho aspettato qualche giorno a risponderti, più per lasciar sedimentare tutte le impressioni avute dal nostro breve incontro che dal tuo scritto provocatorio. La parete di libri con il forte odore di fumo, il pavimento di altri tempi, le luci, tutto mi rimandava alla mia infanzia e ad un caro zio che non c’è più, comunista d’epoca, intellettuale, amante dei fumetti di Jeff Hawke. Questo per dire che le condizioni per trovare una sintonia tra di noi di sensibilità e intenzioni c’era e c’è, solamente non si è ancora del tutto palesata. E questo perché hai usato la fosforescente macchina algida e aliena della rete internet (tanto osannata da tutti ma non esente da difetti) e non ti sei lasciato trasportare dalle amate carte, dai fumi delle immagini e delle parole. Internet è impietoso a volte e asettico sempre, restituisce spesso false immagini come una caverna platonica al rovescio, un proiettore d’immagini sulle nostre idee.
Sinceramente mai avrei pensato di essere un uomo delle multinazionali. Considera che queste aziende sono pervasive della nostra società e in maniera indiretta tutti noi interagiamo con loro continuamente, come clienti diretti o indiretti, come fornitori o semplicemente come consumatori. Nello specifico lavorativo, io sono un architetto prestato alle società di servizi ergo lavoro su standard grafici, progettuali e procedurali di cantiere per una serie di clienti, alcuni dei quali sono queste famigerate multinazionali. Ho svolto spesso il ruolo di coordinatore per la sicurezza, che penso sia la parte nobile di questi lavori, cioè ho gestito ed ho avuto la responsabilità della salute degli operai in cantieri spesso molto pericolosi. Il lavorare per società, ancorché impegnate nello sviluppo di nuove stazioni di carburante (per esempio), non significa esserne gli sviluppatori tout court. Quelli sono i ruoli dei commerciali dell’azienda madre, di quelli cioé che trattano con i proprietari e con le Pubbliche Amministrazioni. Pertanto ho avuto come principali clienti diverse società di ingegneria, ho diretto anche cantieri per negozi di surgelati se per quello, oppure ho seguito un programma di tutela delle acque di piazzale (pratiche ambientali). Non sono stato cooptato dalle sette sorelle insomma! Altri clienti aziendali (McD, MS) non sono miei clienti, è la realtà della multinazionale. E proprio la conoscenza diretta delle dinamiche commerciali legate alla trasformazione del territorio che mi ha spinto negli anni a cercare un’alternativa. Purtroppo ad oggi non esiste un settore retribuito che investa e progetti il non costruire. Eventualmente lo può fare il settore Pubblico (se ci fosse la volontà, ma non c’è).
In una fase di carenza di lavoro, di estrema flessibilità (non ho mai avuto un contratto di assunzione né l’ho mai cercato – nessuna tredicesima né TFR per intenderci, nessun permesso, a fronte di una retribuzione leggermente più alta), sottostando ad un sistema fiscale punitivo verso quei liberi professionisti che lavorano come dipendenti ma devono figurare come un P.IVA, dimmi tu se potrei mai abbandonare una professione come la mia.
Professione che umanamente (per fortuna) mi ha dato tantissimo e che mi ha fatto conoscere persone splendide.
L’altro mio mondo è quello artistico – creativo. Sarebbe riduttivo descrivermi senza questa parte fondamentale del mio essere. Penso che se tu digitassi Marcello Zenoni su google troveresti solamente miei contenuti già alla prima schermata. Non so che versione di motore di ricerca hai utilizzato. Ma poi, questo quarto d’ora mediatico, questa rincorsa ai like… cui prodest? A me sinceramente non importa molto, prova ne é che continuo a disegnare il mio diario grafico quotidianamente (esiste già una vignetta su di te, sai?) senza altro fine che nutrire il mio spirito.
L’impegno per il Movimento è un’avventura iniziata quasi due anni fa, per sintonia su molte tematiche. Se questo percorso mi permettesse di lasciare l’attuale lavoro per dedicarmi solamente alla gestione pubblica, pur con le sue difficoltà, non esiterei a fare il salto, lasciando la professione per diventare un sindaco a tempo pieno. Un ruolo da consigliere di minoranza non permette questa scelta, tuttavia l’anno e la stagione della vita mi impongono di dare un cambio di direzione significativo, a prescindere da questa campagna elettorale.
Stai attento a non fermarti alle apparenze. Un imprenditore come il futuro sindaco in quota PD ha tali e tanti capitali che può permettersi di dichiarare di aver lasciato l’Azienda. Il Capitale nel frattempo lavorerà per lui per qualche generazione a venire. La differenza di scala è immensa. Sarà interessante nel prossimo futuro, secondo l’ultima normativa in tema di trasparenza, verificare la pubblicazione di tutto il patrimonio mobile e immobile delle cariche pubbliche, compreso quello del coniuge e dei parenti fino al 2° grado di parentela! E’ il risultato del caso Fiorito.
Sarò il tuo campione visionario quindi, …come Zenone il Santone, ne l’Armata Brancaleone! Deus Vult.