Passi interi pomeriggi on line sulle più grandi banche immagini, guardi migliaia di foto perfette, in alta definizione, e non ne trovi una che ti dica qualcosa. Paesaggi fantastici, uomini e donne bellissime, luci studiatissime, inquadrature intelligentissime: e non ti smuovono niente. Zero sentimento, zero suggestione.
Torni a casa, cambi epoca, ti si apre un mondo. La vera banca immagine è quella scatola di scarpe nell’armadio di tua madre, con dentro le vecchie foto di famiglia. Un patrimonio che andremo a perdere. Mi viene da ridere quando le anime belle digitali pensano di salvare questo patrimonio a colpi di scanner.
In realtà tutte le nostre schede di memoria, i giga, il cloud, i server sono tecnologie di perdizione. I miei romanzi degli anni Ottanta su floppy disk sono irrecuperabili. Il diario di mio bisnonno del 1880 è perfettamente leggibile. Credo che molto difficilmente potremo mostrare ai pronipoti le nostre bacheche facebook. A meno di stamparle, e metterle in banca, cioè in una scatola di scarpe, e in un armadio.