Si parla tanto del nuovo direttore dell’Accademia Carrara, la Daffra, in procinto di essere sostituito dal vecchio, la Rodeschini, quasi a chiarire il più evidente anagramma di Bergamo (gambero!).
Mi sarà sfuggito, ma non ho letto da nessuna parte quella nobile avvertenza, che io ho trovato nella “Guida inutile di Bergamo” di Vittorio Polli e Sandro Angelini (ediz. Bolis, 1939) e che mi pare degna d’essere ripetuta in questa circostanza, venendo direttamente dal testamento del conte Giacomo Carrara, il quale lasciò la sua raccolta alla città ponendo questa condizione:
“Che si guardino bene dal nominare ed eleggere di quelli che hanno troppa opinione di sé medesimi, li quali male soffrono d’essere contraddetti e che non venga accettata la loro opinione buona o cattiva che sia; a riparo di quel disordine ordino e perciò voglio che ogni qual volta avranno ad eleggere un nuovo Commissario, il sig. Cancelliere legga loro il presente paragrafo perché non inciampino in elezione di tali soggetti quali sarebbero perpetuamente molesti”.
(dal testamento del conte Giacomo Carrara, 1796)