portar giù il padrone

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stromberg

mi chiamo Stromberg e sono un pastore bergamasco,

il mio padrone è una bravissima persona, soltanto è un atalantino sfegatato e quando gioca la Dea non capisce più niente,

ieri sera la partita dell’anno, a San Siro contro l’Inter,  un’ora prima dell’inizio eravamo già davanti alla televisione con dodici lattine di birra,

alla fine del primo tempo l’Atalanta perdeva uno a zero e il mio padrone aveva già bevuto otto birre, piagnucolando diceva: “Ci vorrebbe un miracolo”,

all’inizio del secondo tempo l’Atalanta ha pareggiato e il mio padrone con gli occhi lucidi ha iniziato a saltare sul divano, ma dopo cinque minuti l’Inter ne aveva già fatti altri due,

sotto per tre a uno, si è scolato le ultime birre, mi ha detto “vieni qui Stromberg”, e così sono salito sul divano per far da cuscino al padrone,

che freddo mi è venuto” diceva “qui adesso ci vorrebbe davvero un miracolo, ma grosso”,

a quel punto mi sono messo ad abbaiare senza motivo, ed ecco che l’arbitro si inventa un rigore per l’Atalanta, e andiamo sul tre a due, si riaccende la speranza,

allora il padrone, finite le birre, ha tirato fuori la grappa di Foresto,

quando il nostro centravanti ha buttato dentro il tre a tre, il padrone ha fatto un salto e sfondato il divano,

poco dopo, quando il miracolo si è compiuto, e il nostro bomber ha fatto il gol del 4 a 3, il padrone ha cominciato a tremare per la paura che svanisse il sogno di vincere a San Siro contro i bauscia dell’Inter di Moratti,

invece abbiamo resistito fino alla fine, il miracolo si è avverato, e prima che il padrone cadesse svenuto per tutto quello che aveva bevuto, io mi sono messo ad abbaiare con il guinzaglio in bocca,

così finalmente siamo usciti di casa, io non ce la facevo più da quanto mi scappava, il padrone barcollava completamente superciuk, voleva andare in mezzo alla strada a fermare le macchine per festeggiare,

per fortuna avevo il guinzaglio e così l’ho tirato in salvo, poi l’ho trascinato nelle aiuole,

e nel vedere me che innaffiavo anche il padrone si è aperto la patta, dopo le dodici birre aveva il suo bisogno, e abbiamo pisciato insieme sul verde urbano,

poi l’ho riportato su, avendo preso un po’ d’aria e liberato la vescica  anche lui si sentiva meglio, e infatti prima di addormentarsi in un barlume di coscienza mi ha detto:

grazie Stromberg, c’è sempre un momento in cui il mondo va al contrario, ed è il cane che porta giù il padrone a fare i suoi bisogni”

Gli ho dato una leccata affettuosa, ma ormai stava giù russando.