il progetto più semplice per l’ex Caserma Montelungo, la più grande, più centrale, più sprecata area pubblica di Bergamo Bassa, è farne subito un parco, il Parco Montelungo,
e costituire il polmone verde che risulterebbe dall’unione con gli adiacenti parchi Suardi e Marenzi
nella prospettiva di farne la cascina urbana della città, la Cascina Montelungo, con orti, frutteti, galline, oche, caseificio, scuola civica per contadini urbani, punto vendita sementi autoctone…
(e poi magari la riapertura delle rogge, e un mercato permanente del km0 urbano nel Palazzetto dello Sport, aperto, e alleggerito delle tribune)
ma la prima cosa, il primo passo, sarebbe appunto fare il Parco Montelungo, cioè abbattere 3/4 degli edifici perimetrali (giudicati insanabili), tenendo solo l’edificio centrale, e forse anche la quinta scenografica sulla piazzetta-ingresso,
abbattuti i muri, tirare via il catrame, il cemento, seminare prato, piantare alberi, e aprire il percorso pedonale verde Accademia Carrara – Sentierone,
il cosiddetto “passante verde” via Gamec – parco Suardi – parco Montelungo – Marenzi – Caprotti – via Tasso, un progetto che c’è già, dimenticato in qualche cassetto di qualche assessorato,
un progetto a basso costo, in grado di migliorare la fruibilità della città per tutti e sul quale è il momento di impegnare i futuri amministratori in scelte chiare:
ancora poco tempo fa si parlava di farne spazi commerciali + residenze di pregio + posti auto. All’epoca scrivevo: basta posti auto, è ora di pensare ai posti uomo!
(nella photo aerea by Gianluca Zampogna: il parco che non c’è, nella sua chiusa immensità)