Il Sanatorio d’Impresa (Calepio Press Fanta Marketing Project n140409) è un classico progetto storto, obliquid, nato da un pensiero laterale, debordante e “rivoltante”,
l’idea nasce dalla semplice constatazione del trend sulla mortalità d’impresa, specialmente piccola impresa: sono più quelle che chiudono di quelle che aprono
perciò l’idea di creare una struttura-campus dedicata alle imprese morenti, in coma, in suicidio, un’idea di rianimazione d’impresa, o di aiuto nella dismissione, e nella gestione delle salme d’impresa
in origine l’idea era specialmente focalizzata sull’obitorio d’impresa, o mortuorio d’Impresa, titolo sotto il quale il progetto è pubblicato questo mese nella rubrica Fantamarketing di CTRL Magazine (il Magazine gratuito che va a ruba, essendo introvabile, come tutte le buone cose: in questi giorni reperibile in via del tutto eccez alla fiera dei librai, sul sentierone)
> poi complice la pasqua ecco l’implementazione insurrezionale, verso una rianimazione d’impresa, o terapia intensiva, e un uso realmente utile (per non perdere e/o riconvertire le risorse e professionalità delle imprese che muoiono) di quelle applicazioni di chirurgia gestionale (comunicazione, informatizzazione, social media, condivisione costi etc) che oggi vengono “spese” negli incubatori d’impresa a favore delle nuove imprese, o delle imprese giovani, o femminili, etc
dove insieme ai soldi pubblici si spende anche molta retorica
investire sui sanatori d’impresa piuttosto che sugli incubatori può sembrare una proposta regressiva, reazionaria e persino retriva
occorre qualche esplicazione che chi ha avuto a che fare con gli incubatori potrà confermare: l’incubatore d’impresa sarebbe il posto dove si aiutano le giovani imprese a nascere e sopravvivere, ma spesso per sua natura, essendo finanziato dal vecchio regime, tende a castrare i progetti realmente innovativi (che metterebbero in crisi l’antico regime) e a lobotomizzare i cervelli migliori, o in qualche caso a paracularli e/o associarli ai figli di papà bisognosi di sostegno, vero target dell’incubatore.
il concept del sanatorio d’impresa è il contrario dell’incubatore d’impresa, è il posto dove i giovani aiutano le vecchie aziende a morire, e con i pezzi ancori buoni (macchine, persone, saperi) assemblano delle aziende frankestein, perfette in epoca di horror-economy.
Nel sanatorio d’impresa la vecchia impresa in fallimento, ma anche la piccola impresa, l’artigiano, può trovare un centro-ricovero, servizi di rianimazione d’impresa, dismissione, dolce morte, trapianti, innesti etc.
La location ideale in ambito berghem è il Lazzaretto, luogo storicamente deputato alla missione, già pronto con le celle, dove le imprese appestate trascorreranno la lotteria quarantena vita/morte,
al centro il grande campus dove giovani tecnici particolarmente crudeli (programmatori, e.commercialisti, social e viral marketing manager, blogger) faranno a pezzi le imprese e praticheranno terapie intensive di rivitalizzazione d’impresa con nuovi format, nuova filiera, riconversione, riutilizzo, dismissioni costi inutili, nuovo posizionamento sostenibile, etc
il Lazzaretto è per sua natura e spirito del luogo la base ideale per diffondere in modo virale il contagio delle nuove idee
lo slogan, pensato come insegna capitale sull’ingresso ad arco del Lazzaretto:
alzati e fattura!
Il 7 maggio prox venturus in occasione del compleanno del Lazzaretto (giusto quei 500 anni) il Sanatorio d’Impresa sarà uno dei temi della pausa pranzo food-sharing Mensa te!
> Lazzaretto, 7 maggio h12-14, esperimento di mensa popolare/fabbrica delle idee
> 1 idea 1 pasto > https://calepiopress.it/2014/04/02/mensa-te/
plus info next days