se gli italiani fischiano l’inno nazionale

play this post

GENNARO_DE_TOMMASO_GENNY_CAROGNA_FOTO-2

La partita forse più significativa dell’anno, la finale di coppa Italia in eurovisione tra napoli e fiorentina, preceduta da 45 minuti di puro melodramma collettivo, secondo la migliore tradizione operistica italiana, ha dato un’immagine chiarissima dello stato di salute del calcio italiano, e del sistema spettacolo-politica, in procinto di “saltare”;

i fatti: prima della partita, nel corso di un non meglio precisato scontro tra tifosi, si registrano tre feriti da arma da fuoco, di cui uno gravissimo,

per quasi un’ora, con lo stadio gremito e tutte le tv in diretta, abbiamo assistito alla rappresentazione live del melodramma su due linee (cosa fa il potere, come reagisce la massa) in presenza di un evento (o notizia) destabilizzante;

abbiamo visto un capo ultras (nella foto, Genny La Carogna, leader degli ultras del Napoli) con tanto di t-shirt “Speziale libero” (il ragazzo condannato per l’omicidio di un ispettore di polizia avvenuto qualche anno fa negli scontri a margine del derby catania-palermo) che di fatto “riceveva” le delegazioni delle forze dell’ordine per decidere se la partita si poteva giocare o se, come pareva in un primo momento, dovesse essere sospesa;

mentre in tribuna i presidenti di napoli e fiorentina (de laurentis e della valle) si riunivano come ministri attorno a renzi, dalla sua postazione sulla cancellata Genny La Carogna, dopo aver ascoltato il rapporto della digos (il ragazzo ferito era fuori pericolo, e inoltre non era stato ferito da ultras della fiorentina, ma un un ultras della roma) dava il suo consenso allo svolgimento della partita;

Mentre i rappresentati delle forze dell’ordine andavano a parlamentare con il capo ultras, le 60.000 persone nello stadio, e i milioni di telespettatori a casa, erano tenuti all’oscuro delle decisioni prese, nessun comunicato, nessun avviso;

così, con 45 minuti di ritardo, e il consenso di Genny, la partita si è giocata secondo il programma, con il cerimoniale  d’apertura, l’inno di mameli cantato da alessandra amoroso, fischiato in modo assordante (ma forse è i 60.000 dello stadio fischiavano proprio il modo di agire “spettacolare e melodrammatico” delle autorità…)

nemmeno con tutta le opzioni del mixer suono è stato possibile mascherare il fatto: un’intera folla (di napoletani e fiorentini, riunita a roma) che fischia dal vivo l’inno nazionale,

imbarazzo e disagio delle autorità, renzi esce dallo stadio, la povera amoroso riesce a finire l’inno,

risultato: l’europa da oggi è consapevole che uno dei suoi membri fondatori non solo è antieuropeista, ma è anche antiitaliano.

il senso di questo melodramma è risultato chiarissimo: la democrazia italiana è in coma profondo, non esiste autorità istituzionale, non esistono regole, non esiste rispetto per il pubblico, le decisioni sono prese all’ultimo istante, in emergenza, sulla base delle pressioni dei gruppi di potere, seguendo psicodrammi innescati da eventi destabilizzanti, cioè da notizie strumentalizzate, come scene di un brutto reality.

L’unica proposta davvero sensata la fece tempo fa, quand’era primo ministro, il prof. Monti: sospendiamo per due anni il campionato di calcio. Ma forse non si era reso conto di aver fatto la più destabilizzante delle proposte.

Spento il calcio, c’è il rischio che la gente si metta a pensare, e ad agire, e a reagire, anche al di fuori di quei 90 minuti di “spettacolo” sportivo che ad oggi “contiene” un fermento sociale esplosivo.

ciotole mensa te! per quadrumviri

play this post

mensateCiotole

l’idea mensa te! è una mensa popolare/fabbrica delle idee a costo zero (inaugurazione sperimentale: mercoledì 7 maggio h12.30 al Lazzaretto)

diario/report: siamo 4 morenti di fame, viventi d’idee, e ci rivolgiamo ai nostri simili per continuare così.

> athos, già autore del logo, si occupa della postazione-cassa, dove verranno infilate le idee con valore di buono-pasto (stiamo preparando moduli e biro per idee scritte a mano al momento, + postazione pc per scaricare idee-file)

> daniele prepara il blog-wordpress, virginia la pagina facebook,

> leo e teo si occupano del menu e delle stoviglie,

> menu: si decide per una pasta zucca e fagioli, la zucca vuol dire idee in testa, fagioli vuol dire buttare fuori, esprimere, veicolare le idee nell’aria

> stoviglie: scartata l’idea usa e getta (piatti di plastica, bicchieri di carta) si sceglie come stivoviglia unica la scodella, già simbolo dell’iniziativa, e si parte in cerca di scodelle

in spirito mensa te! si cercano scodelle usate, di scarto, a basso costo,

andiamo al mercatopoli, niente scodelle,

al triciclo, la signora ci dice che aveva un bel lotto di 25 vecchie scodelle, ma l’ha appena venduto alla comunità burkina-faso,

al market cinese di via suardi troviamo scodelle a basso costo in plastica o alluminio (in foto) che sottoponiamo al giudizio del collettivo,

quella in plastica costa 69 centesimi, quella in alluminio 90,

il nostro budget è puramente virtuale, rimandiamo la spesa all’ultimo giorno (fagioli, zucca, pasta, damigianina vino rosso, e scodelle) mentre per bicchieri e cucchiaio decidiamo di portare i nostri bicchieri e i nostri cucchiai,

se qualcuno volesse donare o prestare scodelle – la classica vecchia scodella – a mensa te!, le può recapitare oggi o domani al Lazzaretto (cella 69, associaz. “Piedi per terra” > Daniele Lussana tel  393.31006601 mail lussana.daniele@gmail.com  ) oppure a Calepio Press (via calepio 4, p.zza s.anna, > Leone Belotti tel 349.4015089 mail info@calepiopress.it )

stesso discorso e stessi recapiti per eventuali donatori di vino

> per partecipare, conferma tua presenza please all’evento sulla pagina fb:

https://www.facebook.com/mensate

(imago: scodelle alluminio o plastica?)

l’architetto extraterrestre

play this post

OLYMPUS DIGITAL CAMERA

Ho conosciuto l’architetto extraterrestre Attilio Pizzigoni alla fine di una bottiglia di whisky una notte d’inverno anni fa in un bar del viale con Gigi Lubrina. Si parlava di fare un libro su Guglielmo il Taciturno (un libro che farà rumore…)

Extraterrestre perché è stato l’unico membro della commissione di collaudo del nuovo ospedale capace a suo tempo di dire no, e bocciare.

Lo incontro per caso sul Sentierone, e sapendo che si è candidato al comune di Bergamo, gli chiedo di spararmi sui due piedi un decalogo delle cose da fare per la prossima giunta. E lui spara:

1) La prima cosa è aprire uno sportello per ascoltare i cittadini con l’impegno del sindaco di dare una risposta a tutti (l’aveva fatto in passato anche il sindacoZaccarelli)

2) Quindi “operazione trasparenza”: nominare una commissione di verifica su: a) la gestione degli immobili pubblici b) l’assegnazione degli alloggi alle famiglie bisognose c) il funzionamento delle società partecipate e delle fondazioni

3) tutti gli incarichi, lavori e manutenzioni e altro, affidati in base a concorsi pubblici veri, aperti, pubblicizzati, e in grado di favorire la partecipazione dei cittadini.

4) per questo aprire tavoli di partecipazione nei quartieri e in ogni settore per condividere con la cittadinanza ogni tipo di scelta che deve essere posta sul tavolo prima e non dopo aver assunto una decisione.

5) attivare il processo per “rifiuti zero”, gestione ecologica nettezza urbana.

6) fare tre parchi: uno alla Montelungo, uno a bergamo Sud , e il terzo quello delle Mura Venete, con anello pedonale completo alla base delle mura.

6) promuovere una gestione aperta e intelligente degli spazi per giovani (Polaresco, Edonè, via Pilo, etc) non solo per il tempo libero ma anche di avviamento al lavoro

7)  migliorare da ogni punto di vista ( accessibilità. mense, orari, e ampliamenti) le scuole comunali e soprattutto gli asili nido e le scuole materne.

8) viabilità urbana e suburbana, progetti sostanziali,  dai collegamenti sul sedime ferroviario (seriate-ponte san pietro con fermata al nuovo ospedale) al trasporto Orio-Stazione in tempo  con EXPO alla manutenzione e miglioramento delle piste ciclabili e alla loro interconnessione e inoltre aumentare le navette di trasporto gratuito tra i parcheggi periferici e il centro cittadino e/o l’università e città alta (aumentare le licenze di Taxi, e/o promuovere car sharing)

9) potenziare le istituzioni culturali cittadine mantenendole in stretto rapporto di servizio con la Città ( Biblioteca Maj, Accademia Carrara e Scuola D’arte, Conservatorio Donizetti, etc)

10)  mettere in rete  tutte le delibere comunali in modo accessibile e trasparente, e al contempo attivare un WI-FI libero e gratuito nei borghi,  nelle piazze dei quartieri periferici, nel centro piacentiniano e in piazza vecchia, ma soprattutto nei centri periferici di Redona,  Colognola, Campagnola, Longuelo e Loreto- Piazza Varsavia, Santa Lucia, Ospedali Riuniti e  Hospital Street del Saint John Twenty Three)

e poi ci sarebbero anche altre cose, forse sono troppe cose? o forse è il minimo che non è mai stato fatto?

Ok, architetto, gli rispondo, tutto condivisibile, ma dimmi una cosa, cosa ci fai nei 5 stelle, tu non eri uno di sinistra?

Scusa, ribatte, ti sembra di sinistra Gori?

Hai ragione Attilio, in realtà se ci pensi bene Gori è più un tipo da 5 stelle che un compagno.  Vedrai che al ballottaggio contro la destra vi appoggerà.

(photo ET: l’arch. Attilio Pizzigoni)