La locandina recita: “I librai indipendenti di Bergamo ospitano i vincitori dei premi Nobel, Campiello, Strega, Bancarella e Grinzane Cavour”.
Trovo questa frase tragicamente comica. Compagni librai, qui la contraddizione è troppo marcata. Come fai nello stesso tempo a proclamarti indipendente e a vantarti di ospitare i vincitori dei premi di regime?
Il premio Nobel è il padre di ogni forma di lavaggio della coscienza collettiva, ma l’importo è talmente ingente che tutti ne dimenticano la provenienza.
I premi Campiello, Strega e Bancarella sono i più noti e istituzionalizzati premi letterari. Tra questi premi e le case editrici esistono gli stessi rapporti che esistono tra le case discografiche e i festival di Sanremo e simili.
Il premio Grinzane Cavour non esiste più dal 2009, quando è stato chiuso dalla magistratura e i beni sequestrati a causa dei comportamenti illeciti della presidenza, ovvero della gestione clientelare del premio stesso.
Allora, se questo è quello che fanno i librai indipendenti – ospitare i vincitori dei premi main stream, anche quelli andati a male – vuoi vedere che per trovare i nuovi autori, gli scrittori maledetti, le voci dissidenti, i sovversivi, gli esordienti, o anche solo gli autori “perdenti” dei grandi premi, devi andare nelle librerie coatte, di regime, dipendenti dalle multinazionali?