Non è vero che Gianni ed Enrico Letta sono zio e nipote: sono gemelli.
Gianni è fedele, cordiale, intelligente, sobrio, grande mediatore e piace persino a sinistra.
Enrico è fedele, cordiale, intelligente, sobrio, grande mediatore e piace persino a destra.
Gianni è stato il Richelieu di Berlusconi, Enrico è stato il Mazarino di Prodi.
Gianni ha ceduto a Enrico l’incarico di sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel 2006,quando si passò dal terzo governo Berlusconi al secondo governo Prodi,
e da Enrico la riprese nel 2008, quando si passò dal secondo governo Prodi al quarto governo Berlusconi,
una vita trascorsa a baciarsi sulle guance a ogni passaggio di consegne,
tre lustri abbondanti nel corso dei quali l’Italia ha sempre avuto un Letta al governo.
Così scriveva su La Stampa, in una data profetica, 11-11-11, Mattia Feltri, a sua volta figlio d’arte (Vittorio Feltri).
Politici, giornalisti, avvocati, dentisti, fotografi, attori, calciatori: ormai in Italia le libere professioni, o anche solo un impiego, sono esclusivamente per figli o nipoti d’arte,
cosicché per equilibrare il sistema la libera professione per eccellenza, la disoccupazione,
è riservata quasi esclusivamente ai figli dei lavoratori,
e sempre più figli di papà trovano ingiusto non poter realizzare la propria profonda aspirazione a non lavorare.