internet: aether (etere, aria)
social network: aetherea civitas (comunità eterea)
facebook: facies liber
youtube: tu video
tweet: garrit (cinguetta)
linked In: insignator
televisione: videoraclum
telefonino: corninu
smartphone, iphone: visuvox, televox
tablet : aetabula, abbreviazione di aelektronica tabula
email : aepistula, abbreviazione di aelektronica epistula
sms: brevitex, abbreviaz. di brevis textus nuntius (short message service)
file: aedoc, abbreviaz. di aelektronicum documentum, indeclinabile
software: laevis res
hardware: gravis res
copy right, diritto d’autore: auctoris ius
copy left, diritto d’utente: utoris ius
video: video
audio: audio
link: uncus (gancio)
share: divide (…et impera)
web master aemag, abbreviaz. di aetheris magister
web designer aepictor, abbreviaz. di aetheris pictor
sistema operativo: logos, indeclinabile
blog: blogos, indeclinabile
programmatore: logitor, abbreviaz. di logos cogitator (o computator)
login : login, abbreviaz. di logos intra
logout: logex, abbreviaz. di logos exit
like : placet, indeclinabile
Explicatio: dua sunt latinorum praecipua (…) > due sono le scuole di pensiero principali sulla creazione di nuove parole in latino: una fa riferimento al Vaticano, l’altra al mondo accademico anglosassone.
La scuola vaticana predilige evitare i neologismi e creare “circonlocuzioni sostitutive” utilizzando il latino ciceroniano.
La scuola anglosassone invece elabora neologismi sulla base dello storico linguistico considerando tutto il latino, dall’arcaico al tardo macheronico-volgare.
Poi c’è una terza scuola, espressionista, sintetica, molto advertising, costituita da copy writer, studenti di liceo, creativi, interessata in primo luogo alla pregnanza, alla vitalità semiotica.
Questa terza scuola segue tre strade: neologia pura, neosignificazione, abbreviazione-acronimia di circonlocuzioni, seguendo lo stile sms-tvb che è poi una ripresa della modalità lapidaria latina.
Esiste una grande analogia tra le lapidi latine, piene di abbreviazioni, e la scrittura synt degli adolescenti, fatta di acronimi, sigle, abbreviazioni.
Come scrive Giancarlo Schirru, glottologo, “il fenomeno che più attira l’attenzione di molti osservatori è la ripresa di vitalità nella scrittura sms di tutti i sistemi abbreviativi che hanno costellato la storia della scrittura latina”.
A questa scuola appartiene Leone XIV, aethereus pontifex (alias Leonidas Calepinus in saeculiis), che oggi pubblica nei “supplementa lexicon neolatinae linguae” una silloge di vocaboli tecnici-informatici relativi a internet.
Molti di questi nuovi vocaboli latini, sono in realtà dei grecismi (logos, aether, aelektronicum, tele-) o parole latine (placet, cornu) semplicemente risignificate, per cui il “placet” imperiale o curiale diventa ipso dictu il placet facebook, o il cornu con il quale il comandante dava ordini “sonori” diventa in diminutivo il telefonino (corninu).
Altri sono sigle o abbreviazioni di circonlocuzioni: si veda ad esempio la lezione “aepistula”, pronuncia “epistula”, abbrev. di aelektronica epistula, o simil. aetabula, aedoc, aepictor etc.o il “brevitex” per “brevis textus nuntius”, ossia “short message service”, sms.
Proxime: novissimae iuventutis verba (prossimamente: neologismi del linguaggio giovanile)
(imago: stemma pontificio Leone XIV by FoodForEyes)