de gustibus gentium per annos solliciti satis non fuimus dixit veneris vespro Georgius Gori
“negli anni non ci siamo preoccupati abbastanza di formare un gusto nelle persone” ha dichiarato venerdì sera alla tavola rotonda degli “amici dell’accademia carrara” giorgio gori, candidato sindaco di bergamo,
verum Georgius Gori pro gustibus turbae ostentationis duxit in italiam magnum fratrem et clarorum insulam
in realtà, giorgio gori, come direttore di italia1, canale5 e produttore di reality magnolia, ha portato nella case di tutti gli italiani il Grande Fratello e L’isola dei famosi, e ha contribuito in maniera pervasiva alla diffusione del peggior cattivo gusto possibile, l’esibizionismo,
qui sui spectaculum dare vitae privatae ita ut gens tota suddita gustibus domini fiat
che consiste nel dare spettacolo di sé, della propria vita privata: la gente, private del privato, cade in totale soggezione del gusto pubblico dominante,
il che è la realizzazione del conformismo, cioè la forma perfetta di dittatura, con un dittatore virtuale (il grande fratello) e una piccola elite di uomini liberi (i famosi) che vivono in isole incontaminate
ergo Georgius Gori de gustibus gentium non est disputandum sed forte se purgando
perciò giorgio gori sui gusti della gente non deve disputare, ma casomai scusarsi
Proprio vero che l’ipocrisia e l’autocompiacimento generano mostri.
L’hanno formato eccome il gusto delle persone: quello cattivo.
E se anche questo fosse opinabile – e non lo è – chi dovrebbero essere i depositari e gli insegnanti del (buon) gusto? Gori e i suoi pari?
Se così la pensano aggiungiamo pure all’ipocrisia e all’autocompiacimento una buona dose di arroganza.
Come si può star a guardare o, peggio ancora seguire, addirittura, questi programmi o meglio “il grande fratello” che è obbiettivamente: demenzialmente vomitevole! fratello di chi? di cosa? perchè? è un insulto all’intelligenza umana e con ciò non voglio accusare Gori d’aver ideato un programma (o dei programmi) che lascciano il cervello sciatto dopo soli 1o minuti, ma colpevolizzo tutti quegli spettatori che han dato successo a quel tipo di format televisivo sedendosi di fronte allo schermo con due neuroni in testa, così da non pensare a sè stessi e ridursi a persone senza gusto e peggio ancora, sostanza