Un progetto low tech, ad alto rendimento human-social.
Con un sistema di aggancio rapido, trasformiamo una sedia a rotelle + una bicicletta nel sidecar bike, veicolo dalle prestazioni uniche:
– permette di andare in giro con l’amico disabile fianco a fianco, potendo fare conversazione (quando spingi una carrozzella, tu gli parli da dietro/sopra mentre lui ti deve parlare senza vederti, quasi gridando ai quattro venti per farsi sentire);
– permette ai ciclisti solitari di avere compagnia nella loro ora di pedalata salutista, con migliori prestazioni minuti/calorie, dato il peso da trainare;
– conferisce a entrambi look e status attraente e gratificante, con senso d’identità condiviso: sul sidecar bike hai un “essere due” che supera i ruoli disabile-infermiere.
Dopo alcune prove, mi sono reso conto che le piste ciclabili sono troppo strette. Il regno di questo veicolo sono le isole pedonali, le piazze, i parchi, i centri urbani. Non si ha idea di quanti disabili stiano quasi sempre rinchiusi in casa.