la configurazione naturale dell’essere umano, la dotazione di cinque sensi e un’anima,
oggi è ormai compromessa in favore dell’ipertrofia di due sensi, vista e udito,
ciò che porta inevitabilmente alla disattivazione dell’anima, ridotta a ricettore audio-video,
oggi non parliamo più di uomini, ma di periferiche umane, prive di memorie, di elaboratore, di processore, questa è la realtà portata dalla rivoluzione tecnologica.
Oggi vediamo oggi sappiamo che si trattava di menzogne, parliamo del progresso tecnico, della democrazia, dei miracoli della medicina e delle telecomunicazioni,
oggi sperimentiamo che tutte queste cosiddette conquiste altro non sono che strumenti di ulteriori sopraffazioni dell’uomo sull’uomo, cioè: dell’uomo bianco turbo-capitalista sul resto dell’umanità,
– l’uomo bianco dominatore nasce dal commercialista,
dopo la laurea la casa il cane la seconda casa come bene di lusso supremo si programma un figlio,
questo figlio nasce in seguito a dei test con utlizzo di tecnologia medica, appena nato è sottoposto a riprogrammazione chimica,
all’ingresso in età scolare è già stato trattato ad antidepressivi ed eccitanti ed è titolare di almeno quattro polizze assicurative,
entro la pubertà riceve i sacramenti della telefonia mobile e del pago bancomat –
l’uomo schiavo non bianco nasce dal coito sessuale,
la sua prima speranza di vita è quella di sopravvivere ai cacciatori d’organi, il sogno ultimo è quello di ricevere un giorno dalla DHL un paio di Nike spedite direttamente dal paradiso da un fratello spacciatore o una sorella prostituta
è questa realtà –
dal basso, dalla strada viene la vita; dall’alto, dai palazzi di vetro viene la morte –
dagli strati bassi, dai poveri viene il gesto, la vita, l’innovazione, la materia prima della società della comunicazione;
gli espedienti, i segni, i modi, i rimedi, le trovate, gli aggeggi, i suoni, le vesti, le musiche, tutto quel che i poveri inventano e creano diventa prodotto e merce e feticcio e packaging e moda attraverso l’industria occidentale e attraverso la mediazione degli artisti della classe creatrice-ricreatrice
c’è una precisa responsabilità di un’intera generazione di viaggiatori in cerca di sé stessi in realtà importatori di look e altri consumi ingranaggi fondamentali dell’economia degli stili di vita vero motore del mega-consumismo
ogni merce occidentale altro non è che sangue cavato ai poveri
col sangue dei poveri e la merda dei ricchi si inventano nuovi stili di vita, linee di prodotto e strategie di comunicazione
questo in ogni settore dell’economia
e questo è il migliore dei mondi possibili, secondo loro
(Manifesto Turbo-Comunista by Sean Blazer, art.6 e 7, imago: il poeta Burroughs)