storia surreale, e vera, di giovani e vecchi, in 3 atti:
antefatto, scandalo, paradosso;
antefatto: in occasione dei suoi primi 100 anni una gloriosa squadra di calcio della valle seriana promuove una mostra collettiva d’arte contemporanea dal titolo “Gioco d’artista” e invita pittori, fotografi, scultori e performer a creare un’opera ad hoc e a condividere il nobile intento di donare il ricavato alla casa di riposo.
scandalo: ricevuto l’invito, vado a dare un’occhiata al sito web,
e tra uno sponsor e l’altro, trovo questo gesto, questo sberleffo nella foto ufficiale della squadra juniores, dove uno dei ragazzi si esibisce in un gestaccio,
subito lo mostro ad Athos Mazzoleni, dicendo: “eccolo qui il gesto artistico, la bravata del giovane calciatore che con un segno indecente e atavico reclama il massimo bene, la massima autenticità,
il goal, la figa, i sogni, la gloria, e giocare in squadre di un certo rango, come il Benfica e il Botafogo, ecco lo spirito del Potafiga Fubal Club!” A questo punto occorrerebbe un gesto grafico, un intervento per significare questa autenticità originaria del calcio pota-figa-goal, lontano anni luce dal calcio-business “recitato” in tv da calciatori, addetti stampa e sponsor.
E così Athos prende il mouse, e crea un cartellone “spazio libero” sul soggetto in questione, a contrasto con i cartelloni degli sponsor. L’opera “Spazio libero” può dirsi nata. Genere: poster d’artista.
Poi, considerando la richiesta di donare eventuali ricavati alla casa di riposo, decidiamo di stamparne in quantità, opera multipla,
perchè tutti, giovani e meno giovani, possano avere con €5 il poster del Potafiga Fubal Club, da appendere insieme alla squadra del cuore, appena più in basso, e contribuire così all’iniziativa benefica.
Con grande entusiasmo, prima di andare in stampa, contattiamo la società per concertare l’operazione, che è un’operazione “ironia-beneficenza”, e magari trovare un appoggio tra i tanti sponsor della società. Invece: scandalo! La “provocazione è troppo pesante”.
Sia il fotografo, che ha scattato l’immagine, che il web master, che l’ha inserita nel sito, in tutti questi mesi non avevano notato il gesto, e tantomeno i dirigenti della società.
Ci viene chiesto di “fare qualcos’altro”. Cioè: un presidente di una squadra di calcio di paese chiede a un artista che ha esposto alla Biennale (Athos Mazzoleni) di “fare qualcos’altro di meno offensivo”.
Paradosso: realizzare a scopo benefico un’opera giocosa ad hoc, per una mostra dal titolo “gioco d’artista”, e riuscire a farsi censurare dalla società stessa che ha organizzato la mostra e ti ha invitato a partecipare,
se sei un artista hai licenza di prendere in giro chi vuoi, anche violentemente, Berlusconi, il Pd, il Papa: ma non ti permettere di toccare il calcio, nemmeno con affetto, tantomeno con ironia, stiamo scherzando?
Ad ogni modo, abbiamo eliminato il titolo “Potafiga Fubal Club” e rinunciato all’edizione multipla (denunce ne abbiamo già abbastanza). Al momento non sappiamo ancora se l’opera sarà esposta.
L’inaugurazione della mostra “Gioco d’artista” sarà domani sera,
venerdì 24 maggio 2013 alle h20.30 al Centro Cultura di Nembro,
è previsto un ricco buffet di alto livello, e anche artisti di un certo nome (Ugo Riva, Claudio Granaroli, Paolo Facchinetti)
dunque accorrete numerosi, ma niente sorrisini, mi raccomando,
il calcio è una cosa seria, ufficiale, come la cultura e l’arte!
(Imago: Athos Mazzoleni e Leone Belotti “Potafiga Fubal Club 2013” )