la giornata dello scrittore sovversivo

play this post

01-sharon-stone-sul-set-romano-di-un-ragazzo-d-oro-di-pupi-avati

la telefonata mi arriva alle dieci di sera, mentre come al solito pensavo di suicidarmi per mancanza di soldi, lavoro, identità, etc

ciao sovversivo, io sono un uomo di potere, ho appena letto il tuo blog, sei bravo, ti voglio conoscere, ho fatto due ricerche, ho visto che abbiamo una conoscenza in comune, l’editore leninista, mi è venuta l’idea di fare un libro, vieni domani a roma, pranziamo insieme, c’è anche l’editore, gli ho appena detto di farti un bonifico per le spese di viaggio, ti aspetto al bolognese all’una e mezza, hai un posto prenotato sul frecciarossa, mi senti?

si

allora ci vediamo domani, ciao

nello stesso istante la mia casella di posta mi segnala due messaggi, uno è il biglietto pagato per il frecciarossa, l’altro della banca che mi dice una cosa che non mi diceva da mesi: bonifico avvenuto

passo la notte a bere e fumare e giocare a playstation

alla mattina alle sette mi arriva un sms che dice che il mio taxi è pronto sotto casa

alle otto sono sul frecciarossa in business, davanti a me è seduta una strafiga freschissima,

la guardo, mi guarda, le sorrido, mi sorride,  scusa dove ti ho già visto, le chiedo

probabilmente in televisione, mi dice, o al cinema, io sono Sonia Fedelbaum, il nuovo sogno erotico degli italiani,

alle dieci a bologna sale l’editore leninista ci mettiamo a parlare di quanto siano bastardi quelli di amazon e mondadori con questa presa per il culo del self publishing,

poi parliamo di cosa scriverebbe oggi Gramsci, certamente oggi Gramsci scriverebbe di social network,

poi parliamo di quanto l’abbia presa nel culo la classe operaia e di quanto siano rottinculo gli intellettuali italiani,

a mezzogiorno alla stazione termini l’editore leninista mi dice io vado all’eur a parlare con un architetto tedesco per fare un libro pagato dai cinesi, tu vai al bolognese a mangiare con l’uomo di potere, vedrai è simpatico ,

davanti al bolognese in piazza del popolo c’è ressa, paparazzi, polizia, teenager, macchine da presa, carri funebri con cavalli,

una specie di Liam Neeson invecchiato mi prende sottobraccio, mi dice ciao sovversivo andiamo a magnare,

entrando al bolognese lo pseudo Neeson dice ciao a un simpatico ottantenne rotondetto e abbronzatissimo, è un senatore a vita, ha la lacrima all’occhio, indica la chiesa a pochi metri dalla gente che beve champagne ai tavolini all’aperto, è il funerale di Cerami, dice, l’autore di un borghese piccolo piccolo,

no, interviene un altro, abbronzatissimo, phonato, sorridente, quarantenne, è un onorevole missino, che dice: è il nuovo film di Pupi Avati, sta girando la scena del funerale,

ah, dice il senatore, du piccioni co una fava,

ci sediamo, ci portano di tutto senza chiedere niente,

ciao Nicola, è Pietrangeli, il grande tennista, abbronzatissimo,

ciao ministro, com’è andato iersera il concerto di Andrea dal papa, bene, benissimo, piangevano tutti, co Bocelli la lacrima è garantita,

oh, ciao Sharon, sei bellissima (è Sharon Stone, che sta girando il film di Avati)

maronna quanta ggente che ce rompe i coioni, annamo in saletta,

allora sovversivo cosa fai tutto agosto non ti piacerebbe scrivere un libro per l’editore leninista, c’è già pronto un anticipo per buttare giù il primo capitolo, che ddici ci stai, me basta che fai si cor capoccione,

essendomi nel frattempo scolato da solo una boccia di kruger, rispondo: pota ostia certo che ci sto, ma che genere di libro?

Liam Neeson mi guarda  con affetto e compassione: un bel libro, dice con dolcezza,

ah ecco il compagno editore, sei contenta sharon, guarda che bel quadretto, editore leninista con scrittore sovversivo, due rompicoioni che ar paese tuo starebbero al gabbio, e in Italia invece me tocca  ordinargli champagne…