dal blog personale del direttore marketing de l’eco, in merito alla vera novità della pagina dei morti de l’eco, le foto a colori:
… è andata che dopo la bellezza di 134 anni – d’altronde L’Eco di Bergamo è del 1880, mica ieri – è andata dicevo che mia nonna oggi è stata la prima defunta a colori proposta nelle necrologie
.… le immagini in bianco e nero richiamano un tempo irrimediabilmente lontano.
…oggi il bianco e nero ha poco senso: difficile trovare laboratori che lo trattano, macchine fotografiche che lo realizzano come si deve,
… io sto tra coloro che per le necrologie preferiscono il colore: mi pare che il bianco e nero renda il defunto più lontano, lo confini in un altrove inaccessibile e indecifrabile.
… mi piace che il defunto sorrida, un solare richiamo alla vita da parte di chi, avendola appena lasciata, è in grado di apprezzarla in ogni sua curva e piega.
> commento di Leone XIV:
mortuorum picta imago non imprimatur
et ridens non mortui sed hyeanae facies est
(l’immagine dei morti a colori non ha l’imprimatur, ed essere sorridente non è l’espressione del morto ma della iena).