mortuorum picta imago non imprimatur

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LECO_DI_BERGAMO_04-02-2014-nonno-umberto

dal blog personale del direttore marketing de l’eco, in merito alla vera novità della pagina dei morti de l’eco, le foto a colori:

… è andata che dopo la bellezza di 134 anni – d’altronde L’Eco di Bergamo è del 1880, mica ieri – è andata dicevo che mia nonna oggi è stata la prima defunta a colori proposta nelle necrologie

.… le immagini in bianco e nero richiamano un tempo irrimediabilmente lontano.

…oggi il bianco e nero ha poco senso: difficile trovare laboratori che lo trattano, macchine fotografiche che lo realizzano come si deve,

… io sto tra coloro che per le necrologie preferiscono il colore: mi pare che il bianco e nero renda il defunto più lontano, lo confini in un altrove inaccessibile e indecifrabile.

… mi piace che il defunto sorrida, un solare richiamo alla vita da parte di chi, avendola appena lasciata, è in grado di apprezzarla in ogni sua curva e piega.

> commento di Leone XIV:

mortuorum picta imago non imprimatur

et ridens non mortui sed hyeanae facies est

(l’immagine dei morti a colori non ha l’imprimatur, ed essere sorridente non è l’espressione del morto ma della iena).