La letteratura giovanile invecchia come la moda. La letteratura senile è il vero terreno di formazione per un aspirante scrittore. Fatti raccontare dal nonno la sua vita, trascrivi le sue parole, fanne un romanzo. Ogni uomo, come ha vissuto una vita, ha una storia da raccontare. Impara a raccontare le storie degli altri, le storie vere, se vuoi fare lo scrittore. Ecco l’idea. La scrittura come valore socio-assistenziale.
BaDante è nuova figura professionale, il badante-biografo, dotato di competenze assistenziali e spirito dantesco, in grado di accudire nel presente, accompagnare nel passato e proiettare nel futuro l’utente-autore che abbia deciso di rivolgere la propria vita come un romanzo.
BaDante offre servizi integrati assistenziali-editoriali per la produzione, la pubblicazione e la diffusione della letteratura senile attraverso:
1) la tutela e la valorizzazione, nella cura della persona (igiene, vestizione, cucina, passeggiate) del dialogo, del racconto e della memoria orale.
2) la ricerca, il recupero e la digitalizzazione dei reperti autografi e cartacei (epistolari, documenti, cartoline, fotografie).
3) l’elaborazione assistita (registrazione, trascrizione, editing) di memorie personali, professionali, familiari e opere di fantasia.
4) la pubblicazione on-line e in volume di raccolte e opere prime.
Il/la baDante-ghost writer, e il senex autore, diventano co-autori, insieme salvano e trasmettono il più importante patrimonio: la memoria. Anche e soprattutto se questa memoria è danneggiata. Monet ha dipinto le Ninfee da cieco . Beethoven ha composto la Nona da sordo. E il nonno può benissimo scrivere la storia di famiglia con l’Alzheimer.
O qualcuno ha paura di quello che potrebbe scrivere?
Pare che la prima preoccupazione riguardo agli anziani sia quella di imbottirli di medicinali per avere esami del sangue perfetti, non bere, non fumare, non mangiare, non prendere freddo, non strapazzarsi, non agitarsi, quasi che un integralismo salutista sia la risposta alle prospettive della vecchiaia, di modo che siano pronti a partecipare alle Olimpiadi, al momento della dipartita. Dare un senso al proprio tempo, lasciare un segno del proprio passaggio, una storia per i nipoti, questo mi pare meglio di giornate scandite dagli antibiotici, che, come dice la parola, sono contro la vita, a differenza della biografia, che la trasmette ai posteri.