biblica erotica – exodus

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teresa

pascendo oves ad interiora deserta venit ad montem

et Angelus Domini apparuit in flamma ignìs de medio rubi

et videbat quod rubus arderet et non combureretur (Exodus, 3)

pascolando il gregge nel deserto interno giunse al monte

e l’Angelo del Signore apparve come fiamma di fuoco in mezzo a un cespuglio 

e vedeva che il cespuglio bruciava e non si consumava

led the flock to the backside of the desert, and came to the mountain

and the Angel of the Lord appeared in a flame of fire out of the middle of a bush:

and looked, and, behold, the bush burned with fire, and the bush was not consumed.

imago est Sanctae Teresae Avilensae ex-stasis

quam Ioannes Laurentius Berninis fecit anno MDCXLVI

adv autolesionista banca etica

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bancaEtica

un bambino grasso che gioca a Shangai in un orfanatrofio delle suore a Napoli

è l’immagine che Banca Etica mette in vetrina, e così facendo si spoglia nuda,

e rivela tutta la propria cattiva coscienza, sia semiotica che cristiana:

dal punto di vista semiotico:

1) il bambino grasso è il cliente

2) i bastoncini shangai sono i piccoli risparmi da spostare senza rompere gli equilibri

3) Banca Etica resta ferma alla propria infelice natura di ossimoro senza uscita

(l’etica non si risparmia, e non si presta);

dal punto di vista cristiano:

devi avere proprio fatto dei peccati mortali per entrare in Banca Etica!

Nemmeno la chiesa cattolica nei suoi momenti peggiori arrivava a tanta tristezza:

questa è la più triste, autolesionista e scacciaclienti immagine pubblicitaria dell’anno!

se Banca Etica credesse veramente nella propria mission (un mondo migliore)

dovrebbe rivolgersi a gente illuminata, che vuol cambiare il mondo,

cioè il mood woodstock di Conto Arancio, o il target smart di Che Banca!,

non si capisce proprio questo deficit di creatività, di entusiasmo, di fiducia,

al di là del sarcasmo sul nomen/omen del direttore generale (Mario Crosta)

crediamo che con l’input giusto, anche senza ricorrere alla grande agenzia,

non sarebbero mancate idee e immagini più persuasive, funzionali e attraenti.

Perchè devi mortificare il tuo cliente, se quella che proponi è una scelta giusta?

Se l’etica è una “bella cosa” perchè dotarla di una brutta estetica?

Con l’immagine del bambino obeso (forse down?) di fatto Banca Etica

più che contrapporsi all’etica… protestante delle grandi banche “immorali” come MorganStanley

fa concorrenza, e porta via clienti, ai frati Comboniani&Monfortani!

Col cuore a pezzi (dispiace vedere in tanta malora comunicazionale un marchio “etico”,

avremmo preferito dare questo riconoscimento a un marchio “profit”)

non possiamo esimerci dall’assegnare a Banca Etica il premio AdvZero2013

per l’immagine meno pubblicitaria e più autolesionista dell’anno.

carnivori cristiani

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camunibianconero-300

L’essenza dello spirito carnivoro

è nel lacerare, divorare e ingoiare

brandelli di carne del nemico appena ucciso,

e in seguito, non sazi, farne a pezzi la carcassa,

scottarla, bruciarla, e mangiarla.

Rispettare l’animale uccidendolo

assumendo insieme lo spirito e la carne

è questa l’origine e la spiegazione del rito della comunione

che infatti è comunione con il corpo e il sangue di Cristo,

dove Cristo è l’animale, il nemico, la creatura che si sacrifica per noi,

che entra in noi, rivive in noi.

Oggi il 99% dei cosiddetti carnivori, come il 99% dei cosiddetti cristiani, ha perso lo spirito della comunione della carne,

appartiene a questa nuova specie invasiva di carnivoro degenerato e incosciente

che mangia carne senza prima aver ucciso l’animale

e fa la comunione continuando a chiedersi cosa mai voglia dire

il corpo e il sangue di Cristo.

quel cane del Canetti

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essendo cagnetti, uno che si chiama Canetti, è già nostro amico,

se poi ha scritto una frase che suona così:

“non ci si può immaginare come sarà pericoloso il mondo senza animali”

allora è il nostro idolo! Meditate, bipedi!

Elias Canetti è l’autore di “Massa e potere”;

dove si spiega il comportamento dell’uomo in quanto animale da branco

photo by http://web.stagram.com/n/bzonca/

 

memorie di un vetero patentato 3

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19

prima o poi succede, e ti senti un idiota,

e ti viene l’ansia, e non capisci più niente, non ti ricordi le strade,

sbagli tutto, ti confondi, e intanto preghi, e speri, e finalmente la vedi,

e allora capisci anche quella canzonetta sentita per anni,

la felicità che danno le insegne illuminate, quando siamo in cerca di benzina;

20

le grandi arterie stradali pompano il fluxus dell’uomo-merce,

nastri trasportatori, ribbon development, che modificano il paesaggio,

innescano il ciclo delle architetture effimere, prefabbricate,

capannoni, aziende, centri commerciali, stazioni ecologiche,

se guardi bene, e registri tutto, in due chilometri qualsiasi riesci a leggere

vent’anni di continui cambiamenti, per lo più inutili, spesso dannosi;

21

nutrite di cemento sintetico da mandrie di autobetoniere transumanti,

le nuove unità d’abitazione spuntano come funghi nella giungla urbana,

le fondamenta affondate nelle fogne, le gronde protese a catturare lo smog,

e i prezzi alle stelle: perchè hanno la certificazione energetica, e doppi box;

22

le piazze dei paesi, con la chiesa, il comune, e il monumento ai caduti,

sono rimaste senz’anima, senza vita, con l’arredo urbano immacolato,

qualche negozio in agonia, e le ultime nonne che vanno ai vespri,

e intanto alla rotonda, tra l’out-let, il discount e la kebab house, pulsa la vita,

senza alcun monumento ai caduti che la civiltà dell’automobile esige,

le vittime della strada, che si sono sacrificate per noi,

perchè avremmo potuto esserci noi, al loro posto;

23

il traffico, mi spiegava l’ingegnere con cui viaggiavo, è come il colesterolo,

intasa le arterie, ti rallenta, causa tamponamenti fisiologici, come fossero ictus:

quello che l’ingegnere non poteva immaginare, mentre eravamo fermi in coda,

è che più avanti c’era stato un incidente, causato da un furgone,

il cui conducente, mentre era alla guida, era  stato colpito da un ictus;

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megascreen luminosi a caratteri cubitali sospesi sulla carreggiata,

“se sei stanco fermati a riposare”  e tu pensi: perchè non ho mai visto

un cartello del genere in fabbrica, in linea di montaggio?

Poco dopo: “se hai bevuto, lascia guidare il tuo amico”

e tu pensi: che razza di amico era, se ti ha lasciato bere da solo?

(tratto da “Memorie di un vetero patentato”, photo-graphic-novel  by Virgilio Fidanza, Claudio Spini, Leone Belotti; next publishing by Calepio Press – Lubrina) 

lex a.D. 1357 contra ludentes ad taxilos

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19 De la Tour - Giocatori di dadi

Item statutum et ordinatum est

quod nulla persona de dicto loco debeat ludere ad taxillos

nec ad ludum ubi vincatur nel perdatur in loco nec teritorio mozanice

sub pena solidorum quinque imperialium

cuilibet contrafacienti et pro qualibet vice.

Item statutum et ordinatum est quod eamdem penam incurat quilibet

qui teneret bisclatiam taxillorum et quilibet superstaret dicto ludo taxillorum

et quilibet qui faceret guardam ludentibus ad taxillos.

Item statutum et ordinatum est quod ius non reddatur

alicui persone de ludo taxilorum nec bisclatia.

Così pure si stabilisce e si ordina

che nessuna persona dl detto luogo possa giocare a dadi,

o altro gioco dove si vince o si perde, sia nell’abitato, sia nel territorio di Mozzanica,

sotto la pena del pagamento di cinque soldi imperiali

per ogni trasgressore e per ogni volta.

Così pure si stabilisce ed ordina che nella medesima pena incorra chi tiene una bisca

per il gioco dei dadi e chiunque controlli il gioco e faccia la guardia ai giocatori.

Così pure si stabilisce ed ordina che non debba essere resa giustizia

alle persone implicate nel gioco dei dadi o d’azzardo.

(tratto da Statuti Rurali di Mozzanica del 1357, edito 2012 da Comune di Mozzanica,

a cura di Adriano Carpani– imago: G. De La Tour, Giocatori di dadi, 1650)

tv invettiva

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depero

l’unica azione sovversiva possibile è la rivolta delle masse televisive

i grandi sindacati dovrebbero aprire gli occhi, e prendere atto della trasformazione dei lavoratori in schiavi-consumatori e tele-dipendenti

finirla di leccare i piedi a padroni e governo e riprendere dignità storica di lotta

la destra ha preso il potere con la dittatura mediatica riducendo cgil-cisl-uil a docili elefanti al servizio dell’erario turbo-capitalista,

è ora che questi pachidermi si scrollino di dosso i parassiti venduti al potere costituito e facciano sentire il barrito della grande anima proletaria con armi adeguate alla rivolta mediatica

si organizzino pertanto comitati di base di spettatori in grado di dare vita a scioperi selvaggi o generali con conseguenti crolli degli ascolti e paralisi del sistema spettacolo-consumo

al fine apparente di ottenere conquiste sindacali minime come l’abolizione del canone, del decoder, dei canali a pagamento, delle trasmissioni criptate

ma soprattutto l’introduzione del reddito minimo televisivo

non solo vogliamo vedere tutto gratis, il calcio, i film, i concerti,

ma vogliamo anche essere pagati per guardare,

ecco la vera pay per view, io ti guardo se mi paghi, o deficiente,

posso guardare gratis le partite di calcio,  ma voglio essere pagato adeguatamente  per guardare il tuo telegiornale di merda e le tue pubblicità oscene

cara cgil-cisl-uil prendi tutti i tuo contabili e il 740 faglielo a Publlitalia, e comincia a ragionare sul fatto che gli spazi pubblicitari sono spazi pubblici e dunque quei redditi vanno redistribuiti al vero soggetto economico protagonista della pubblicità: gli spettatori, il target, il pubblico, senza il quale quelle cifre non girerebbero,

questo deve fare il sindacato per ricomporre l’unità di classe del proletariato e sottoproletariato odierno ridotto alla teledipendenza passiva

battaglie per i diritti, lo statuto e il sussidio dei teleutenti, e degli utenti di telefonia

io uso il tuo telefonino di merda e i tuoi satelliti di merda permettendoti di ascoltarmi e monitorarmi solo se tu mi paghi, stronzo,

altrimenti io i miei amici li vedo al bar, o dove voglio, e ci parlo quanto voglio, e tu non saprai mai cosa ci diciamo, o deficiente, e non vedrai più un euro, da me.

(Invettiva anti-tivù e anti-telefonia lanciata dal turbo-compagno Spartaco Depero al III congresso dell’Internaz. Turbo Com., tenutosi il Primo Maggio 2013 a Locarno) 

sai cosa mangi?

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“Quando vennero fuori i cibi umidi, immaginammo che dovessero avere conservanti molto forti  dato che non necessitavano di refrigerazione.

Molti di essi hanno un conservante molto forte, la formalina (utilizzato anche per conservare i cadaveri, NdA).

La formalina è un conservante talmente buono che gli imprenditori ne usano tanta.”

Thomas A.Chew Newland, veterinario, USA

“Sapete cosa è contenuto nella farina di carne, il principale costituente del cibo secco per cani? ….

Urina, materia fecale, capelli, pus, carne di animali malati di cancro e tubercolosi, ecc.”

Wendell O. Belfield. Veterinario USA

tratto da: Inchiesta Dossier “Allarme mangime per cani e gatti” di Stefano Apuzzo.

adv no slot

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Nulla é più contrario alla educazione civile di un popolo, che la credenza di poter migliorare la propria sorte con altri mezzi che il lavoro e l’economia, e di poter fare assegnamento sopra giuochi di fortuna.  Regio Decreto 1865.

Per spiegare a un extraterrestre cosa sia l’Italia, la patria del diritto, basti dire che oggi in Italia in quegli stessi locali pubblici dove è vietato giocare a carte, in quanto gioco d’azzardo, abbiamo quasi mezzo milione di slot machines, una ogni 150 abitanti.

Facile gettare la croce addosso al barista. In realtà il barista è l’ultima ruota del carro.

Il primo responsabile di questa rovina è lo Stato, i Monopoli di Stato, e le 10 società che hanno in gestione il business, delle quali soltanto due hanno sede in Italia,  Lottomatica e Snai, mentre la maggior parte ha sede in Lussemburgo.

Al barista fanno questo discorso: ti garantiamo 500 euro a settimana, cioè le spese, l’affitto, etc. In pratica lo Stato, o chi per lui, da un lato ti mette condizioni fiscali capestro, per cui un piccolo bar è costretto a chiudere, dall’altro ti offre pelosamente questa fune di salvataggio, che ti permette di stare a galla. In più ti regalano l’abbonamento Sky, il nuovo I.phone, il nuov i.pad, etc.

Una volta firmato il contratto, il barista è fottuto, diventa il primo ad avere la dipendenza dalle slot, anche se non ci gioca. Se spegne le slot, o chiude il bar per lutto familiare, penali salatissime. Poi entra in gioca la mafia, la camorra, etc che ti propone di diventare usuraio, cioè prestare soldi ai tuoi clienti per giocare. E sei nel tunnel. E arriviamo al dato più inquietante.

Nel 2004 gli italiani hanno speso 24 mld euro in lotterie, scommesse e slot, e l’erario su questa gigantesca torta ha incassato 7,3 mld.

Nel 2012 la spesa è stata di 70 mld euro, cioè 1200€ pro capite, neonati compresi, ma a fronte di un fatturato triplicato, la cifra effettivamente incassato dall’erario è quasi la stessa (7,9 mld euro): e qui si capisce che il vero guadagno, più che lo Stato, ce l’ha la filiera (opaca) che dal bar sotto casa conduce in Lussemburgo.

Allora, la questione è semplice: in Ungheria pochi mesi fa una mattina è arrivata in Parlamento una proposta di legge per vietare le slot. Alla sera era approvata. Da un giorno all’altro, dunque, in Ungheria hanno eliminato le slot per motivi di salute pubblica.

Non è questo che dovrebbe fare un Stato, un Parlamento, un Governo?

 

diventare poveri

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Cibo

prima avevi uno stipendio le ferie l’assicurazione per le spese odontoiatriche

ti davano l’aumento viaggiavi cambiavi la macchina la tele il divano l’Apple

poi ti hanno proposto di fare carriera cioè diventare un vero professionista e con il lavoro garantito guadagnare il doppio con l’I-phone pagato e l’auto aziendale

compravi il giornale tutti i giorni, il sabato ne prendevi anche due o tre, e un paio di magazine

l’aperitivo nel bar chic era la norma

andavi al ristorante in enoteca ai concerti alle mostre ai vernissage

avevi l’Audi il telepass la scooterone trendy la city bike Bianchi

a far la spesa andavi all’Esselunga, non guardavi nemmeno i prezzi, tanto meno le offerte,

poi il lavoro è diminuito e per continuare a prendere gli stessi soldi in pratica ti sei indebitato con il tuo datore di lavoro

allora hai cominciato a guardare i prezzi e hai preso la tessera fedeltà Esselunga e poco dopo l’hai tradita per il più economico Carrefour,

poi il lavoro è diventato saltuario e pagare l’Inps è diventata un’impresa

dal Carrefour sei passato  all’Auchan, quindi al Liddle, adesso all’Eurospin

prima spendevi cinquanta euro per roba che sembrava di alta qualità, genuina, italiana, bio, kmo, equosolidale: e queste tipologie d’acquisto ti davano gratificazione

adesso spendi meno della metà per roba di cui ti vergogni, che sembra di bassa qualità, industriale, proveniente da ogni dove, legalmente commestibile,

in pochi anni sei passato dal target a+, benestante-istruito, al target np, nuovi poveri,

prima avevi l’abbonamento Sky, e pagavi anche il canone Rai

adesso hai la partita Iva e le cartelle di Equitalia

d’inverno nel fine settimana andavi a sciare, adesso hai freddo in casa

ma non ti abbattere, diventare poveri è probabilmente l’unico futuro, l’unico destino della generazione nata col boom economico

da bambini i nonni ci raccontavano la fame e i disagi in tempo di guerra,

ai nostri figli e nipoti noi potremo raccontare quanto siamo stati ricchi e viziati durante la nostra infanzia e giovinezza, nel secolo scorso