j’accuse

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> per la morte del diciannovenne di Ischia che si è buttato nel vuoto lasciando un biglietto nel quale chiedeva scusa a mamma e papà per aver bruciato i magri risparmi di famiglia nel gioco d’azzardo on line, io indico come responsabile il capo del governo, Enrico Letta,

> per la rovinosa liberalizzazione attualmente in corso del gioco d’azzardo, a totale ed esclusivo vantaggio delle 10 grandi società finanziarie private che hanno in gestione i giochi in Italia, le 10 sorelle (Sisal e Lottomatica, più altre otto  società non italiane, la maggior parte delle quali ha sede in Lussemburgo) e a totale rovina, economica e umana, di milioni (milioni! un suicidio collettivo!) di cittadini comuni, che a causa del gioco d’azzardo legale in brevissimo tempo hanno rovinato sé stessi, le loro famiglie, attività, imprese, io indico come responsabile il capo del governo, Enrico Letta,

> per la gestione criminale dei monopoli di stato e dell’erario, che oggi ricava dal gioco d’azzardo la stessa cifra di dieci anni fa, 7mld di euro, a fronte di incassi quadruplicati (da 20 a 80mld di euro l’anno) con utili stratosferici per le 10 sorelle, io indico come responsabile il capo del governo, Enrico Letta,

> per la metamorfosi orribile, rapida, cui assistiamo giorno dopo giorno, di quello che era il bene pubblico supremo, lo stato, la res-publica fondata sul lavoro, in una privativa fondata sul gioco d’azzardo, che è un furto legalizzato, io indico come responsabile il capo del governo, Enrico Letta,

> per la morte indotta, bi-partisan, sia della libertà d’impresa che dello stato sociale, per l’assoluta mancanza di opportunità, sostegno, incentivi a chi è in cerca di lavoro, e per le condizioni insostenibili cui è costretto chi oggi in proprio o in società produce beni e servizi utili, possibili, competitivi, innovativi, oppresso e perseguitato con metodo da decine di agenzie, uffici, ufficiali pubblici, e migliaia di disposizioni, norme, spese, tasse, contribuiti, divieti, controlli; e  all’opposto per la facilità, la rapidità, il favore con cui viene accolto e trattato dallo stato chi decide di giocare e dilapidare, invece di lavorare e produrre, con sollecitazioni ovunque, per strada, in tivu, on line, e con incentivi, bonus, di 500, 1000, 1500 euro, equivalenti a uno stipendio: per questa politica criminale, che da un lato perseguita e mortifica artigiani, lavoratori e  disoccupati, e dall’altro blandisce, facilita e gratifica chi sceglie di giocare; io indico come responsabile il capo del governo, Enrico Letta,

Perchè indico il capo del governo come responsabile di tutto questo?

Perchè il capo di questo governo, Enrico Letta, e sei ministri di questo governo bi-partisan,

nascono ed esistono e provengono  da una fondazione (di nome VeDrò),

la quale fondazione nasce ed esiste in quanto finanziata dalle due più grandi società di gioco d’azzardo, Sisal e Lottomatica.

Voi cosa credete che farà il capo del governo, al di là di raccontare una marea di cazzate su questioni in realtà secondarie, cosa credete che farà a proposito di questo curioso paradosso, per cui il gioco d’azzardo, ovvero l’attività con il peggior rapporto benefici/danno sociale mai esistita, di fatto la prima causa di spreco e di perdita di risorse, è allo stesso tempo anche la prima azienda italiana per fatturato?

Cosa farà Enrico Letta: deciderà di mandare a fare in culo Sisal e Lottomatica (e le altre otto società anonime che controllano il mercato italiano dell’azzardo)  per rimettere in piedi l’Italia che lavora, come farebbe un grande statista,

o continuerà a fare quello per cui è stato messo lì, e cioè mandare in merda tutti quanti, ma proprio tutti quanti, con l’unico vantaggio di accrescere gli utili delle 10 sorelle, che sono società private, di cui magari è socio (visto che scemo scemo non sembra)?

Eh? Cosa mi dite?

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Cosa mi dite di questo governo, voi giovani di sinistra, che ogni giorno spedite 10 curriculum sudatissimi e in cambio ricevete 10 proposte di lavoro frizzantissime che cominciano con “cerchiamo persone disposte a guadagnare 5000 euro al mese lavorando da casa- bonus di 1500 euro immediato – registrazione pay-pall immediata –scarica e gioca, comincia subito a guadagnare”?

Cosa credete, cosa pensate quando la grande azienda seria, dopo dodici colloqui, tre lauree, sette master vi propone di lavorare gratis, come stagista? Oppure vi chiede di aprire la partita iva, offrendovi una specie di anticipo mensile sulle provvigioni, e dopo un anno che lavorate vi ritrovate ad esservi indebitati fino al collo col vostro datore di lavoro, cosa pensate a quel punto, provate a scaricare il bonus Welcome Sisal?

Che cosa pensate quando a trent’anni compiuti, dopo aver passato la settimana a fare colloqui e volontariato, dovete chiedere il 100 euro a vostro padre, un perfetto idiota che alla vostra età, trent’anni fa,  con un impiego qualsiasi e inutile (ufficio, cravatta, andare a bere un caffè, battere qualcosa a macchina, fare due telefonate, andare a bere l’aperitivo) manteneva moglie, tre figli, due macchine, vacanze al mare, in montagna, tredicesima, quattordicesima, assicurazione medica, tre televisioni, e andare a mangiare il pesce?

Cosa dice vostra madre, arzilla ultrasettantenne ecologista che è sempre stata iscritta alla CGIL, e prende la pensione da quando aveva 35 anni, avendo lavorato in totale 7 anni nella sua vita (+3 maternità +5 anni di università, passati a fare assemblee)?

Le piace Enrico Letta, no? 

E cosa dice la zia interista, che però ha sempre votato Berlusconi, e non ha nessuno con cui parlare da quando è rimasta vedova, e un cazzo da fare tutto il giorno, e le figlie sposate bene, e la casa di proprietà, più le altre due messe a reddito, e una bella pensione di reversibilità sicura come il giorno e la notte, tutti beni da dilapidare gioiosamente alle slot machines in un paio d’anni?

I pensionati con problemi di sciatica, come lei, non avrebbero diritto ad avere la slot in casa? Sarebbe mica una bella comodità?

Non è penoso vederli arrancare da un tabaccaio all’altro?

Chi li manterrà questi nuovi tossici che hanno lavorato trent’anni e adesso si fanno fuori la pensione in tre giorni? I figli disoccupati, quelli che dovevano guadagnare 5000 euro al mese lavorando da casa, on line, vincendo facile col metodo Fibonacci? Finita la pensione, finiti i risparmi, pignorata la casa, cosa si fa, se la cosa riguarda 3-5-8-13-21 milioni di persone tra 5 anni? Dai Letta, datti una mossa, i conti li sai fare.

Per un diciannovenne che si suicida oggi, bisogna fare saltare dieci pensionati domani.

Cosa dice il pensatoio VeDrò-Sisal-Lottomatica? Un nuovo gioco, una nuova slot?

Qui ci vuole il Black Jackpot. Tre teschi neri, e via! Risolvi anche la grana-eutanasia, win for death, e funerale pagato bipartisan, da Lottomatica e INPS.

Non si preoccupi, dottor Letta, anche la cosa più assurda, con la pubblicità giusta, risulta accettabile. Tutto dipenderà dalla pubblicità, dal testimonial giusto.

Come dice? Bisio? Si, Bisio sarebbe perfetto per win for death! Sarebbe capace, no? Ha già lavorato con noi, e con ottimi risultati mi pare.

10elotto_bisio 

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Nulla é più contrario alla educazione civile di un popolo, che la credenza di poter migliorare la propria sorte con altri mezzi che il lavoro e l’economia, e di poter fare assegnamento sopra giuochi di fortuna.  Regio Decreto 1865.

Per spiegare a un extraterrestre cosa sia l’Italia, la patria del diritto, basti dire che oggi in Italia in quegli stessi locali pubblici dove è vietato giocare a carte, in quanto gioco d’azzardo, abbiamo quasi mezzo milione di slot machines, una ogni 150 abitanti.

Facile gettare la croce addosso al barista. In realtà il barista è l’ultima ruota del carro.

Il primo responsabile di questa rovina è lo Stato, i Monopoli di Stato, e le 10 società che hanno in gestione il business, delle quali soltanto due hanno sede in Italia,  Lottomatica e Snai, mentre la maggior parte ha sede in Lussemburgo.

Al barista fanno questo discorso: ti garantiamo 500 euro a settimana, cioè le spese, l’affitto, etc. In pratica lo Stato, o chi per lui, da un lato ti mette condizioni fiscali capestro, per cui un piccolo bar è costretto a chiudere, dall’altro ti offre pelosamente questa fune di salvataggio, che ti permette di stare a galla. In più ti regalano l’abbonamento Sky, il nuovo I.phone, il nuov i.pad, etc.

Una volta firmato il contratto, il barista è fottuto, diventa il primo ad avere la dipendenza dalle slot, anche se non ci gioca. Se spegne le slot, o chiude il bar per lutto familiare, penali salatissime. Poi entra in gioca la mafia, la camorra, etc che ti propone di diventare usuraio, cioè prestare soldi ai tuoi clienti per giocare. E sei nel tunnel. E arriviamo al dato più inquietante.

Nel 2004 gli italiani hanno speso 24 mld euro in lotterie, scommesse e slot, e l’erario su questa gigantesca torta ha incassato 7,3 mld.

Nel 2012 la spesa è stata di 70 mld euro, cioè 1200€ pro capite, neonati compresi, ma a fronte di un fatturato triplicato, la cifra effettivamente incassato dall’erario è quasi la stessa (7,9 mld euro): e qui si capisce che il vero guadagno, più che lo Stato, ce l’ha la filiera (opaca) che dal bar sotto casa conduce in Lussemburgo.

Allora, la questione è semplice: in Ungheria pochi mesi fa una mattina è arrivata in Parlamento una proposta di legge per vietare le slot. Alla sera era approvata. Da un giorno all’altro, dunque, in Ungheria hanno eliminato le slot per motivi di salute pubblica.

Non è questo che dovrebbe fare un Stato, un Parlamento, un Governo?