mangiar da cani

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piaio

posto da favola per mangiar da cani,

si chiama osteria del piajo, vista spettacolare,

animali domestici ammessi, cameriere che abbaiano,

antipasti decenti, primi passabili, secondi banali,

dolce immangiabile (meringata insapore appena tolta dal freezer)

pane immangiabile (duro, secco, vecchio)

tutto indigeribile causa karaoke spaccatimpani

con annessa comitiva di interisti (!!!) stonati e superciuk,

sul menu indicati “vini val caleppio” con 2 p,

(come se nel salento ti proponessero i vini del sallento

e nell’oltrepò i vini dell’oltreppò)

se vai sul sito osteriadelpiajo.com bellissime foto

ma se se clicchi “home” ti dice “not found”, non trovato:

esatto, meglio perderlo che trovarlo!

dai, piajo, datti una regolata, una serata storta può capitare,

ma in futuro evita di mettere insieme famiglie che festeggiano la cresima dei figli e interisti caciaroni che cantano pazza inter a squarciagola, una cosa davvero vomitevole,

e poi correggi il menu, il pane, il dolce, il sito,

che tra qualche mese torno a vedere.

(the upper dog upper gourmet) 

quel cane del Canetti

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essendo cagnetti, uno che si chiama Canetti, è già nostro amico,

se poi ha scritto una frase che suona così:

“non ci si può immaginare come sarà pericoloso il mondo senza animali”

allora è il nostro idolo! Meditate, bipedi!

Elias Canetti è l’autore di “Massa e potere”;

dove si spiega il comportamento dell’uomo in quanto animale da branco

photo by http://web.stagram.com/n/bzonca/

 

sai cosa mangi?

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“Quando vennero fuori i cibi umidi, immaginammo che dovessero avere conservanti molto forti  dato che non necessitavano di refrigerazione.

Molti di essi hanno un conservante molto forte, la formalina (utilizzato anche per conservare i cadaveri, NdA).

La formalina è un conservante talmente buono che gli imprenditori ne usano tanta.”

Thomas A.Chew Newland, veterinario, USA

“Sapete cosa è contenuto nella farina di carne, il principale costituente del cibo secco per cani? ….

Urina, materia fecale, capelli, pus, carne di animali malati di cancro e tubercolosi, ecc.”

Wendell O. Belfield. Veterinario USA

tratto da: Inchiesta Dossier “Allarme mangime per cani e gatti” di Stefano Apuzzo.

quel cagnetto del gay di destra

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quel cagnetto del gay di destra,

come il suo padrone, è in crisi d’identità,

non ha il coraggio di fare il coming out, è un cagasotto,

non sa nemmeno lui cosa suona peggio, se essere gay, o di destra,

e la cosa paradossale, al di là del singolo caso, è questa:

in base a un pregiudizio totalmente errato, si crede che il popolo gay

sia un popolo di sinistra, che vota a sinistra, e ha il cuore a sinistra,

niente di più falso, la maggioranza gay magari ha la tessera arci-gay,

ma il culo, e il cuore, segretamente e saldamente a destra!

Purtroppo nessun leader di destra vorrebbe dichiarazioni di voto gay

per paura di perdere l’elettorato maschilista, senza capire che da sempre,

da Socrate al super-uomo, l’utopia maschilista è connessa all’omosessualità,

lo sapeva bene D’Annunzio, quando a Fiume ha realizzato la città dei maschioni!

Chi proprio non ci capisce niente sono i democratici di sinistra e le donne evolute,

che si coccolano l’amico gay credendolo un effeminato, una donnina, un pacifista,

mentre in realtà è un maschione represso, edonista, etero-fobico, che ama la mamma,

le cerimonie, le divise, i muscoli, e sogna l’uomo forte, autoritario, e perciò

è pronto a votare chiunque abbia il coraggio di dire ad alta voce:

si, sono il primo fascio-gay dichiarato, e sono anche catto-gay: votatemi!

I dati parlano chiaro, è ora che si sappia, un leader spudoratamente fascio-gay,

si prenderebbe quella valanga di voti gay che Vendola si può solo sognare,

sono pronto a giurartelo sul culo di un rottweiler!

Parola di Upperdog, presidente dell’associazione animali umanisti

per il sostegno e la cura dei bipedi animalisti

photo by Benedetto Zonca

http://web.stagram.com/n/bzonca/

quel cane dello sbirro ferito

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sai Kurtz, comincio a vergognarmi del lavoro che facciamo, mi ha detto l’altro giorno con gli occhi il maresciallo,

io stavo finendo di sniffare due marocchini appena blindati, niente, nemmeno un paio di canne avevano addosso,

avrete letto la notizia sui giornali, due marocchini colti in flagranza di reato a Oriocenter, quello con le mega pubblicità dello “shopping selvaggio”,

i due “selvaggi” si sono infilati un bel paio di scarpe nuove da 19 euro,

“ma sono stati scoperti grazie ai sistemi tecnologici, è prontamente intervenuta la vigilanza, che ha consegnato i due malviventi ai Carabinieri del nucleo radiomobile,

che hanno provveduto all’arresto e alla traduzione in carcere dei rei confessi, processati per direttissima (“furto aggravato”) e condannati a 6 mesi senza la condizionale”,

un’efficienza, un rigore incredibile, in queste cose, in Italia, numeri da record,

se digiti “condannati furto scarpe” trovi pagine su pagine di marocchini, rumeni, albanesi, e anche italiani, disoccupati, arrestati e condannati in direttissima per il furto di un paio di scarpe al centro commerciale,

con condanne dai due agli otto mesi, e anche più,

e se cerchi “ladri di biciclette” trovi anche condanne a due anni,

sai Kurtz, ha continuato il maresciallo, ogni volta che ci tocca portar dentro uno di questi poveri disgraziati 

mi viene in mente quel film, l’albero degli zoccoli, dove un padre ruba un ceppo di legno per fare gli zoccoli al figlio,

sembrava un film su un’epoca del passato, e invece…

e invece i processi a Berlusconi non si faranno mai, e la verità sul Monte dei Paschi non si saprà mai,

e i grandi ladri se ne staranno tranquilli e beati e ben pagati in Parlamento con la benedizione del comandante delle Forze Armate, il Presidente della Repubblica,

sai Kurtz, sono entrato nell’Arma giovanissimo, con un misto di umiltà e orgoglio,

e cioè: spinto da motivazioni ideali, e avendo bisogno di uno stipendio, di un lavoro onesto, di cui essere fiero…

ho alzato il muso, e ho fatto un grugnito di assenso, poi ho rimesso la testa sotto la sabbia, da cane struzzo,

il fatto è che anche io comincio averne il pelo pieno di questo andazzo,

stiamo diventando gli sbirri di una Repubblica delle banane, e senza banane,

e intanto il maresciallo continuava a parlarmi

con quegli occhi da carabiniere ferito nel profondo, nell’amor proprio,

giorno e notte a correr dietro a poveracci che rubano le scarpe,

a studenti che si coltivano due piante di marijuana, gente da portare subito in galera, 

dove staranno ammassati in cinque in pochi metri e costeranno al contribuente 200 euro al giorno, come suite 5 stelle,

perchè sulle carceri ci mangiano tanto, e in tanti, e bene… a differenza di chi in carcere è davvero, in condizioni spesso disumane,

sai Kurtz, io l’ho provata la marijuana, e anche la cocaina, una ti fa dormire, l’altra ti dà una sveglia, tutto qui,

niente a che vedere con la droga vera, che ti prende il cervello, e ti riduce uno zombie,

e non parlo dell’eroina, ma di una droga che ti svena a morte, il gioco d’azzardo…

le slot, le lotterie, il gratta e vinci, lo sai Kurtz che di fatto le finanze della Repubblica Italiana stanno in piedi grazie a questa droga di stato,

è di  questo che mi vergogno Kurtz,  sapere che lo stipendio ci viene da questo traffico di droga perfettamente legale, che trovi in ogni tabaccaio, in ogni bar…

le persone per bene, i lavoratori, i pensionati, sono ingannati come bambini dalla pubblicità,

gioca gratis, vincite sicure, vacanze per sempre…

poi quando sono completamente rovinati, fanno gesti disperati,

come sparare al primo carabiniere che vedono…

capisci, Kurtz, non è in questo modo che vorrei una medaglia, 

non è per proteggere le ville e i vizi di quei farabutti intoccabili che sono disposto a farmi sparare da gente ridotta a rubare per mangiare… 

a quel punto ho tirato fuori il muso dalla sabbia,

e abbaiato l’unica soluzione per fare davvero un po’ di ordine pubblico,

un bel golpe!

e i ladroni in doppiopetto che da decenni rubano miliardi sbatterli tutti quanti in galera in una notte,

proprio come i “selvaggi” che rubano un paio di scarpe,

e buttar via la chiave!

altro che immunità e inciucio!

poi se le possono fare con comodo dietro le sbarre le larghe intese

per chi pulisce la cella e chi fa da mangiare,

sai cosa ti dico  Kurtz?

Li teniamo a pane e acqua, e risolviamo il problema.

popolo bue

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Popolo Bue è il popolo italiano,

il paese più vecchio e più bue del mondo,

con 4 milioni di persone ridotte alla fame, il 6% della popolazione,

erano la metà sei anni fa, saranno il doppio tra due anni,

ecco i risultati di vent’anni di vaccate in nome del made in Italy e dell’eccellenza,

non c’è più niente da mangiare, e l’unica prospettiva è la violenza bestiale,

capisci, Popolo Bue, quello che volevo dirti è che già oggi mangi da cane,

e domani sarai un cane affamato pronto a mordere chiunque,

io queste cose le so, le ho già vissute,

e toccherà a noi, cani umanisti, dar da mangiare a voi, bipedi animalisti,

spiegarvi che nemmeno ben cotte si possono mangiare le automobili,

che le multinazionali fanno schifo, le banche sono insipide e le boutique indigeste:

bisogna proprio tornare tutti a lavorare nei campi, a km0, a piedi,

falce e martello in mano per schiacciare i parassiti, l’asl, l’inps, la siae!

Si lavorerà come bestie, ma alla fine della giornata si mangerà la ciotola Popolo Bue, preparata in casa, basso costo, altamente genuina,  carne e verdura lessate, con pasta o riso, per uomini e cani,

cosa aspetti, bipede, devi cominciare oggi a cambiare tutto nella tua vita assurda,

e a piantare l’orto, se in futuro vorrai avere qualcosa da mettere sotto i denti,

ma se non capisci, Popolo Bue, vai pure avanti con la tua macchinona full optional,

voglio proprio vedere se tra due anni, quando sarai libero di restituirla, ti daranno in cambio qualcosa da mangiare.

photo by 

http://web.stagram.com/n/bzonca/

venerdì pesce

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venerdì Upper Dog vuole il pesce,

e non quello delle scatolette, ma pesce fresco,

come quello che vedi in foto, pescato per me e altri 11 alani dal mio padrone,

tu se hai un cane normale tutto quello che devi fare è procurarti una trota padana, pescarla nei ruscelli è il top se possibile,  poi ci sono i laghetti d’allevamento e pesca,

oppure in pescheria, infine al super, insomma: una trota fresca, anche piccola, da 2 euro,

con una trotina di 3 etti aggiungi 3 etti di carote e/o zucchine e/o piselli e fai lessare mezz’oretta, a parte fai bollire 3 etti di riso spezzato, senza sale,

scoli il riso, toglie le lische alla trota, sminuzzi le verdure, metti tutto insieme

poi per insaporire un filo di olio e una bella acciuga, o alice, o sardina, o un cucchiaino di pasta d’acciughe, dai una bella girata di mestolo e la Ciotola Trota Padana è pronta!

Questa sbobba messa in un bel barattolone di vetro in frigo ti dura 3 giorni, una settimana se fai la conserva col vuoto,

per te significa sbattimento, odori in cucina,

ma anche risparmio, consapevolezza, autostima,

e per me significa mangiare 10 volte meglio e più sano,

ti costa uguale o meno delle scatolette,

in compenso qui dentro non c’è il 4% di carne o pesce di origine lontana e conservazione chimica, ma un 33% di pesce fresco lessato al naturale, e per le verdure stresso discorso,

parliamo di sbobbe base che qualsiasi veterinario ti consiglia (1/3 verdure cotte 1/3 carne o pesce lessati al naturale 1/3 carboidarati, pane secco, riso o pasta cotti a parte)

per garantire l’apporto d’omega3, l’acciuga finale, anche intera, tipo ciliegina sulla torta, puoi metterla non solo nella Trota Padana, ma anche nelle altre ciotole Upperd Dog:

la Popolo Bue, la Porco Cane, la Master Polaster, la Pota Coniglio, la Interiora Design,

se proprio hai bisogno di un’etichetta, stampa l’etichetta Upper Dog

e appendila la barattolo tipo conserve della nonna,

aggiungi a mano data di produzione e ingredienti e firma il prodotto,

addesso sei diventato un pet-chef

cucini sbobbe fresche, sane, buone, umanamente commestibilissime,

quando vai a cena dagli amici e non sai cosa portare, portagli un barattolo di Upperd Dog

farai un figurone

specialmente se non hanno il cane!

DOG1

quel cane del Trota

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trotaDog

(ndr: abbiamo invitato il Trota nei laboratori Upper Dog di Bergamo per la presentazione della ricetta Trota Padana fosforo+, ma per una serie di motivi l’incontro è saltato: quella che segue è la mail inviataci dal ns testimonial) 

Premesso che avevo già sentito parlare dell’eco mostro di Bergamo, ma pensavo fosse un giornale.

Poi ieri alla guida morbida della mia BMW metto la freccia per uscire a Bergamo, passo il telepass, alzo gli occhi e invece di vedermi il profilo di città alta mi trovo davanti la coop sei tu.

In paranoia, prendo lo smartphone e chiamo subito il mio amico di Bergamo che di mestiere guida i bulldozer, quindi dovrebbe saperlo se hanno tirato giù città alta per fare la coop sei tu.

Ma non faccio a tempo a parlare che mi dice: Trota? Non dirmi che sei in cattive acque? E giù a ridere.

Prima di andare avanti, a questo punto, mettetevi nei miei panni per un momento.

A casa  mio padre mi sfotte dalla nascita per la mia faccia da pesce lesso.

Alle elementari avevo gli occhiali spessi e mi chiamavano la talpa.

Nell’età dello sviluppo, tra le medie e le superiori, sono diventato il tonno.

Per i palati più difficili: il tonno pinna verde..

Poi un bel giorno appena divento maggiorenne un giornalista chiede a mio padre se io, suo figlio, sono il suo delfino, e lui risponde: ma quale delfino, è un trota!

Da quel momento divento famoso in tutta Italia come il Trota.

Mi invitano a presiedere associazioni di pesca sportiva.

Poi, come la maggioranza dei figli di papà in Italia, per superare le umiliazioni inflittemi da mio padre, o come ulteriore umiliazione, ho avuto una BMW in regalo e una laurea pagata.

Per questo adesso  sarei uno che ha rubato alla collettività, un ladro, oltre che un Trota.

Già sui social vedo che mi chiamano la Trota ladra.

Sul blog di un segaiolo che fa giochi di parole di una noia mortale ho letto, senza capirla, questa battuta:

“Bossi in lacrime davanti alla grossa salma del figlio suicida dichiara: era un trota, adesso è un salmone”.

Adesso che siete nei miei panni, capirete anche perché mi tocco spesso i colleoni.

Detto questo, torniamo al mio amico di Bergamo, che tra l’altro ha anche lui un nome da pesce, ma nessuno lo prende per il culo.

Anzi, tutti gli chiedono eccitati se è parente dei Persico degli stampi Persico di Luna Rossa.

Lui di solito risponde: no, ma se vuoi ti stampo qualcosa in faccia lo stesso.

Io quel coraggio lì non ce l’ho mai avuto.

Gli dico: ciao Persico, ti ricordi l’anno scorso quando ci hanno sbattuto fuori ubriachi dal mi-sex e ti sei messo a discutere con un totem della coop sei tu, biascicando:

la coop sarà tua sorella, io sono un partita iva?

tra alt e bas

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AltBas

questa è la storia di ALT e BAS, due topi da biblioteca, tra di loro cugini,

la loro storia mi è stata raccontata venerdì scorso da GAMEC, gatta randagia, mia amica,

questi due topi da biblioteca, ALT e BAS, vivono da tempo immemorabile nella chiesa adibita temporaneamente a deposito libri della più prestigiosa istituzione culturale cittadina, la biblioteca Angelo May,

ALT vive sugli scaffali alti, BAS sugli scaffali bassi,

ALT mangia solo cultura alta, stampe d’arte, incunaboli, pergamene,

BAS mangia  solo cultura bassa, quotidiani, fumetti, elenchi del telefono,

finché un bel giorno il primo ministro, tra le tante assurdità, ha detto che con la cultura non si mangia,

a quel punto, i nostri assessori, impegnati nell’avere idee per promuovere la città a capitale della cultura, hanno avuto un’idea geniale:

trasformare la biblioteca in una sala banchetti ed eventi, per mangiare!

e trasferire tutti i libri in un capannone in disuso in periferia,

ALT e BAS allora hanno scritto un comunicato congiunto dove dicono:

“cari assessori, non avete capito niente, vi garantiamo che con la cultura si mangia,

si mangia meglio, e si mangia tutti, si mangia meno e si vive meglio;

ma soprattutto non avete capito niente dei vostri amati turisti,

il fatto è che voi assessori, siccome siete ignoranti e mangioni, pensate di attirare il turista di cultura con la cultura della polenta e coniglio,

se invece foste persone che amano la cultura, sapreste che non si fanno duemila chilometri e si spendono duemila euro per guardare i videowall masticando pancetta e taleggio,

ma per respirare e mangiare la cultura vera, i veri libri antichi, le vere pietre antiche…”

Giustissimo! ho detto io, diffondiamo questo comunicato!

Purtroppo, mi ha riferito GAMEC scuotendo la testa,

dopo aver scritto il comunicato, per verificarne la bontà, se lo sono mangiato.

La verità, ha aggiunto col suo solito cinismo leccandosi i baffi

(essendo venerdì, era appena stata a ravanar fuori le alici marinate dall’umido della curia)

è che il vecchio topo da biblioteca è destinato a estinguersi

divorato dai miliardi di mouse di wikipedia.

imago by Athos Mazzoleni

http://www.foodforeyes.com/

 

portar giù il padrone

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stromberg

mi chiamo Stromberg e sono un pastore bergamasco,

il mio padrone è una bravissima persona, soltanto è un atalantino sfegatato e quando gioca la Dea non capisce più niente,

ieri sera la partita dell’anno, a San Siro contro l’Inter,  un’ora prima dell’inizio eravamo già davanti alla televisione con dodici lattine di birra,

alla fine del primo tempo l’Atalanta perdeva uno a zero e il mio padrone aveva già bevuto otto birre, piagnucolando diceva: “Ci vorrebbe un miracolo”,

all’inizio del secondo tempo l’Atalanta ha pareggiato e il mio padrone con gli occhi lucidi ha iniziato a saltare sul divano, ma dopo cinque minuti l’Inter ne aveva già fatti altri due,

sotto per tre a uno, si è scolato le ultime birre, mi ha detto “vieni qui Stromberg”, e così sono salito sul divano per far da cuscino al padrone,

che freddo mi è venuto” diceva “qui adesso ci vorrebbe davvero un miracolo, ma grosso”,

a quel punto mi sono messo ad abbaiare senza motivo, ed ecco che l’arbitro si inventa un rigore per l’Atalanta, e andiamo sul tre a due, si riaccende la speranza,

allora il padrone, finite le birre, ha tirato fuori la grappa di Foresto,

quando il nostro centravanti ha buttato dentro il tre a tre, il padrone ha fatto un salto e sfondato il divano,

poco dopo, quando il miracolo si è compiuto, e il nostro bomber ha fatto il gol del 4 a 3, il padrone ha cominciato a tremare per la paura che svanisse il sogno di vincere a San Siro contro i bauscia dell’Inter di Moratti,

invece abbiamo resistito fino alla fine, il miracolo si è avverato, e prima che il padrone cadesse svenuto per tutto quello che aveva bevuto, io mi sono messo ad abbaiare con il guinzaglio in bocca,

così finalmente siamo usciti di casa, io non ce la facevo più da quanto mi scappava, il padrone barcollava completamente superciuk, voleva andare in mezzo alla strada a fermare le macchine per festeggiare,

per fortuna avevo il guinzaglio e così l’ho tirato in salvo, poi l’ho trascinato nelle aiuole,

e nel vedere me che innaffiavo anche il padrone si è aperto la patta, dopo le dodici birre aveva il suo bisogno, e abbiamo pisciato insieme sul verde urbano,

poi l’ho riportato su, avendo preso un po’ d’aria e liberato la vescica  anche lui si sentiva meglio, e infatti prima di addormentarsi in un barlume di coscienza mi ha detto:

grazie Stromberg, c’è sempre un momento in cui il mondo va al contrario, ed è il cane che porta giù il padrone a fare i suoi bisogni”

Gli ho dato una leccata affettuosa, ma ormai stava giù russando.