10 piccoli interventi per Bergamo

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BGaltaNorthSided

(pagina di appunti ritrovata dalla donna delle pulizie nei corridoi di Palazzo Frizzoni, si invita il consigliere o l’assessore che l’avesse perduta a reclamarne la paternità)

Egregi colleghi, ecco la lista dei 10 piccoli interventi per Bergamo da realizzare con minima spesa e massima resa per fare più bella e accessibile la ns. città:

1)    Bg automobile, appena arrivi a Bergamo dall’autostrada, il brutto traliccio nero dell’orologio, questione annosa, cosa ci vuole per toglierlo? Anche lo sponsor si è tolto, dalla vergogna. Monito alla dismissione dell’inquinamento pubblicitario (pannelli, totem, etc)

2)    Bg automobile, soluzione del pastrocchio viabilistico autostrada/asse interurbano con l’apertura di una nuova uscita autostradale Bergamo Bassa (aeroporto, oriocenter, stadio, valli) mentre l’attuale rimarrebbe come uscita Bergamo Alta (ospedale, città alta, colli)

3)    Bg ciclabile, portiamo le Bigi pubbliche in città alta, sulle mura e sui colli.

4)    Bg ciclabile, dalla stazione di Bergamo la ciclabile della Val Seriana dista duecento inaccessibili metri: sfido chiunque non conosca la città a trovare l’inizio della pista in via David, eppure nell’area ex magazzini generali non manca certo lo spazio per completare la connessione. Questo è solo l’esempio di molti tratti di ciclabili non connesse tra di loro.

5)    Bg pedonale, sistemiamo definitivamente il Sentierone per le manifestazioni fieristiche: attualmente brutti tendoni di plastica o brutte bancarelle-bungalow: invece, pensiamo a come utilizzare, ampliare, estendere, proteggere, rendere funzionale il sistema dei portici piacentiniani, portici in realtà mai usati per quello che sono: è sotto i portici che si crea la vita di una città, guardiamo altre città, pensiamo a bancarelle sotto i portici, a tende che coprano i marciapiedi, in modo da rendere sensato il sistema piacentiniano, o altrimenti abbattiamolo!  Ma evitiamo i tendoni di plastica che trasformano il Sentierone in un “non luogo” qualsiasi.

6)    Bg pedonale, connettiamo l’area musei-gallerie d’arte Carrara-Gamec con il Sentierone, realizzando con interventi minimali il “passante verde” ciclo-pedonale: dal cortile Gamec ingresso diretto al parco Suardi (un cancello da aprire!) dal Parco Suardi alla Monte Lungo (un sovrappasso pedonale) e da questa attraverso i Parchi Marenzi e Caprotti siamo in Via Tasso-Sentierone-Piazza Pontida.

7)    Bg alta, le Mura Venete: imprescindibile  realizzare, cioè aprire, l’anello pedonale completo ai piedi delle mura. Attualmente il percorso sul versante nord c’è già, c’è sempre stato (anche se pochissime persone l’hanno mai percorso (da Colle Aperto giù dal colle fino a porta S.Lorenzo,  e seguendo le mura fino a sotto lo spalto di S.Agostino) mentre sul versante che affaccia a meridione, si tratta di aprire un percorso tra le porte S.Agostino e S.Giacomo (dove inizia via Tre Armi che riporta a Colle Aperto)

8)    Bg alta, la Rocca: aprire l’anello pedonale super-panoramico circum-rocca, un sentiero che corre ai piedi Rocca,  sopra il parco Moroni e l’ex Parco Faunistico (da quanti anni in abbandono dopo la frana/scandalo del maledetto Locatelli parking? Già ormai l’area è diventata un vero e proprio terzo paesaggio) con accessi dalla Fara, dal Pozzo Bianco, da via delle Rocca e dal convento di San Francesco (scaletta del condannato, accesso diretto Mercato Fieno-Rocca)

9)    Bg alta, eco-logistica della consegna merci: oggi le vie medievali e piazza Vecchia sono occupate da grossi furgoni (spesso diesel!)  che squalificano l’aria, lo spazio e l’esperienza “città d’arte”. Definiamo un’area d’interscambio logistica e logica (es. zona Baioni, o vecchio Ospedale) dove tutte le consegne per città alta siano raccolte da una flotta di veicoli ad hoc, piccoli, elettrici, non inquinanti, non invadenti, che siano vettori di qualità urbana, e non deturpatori del centro storico.

10) Bg alta, Seminario, apertura al pubblico passaggio dell’area nevralgica del Seminario, il colle di S.Giovanni: due cancelli da aprire, e via Arena si connette a Colle Aperto e Piazza Mascheroni, creando la possibilità di percorsi (oggi limitati alla Corsarola avanti e indietro) e migliorando la vivibilità della città.

Imago: Bergamo Alta vista da Nord, con sentiero e parco sotto le mura.

il sentiero delle Rocca e delle Mura Venete

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StefanoBombardieri

il sentiero della Rocca e delle Mura Venete è un progetto a basso costo e alto gradimento,

si tratta di aprire e minimamente infrastrutturare ad uso di sentieri pubblici super-suggestivi e connessi tra loro 1) il camminamento paesaggisticamente più pregiato e panoramico della città, ai piedi dei bastioni della Rocca 2) il percorso completo ai piedi delle Mura Venete, la fantastica passeggiata storica circum-veneta;

attualmente questi percorsi sono impossibili per basse ragioni amministrative e/o di ristrettezza mentale:

1) il sentiero bastioni Rocca, in foto,  è spezzato in tre tronconi:

> il tratto est, di pubblico dominio, ex bosco faunistico, parte dalla scaletta del condannato-chiostro San Francesco e corre sopra la voragine-scavopark (a centro/ds nella foto);

> il tratto che guarda a sud (a centro/sn nella foto, il più panoramico) fa parte del parco di Palazzo Moroni, la più grande area verde di città alta, gestita dall’omonima Fondazione che nel suo statuto prevede  “la conservazione, il restauro e la condivisione delle bellezze di Palazzo Moroni” (e dunque, considerando anche la liberalità dell’attuale conte, sempre disponibile ad aprire al pubblico la proprietà, non dovrebbero esserci problemi)

> il tratto nord (nn visibile in foto, sull’altro lato della rocca) che unisce l’ingresso di via della Rocca con la scaletta del condannato di San Francesco, e corre parallelo a via Solata, sopraelevato, è strutturato in orti terrazzati, perfettamente e piacevolmente camminabile, e fa parte del convitto delle suore Orsoline (dalle quali abbiamo tutto da imparare: il convitto infatti è “una struttura in autogestione” e “un luogo dove studiare, camminare e dormire!”)

realizzare l’anello pedonale ai piedi dei bastioni, con 3-4 accessi (da San Francesco, da via della Rocca, dalla Fara, dal Pozzo Bianco, passando per villa Gori) consentirebbe a ogni bergamasco di salire in Rocca da ogni versante della città per la propria mezzh di footing o passeggio psico-relax,

2)  lo stesso progetto, lo stesso discorso è praticabile ai piedi delle Mura Venete, un percorso ad anello completo, fantastico, attualmente spezzato in 3 tronconi,

percorribile oggi è solo il tratto porta S.Giacomo-Colle Aperto (via Tre armi, dove però passano anche le auto)

e volendo anche nel tratto porta S.Lorenzo – S.Agostino (anche se a volte ci sono cartelli ambigui, tipo “zona protetta”, e nessuno lo percorre: ma basta scendere da porta S.Lorenzo, prendere subito a destra dopo la porta, e seguire le mura fino alla proprietà Pesenti, dove si è costretti a scendere sulla ciclabile via Baioni-Sport+)

il tratto più scenografico, dallo spalto Pesenti- Fara -S.Agostino a porta S.Giacomo, invece, è completamente inaccessibile, in proprietà privata, tenuto a giardini (nei quali non si è mai vista anima viva)

> poiché non c’è nessun problema nell’espropriare terreni agricoli e cascine per fare nuove strade (vedi bre-be-mi) per cause di viabilità pubblica,

non ci dovrebbe essere alcun problema a espropriare, per lo stesso motivo, pochi metri quadri di parchi nobiliari, giardini borghesi e orti curiali. O no?

vogliamo che le Mura Venete siano riconosciute patrimonio  Unesco e non abbiamo la possibilità di ammirarle in tutto il loro imponente splendore camminando nel verde alla base dei bastioni, cosa fattibile in qualsiasi altro borgo o città murata?

per realizzare un percorso completo sotto le Mura Venete, con alcuni punti di risalita non invasivi, non occorrono grandi progetti, né grandi budget,

e così pure per aprire un sentiero super-panoramico intorno alla Rocca:

basterebbe un minimo di visione, e di volontà politica.

(photo by Stefano Bombardieri)