Quando le autorità intercettano le lettere, è l’ora di posare la penna, e impugnare le armi.
Quando il governo vedrà che volete, non oserà più insultarvi e schernirvi.
Non ristate muti giovani italiani, alzatevi con voce potente!
Se la vostra coscienza vi dice di andare, andate!
Si tengano i loro titoli, noi mostreremo quello che siamo!
Francesco Nullo, 1826-1863, “il più bello dei Mille”, giovane, agiato, lascia tutto,
a 22 anni è sulle barricate delle 5 giornate di Milano, poi nei Cacciatori delle Alpi, primo corpo militare a praticare la guerriglia partigiana,
quindi leader dei Mille, creatore delle camicie rosse, divenute la divisa di tutti i rivoluzionari,
in prima linea a Calatafimini, infine, invece di farsi nominare ministro, molla tutto, disgustato dai Savoia, e risponde all’appello dei fratelli polacchi:
al comando dei Legionari di Polonia, muore guidando una carica contro i cosacchi per liberare la Polonia.
Se Garibaldi può ricordare Fidel Castro, Francesco Nullo è senza dubbio l’antesignano di Che Guevara.
Da qualche parte nel mondo su una lapide è incisa la frase: ITALIANI SAREMO LIBERI GRANDI QUANDO VIVREMO COMBATTEREMO MORREMO COME NULLO ED I SUOI COMPAGNI
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