un uomo non è un totem

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totemust

ciao claudia chi ti scrive è lo spirito del vecchio vù cumpra

per chiederti di togliere i totem con la mia immagine

ho saputo che molte persone ti hanno già fatto questa richiesta ma non hai ancora risposto a nessuno

ho saputo che questi 100 totem sono costati 500 euro l’uno

ho saputo che per 3 volte sono stati sostituiti per un totale di 150.000 euro

ho saputo che fotografare persone con in mano un cartello serviva a dare l’impressione della partecipazione della gente al progetto

ho saputo che pochi giorni dopo essere stati installati non avevano più senso perchè il progetto è stato bocciato

devi sapere, cara claudia, che quando mi hanno messo in mano questo cartello con quella frase, per dare l’idea di una cultura senza frontiere, avrei preferito raccontare la mia storia,

devi sapere che vivere il territorio per me non significa fare escursioni turistiche ma rischiare la vita e perdere la dignità per un pezzo di pane

devi sapere che quando avevo nove anni i signori della morte hanno fatto a pezzi tutta la mia famiglia, a dieci anni avevo un fucile in mano, a dodici ero in un campo profughi dove intorno a me i bambini morivano di dissenteria

devi sapere che ho fatto dieci anni da schiavo in una piantagione e poi altri cinque in miniera

devi sapere che sono scappato inseguito dai cani e dalle pallottole

devi sapere, quando mi metti in mano un cartello con scritto che la cultura è vivere il territorio,  che ho attraversato la giungla, la savana, il sahara, il mediterraneo su un barcone, e molti miei compagni sono morti di sete, altri annegati,

arrivato in italia sono stato trattato come una bestia e l’unico lavoro per me dopo aver attraversato mari, continenti e deserti e imparato quattro lingue è vendere collanine e fuggire dai vigili,

oggi la mia vita vale meno di un totem di plastica con sopra la mia immagine

devi guardare in faccia un uomo prima di usarlo come testimonial della cultura e del turismo

devi sapere che la cultura di un vecchio vù cumpra si chiama terrore, fame, sete, umiliazione, solitudine e sguardi di disprezzo o di commiserazione

devi sapere che la vita non è un fumetto

devi sapere che un uomo non è un totem

ignoranza wall street 1588

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BgMuraByDaleCooper

pensa che ignoranza,  sulle spese per la capitale della cultura le opposizioni, che fanno parte fin dall’inizio del comitato e del consiglio direttivo, e fino a ieri dichiaravano “un’iniziativa bipartisan”, adesso vogliono vederci chiaro,

e con un gioco delle parti, l’ex sindaco-avvocato chiede i conti al sindaco-commercialista, il quale invece intende denunciare la commissione,

per basse motivazioni elettorali si fa di tutto, e adesso dunque le opposizioni si uniscono a quanti da sempre hanno contestato l’operato della giunta,

non è mai troppo tardi per far luce sugli scandali e gli sprechi,

e allora perché non far luce sul più gigantesco abuso edilizio mai realizzato a Bergamo,

demoliti centinaia di edifici orti vigne cascine monumenti chiese per rinchiudere la città in un enorme inutile muro, succedeva nel 1561,

da preventivo dovevano costare 40.000 ducati ma a fine lavori siamo arrivati al milione, era il 1588, si inaugurava il Viale delle Mura (in english: “wall street”)

mega opera completamente inutile, perché nel frattempo l’invenzione delle armi da sparo le rendeva militarmente superate, mentre il nuovo assetto geopolitico uscito dalla battaglia di Lepanto segnava la fine del ruolo di Bergamo come caposaldo di terraferma della Repubblica Veneta,

il suo vero valore è quello di opera concettuale, la città delle mura, la città dei muratori, la città murata, città chiusa, con i muri in testa,

all’alba della civiltà dei motori il circuito delle Mura ospitava gran premi di auto e moto, poi il soap box rally,

adesso sarebbe ora di chiuderle al traffico, e dare l’esempio della città pedonale,

ecco da cosa ci possono proteggere oggi le mura: dalle auto!

vogliamo scale mobili, ascensori, piste ciclabili, vie ferrate, trenini elettrici,

per cominciare rimettiamo a posto i parchi e le aree archeologiche di città alta devastate per realizzare parcheggi modello  ignoranza atavica +  grasso benessere, mix micidiale da sempre dna delle nostre elites sociali e politiche

poi per godersi veramente il fascino storico-paesaggistico delle mura, ed entrare nello spirito del luogo, ci vorrebbe un servizio di risalita slow-motion, a dorso di mulo

e per la discesa uno scivolo d’acqua diretto, mozzafiato, panoramico, spettacolare, tra la piscina del seminario e quella dell’italcementi,

glielo facciamo inaugurare insieme, a giunta e opposizione.

(imago by Dale Cooper)

per agros culturae errans

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IMG_1043

(L14-RN-4,1 Latina, Anglica, Italica versio)

sapientia homines non pascet

economiae mecanicus minister dixit

tum vero per agros culturae errans ego vobis dico

sapientia non solum pascet sed minus et melius et omnes pascet

hac sapientia verax est nutrix et matrix

non mortua monumenta sed spiritus novissimus cursus

et nova tekne atque communis logos

et regressio ad uterum, cum superiore coscientia,

quia sequitur fabulae hominis in terra unus est

vera cultura pro vera agricultura

alia ignorantia sunt

EGO VOS SUM

culture doesn’t feed,

said the dull minister of economy

but wandering about cultural fields I really say to you

that culture not only feeds

but feeds better and feeds less and feeds everyones

this is true culture, nurse and mother,

not dead monuments but mental new deal

and new techique and common right

and return to the source, with higher consciousness,

because the romance of man on earth has only one sequel:

a true culture for a true agriculture,

the rest is ignorance.

I’M YOU

con la cultura non si mangia,

ha affermato un ottuso ministro dell’economia

ma in realtà attraversando i campi della cultura io vi dico che

con la cultura non solo si mangia, ma si mangia meno, meglio, e tutti,

parliamo di cultura verace, nutrice e matrice,

non monumenti morti ma nuovo corso mentale,

e una nuova tecnica e una proprietà letteraria condivisa,

e il ritorno alle origini, a un nuovo livello culturale,

poichè il romanzo dell’uomo sulla terra ha un unico seguito possibile:

una vera cultura per una vera agricoltura,

il resto è ignoranza.

IO SONO VOI

tratto da Leone XIV, Rerum Novissimarum, Parte 4, cap1, Calepio Press© 2013

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