chi è Lele Mosina

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Badante4occhi

Lele Mosina è il nuovo found raising manager del project group calepio press. Appena nominato, ha dichiarato:  “sono molto fiero alla mia età, l’età della Maresana, di essere stato scelto a rappresentare il gruppo  calepio press, tra i più importanti centri d’eccellenza nella produzione di cultura d’avanguardia made in Italy”

“c.press è la dimostrazione di come  un uomo solo, totalmente disorganizzato e inaffidabile, dedicandovi un’ora al giorno e alcuni pseudonimi, senza un euro di budget, e senza nemmeno avere la linea web, caricando i post al bar o da amici, possa essere non solo più influente di vere e proprie testate giornalistiche di regime con decine di collaboratori, redazioni, e centinaia di migliaia di euro di budget,

ma anche più produttivo in termini di idee e progetti innovativi  dei  grandi centri ricerca o incubatori d’impresa, finanziati dal regime per ragioni di facciata”

“quest’uomo non è un genio o un individuo eccezionale, ma semplicemente un uomo libero, preparato e dotato di senso critico, che ha il coraggio di scrivere le verità più lampanti taciute o mistificate dai gruppi di potere che controllano l’opinione pubblica”

“sostenere quest’uomo, questo nullatenente, significa sostenere la possibilità di superare l’ipocrisia mediatica ma soprattutto significa sostenere progetti reali d’innovazione culturale come:

> Adv zero, agenzia anti pubblicitaria (già Malomodo Communications) per la riduzione dell’inquinamento semiotico da pubblicità.

> FMKTG, fantamarketing, creata nel 2010 con Pierluigi Lubrina e BambooStudio, contaminazioni paraletterarie tra fantascienza e innovazione d’impresa.

> gentedimerda.it,  da un’idea di Federico Carrara, asocial network;

> BaDante, care&writing agency, sviluppata con Isabella Gentili e Athos Mazzoleni, casa editrice di riposo, nuova letteratura senile.

> Leone XIV, antipapa latinista, nato rivoluzionario vs PapaRazzinger, divenuto reazionario vs PapaFrancisco

> Upper Dog (con Jennifer Gandossi e Benedetto Zonca): idee e ricette per produrre cibo per animali con scarti macellaio fruttivendolo e fornaio di quartiere (nomi delle ricette: porco cane, popolo bue, trota padana, pota coniglio, master polaster, interiora design)

> #pensacheignoranza, dal 2013, con Anna Bonaccorsi e Athos Mazzoleni, web institute ricerche di mercato e sondaggi d’opinione

> PWS, pub writing session, est 2014 con CTRL magazine e ELAV brewery, lo show della scrittura, storie da pub ascoltate, trascritte e pubblicate al pub

> Mensa te!, est 2014, con Matteo Cremaschi, Athos Mazzoleni, Daniele Lussana e Virginia Coletta, mensa popolare / fabbrica delle idee, 1pasto 1idea.

“cliccando sul tasto LeleMosina potrete donare qualsivoglia cifra per sostenere questi progetti, lo trovate in home page, in alto al centro con la dicitura LeleMosina/donazione”

“se cercate la home, cliccate su domus”

C.press, è l’unico sito al mondo ad avere la domus invece della home.

le mani e la terra

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Questi ragazzi sanno fare tutto col dito, col telefonino, con le app, ma senza l’energia, con le mani, non sanno fare niente,

i ragazzi vogliono roba di plastica, elettronica, la terra non gli dice niente, non hanno nemmeno i piedi per terra, figurati metterci le mani.

La prima volta che ho messo le mani nella terra ci sono nato,

mio nonno era ceramista, mio padre sculture, io sono vasaio,

ho imparato, ho anche insegnato, ceramica, tornio,

adesso ti dico che non funziona più, la gente non ne vuole più,

il mio primo vaso è stato fantastico, cominciato col tornio a pedale, a spinta, adesso usano quello elettrico, ma la tecnica vera è a pedale,

nessuno mi sta dietro al tornio a pedale, sono veramente bravo, posso sfidare chiunque,

qualsiasi cosa facevo, potevo creare albarelli da farmacia perfetti, oppure si facevano delle stufe, la ceramica è incredibile, il segreto è l’impasto della terra, con le mani,

perchè se lasci dentro le bolle è finita, quando usi l’argilla senti il mondo in mano, perché puoi modellare quello che vuoi, io lo modello , io lo faccio, tu mi dici fammi questo, io lo faccio, vuoi una biscottiera con due animaletti, sopra, facciamoli, quello che vuoi, ti dò il mondo, io ti faccio tutto, dal precolombiano al bauhaus, la ceramica è la creatività totale.

Ti rifaccio da capo il vecchio salvadanaio, maialino, ippopotamo, quello vero, che devi spaccarlo per aprirlo, se vuoi.

Ho avuto la bottega, poi l’ho mollata, la cosa è cambiata davvero dieci anni fa, oggi è tutto cambiato.

Fare altro non posso, devo fare quello, creare con la terra, è il mio mestiere.

Però quando ho cominciato a insegnare ho cambiato la vita ai miei allievi, mi hanno ringraziato, ”sei un angelo” mi hanno detto, l’hanno capito, un pezzo unico ti permette di esprimerti, ti riporta alle basi della vita, creare con le tue mani.

(racconto tratto da “Shakespeare in Elav” published 2014 by Calepio Press -CTRL con contributo birrificio Elav, storie raccolte in modalità Pub Writer davanti a una birra) 

pub writing session

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SHAKESPEARE_IN_FASHION

Stasera, domani, sabato e domenica presso il birrificio ELAV, all’interno della YULE FEST a Comu Nuovo (BG), si terrà una Pub Writing Session per lanciare la figura del Pub Writer, lo scrittore da birreria,

il Pub Writer trasforma le storie sentite al pub in un romanzo corale.

Bukovsky Hemingway Shakespeare Dante Omero erano dei Pub Writers.

Dalla postazione-confessionale il Resident Pub Writer ascolta, trascrive, mixa e pubblica real time le storie raccontate da sconosciuti davanti a una birra.

Il tema della Writing Session “Shakespeare in Elav” è la fine/l’inizio:

YULE FEST è la festa nordica pagana di tributo al solstizio d’inverno, da cui ha origine il Natale cristiano. Nelle 4 notti più lunghe dell’anno, si buttano fuori tutte le paure e gli incubi del vecchio anno, e si esprimono i sogni e i desideri del nuovo inizio.

Il Pub Writer ti invita a raccontare storie con questi titoli:

> un storia da dimenticare

   una storia assurda -– sprofonderei – l’ammazzo – una pietra sopra

> una storia di sesso

   avevo bevuto – non così veloce – non può funzionare – chiamami

> una storia di soldi

 che pacco – soldi buttati – lo faccio per i soldi  – avendo i soldi   

> una storia mai vista

   se rinasco – giuro lo faccio – neanche te lo immagini – una bella storia

Le storie più belle saranno raccolte e pubblicate in edizione a inizio 2014.

“Shakespeare in Elav” è un’iniziativa  #pensacheignoranza ideata e realizzata da Leone Belotti/CalepioPress + redazione CTRL magazine.

Tutto sull’evento in facebook: