quel cane del vicino

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susyMauro2

Ciao bambina, non piangere, lo so che ti manca il tuo Upper Dog,

ma ti assicuro che non se la passa male, io lo conosco bene Mauro (che nome!),

per anni ci siamo visti per la pisciatina della sera sulle ruote in lega dei Suv in centro,

il tipico bulletto sentimentale, territoriale, molto fisico, molto furbo,

sempre col guinzaglio in bocca, e succube delle donne, a 2 o 4 zampe,

forse tu sei troppo piccola per sapere la sua storia, lascia che te la racconti,

Mauro è nato per sbaglio nel 2000 da una cucciolata di sette,

sua madre Geki è un’amstaff (american staffordshire terrier) di razza col pedigree,

che una sera a Rimini, mentre  il padrone era ubriaco, s’è data alla pazza gioia,

con un cane ignoto, che però deve essere stato un beagle, a giudicare dai risultati,

infatti Mauro sembra un beagle, e per questo è finito a G82 che voleva un beagle,

questo G82 aveva una fidanzata, S85, che aveva una cagna di nome Roca, già Pedra,

femmina bastarda belga-maremmana nera gigantesca, traumatizzata,

la quale col temporale cercava in tutti i modi di infilarsi sotto il letto-futon di S85,

sembrava un cavallo da soma che cercasse di infilarsi sotto una macchina sportiva,

tornando a noi, cioè a Mauro, arrivando l’estate, succede che G82 parte per le ferie,

e si porta Roca, e lascia Mauro, ancora cucciolo, a casa con S85:  e nasce l’amore!

Quell’estate Mauro scopre il piacere della’acqua, si butta in ogni pozzanghera o fontana,

uno spasso, si fa rotolando su e giù i cinque piani per arrivare nella mansarda di S85,

quando G82 torna dalle ferie con Roca la situazione è chiara, scambio di coppia,

cioè G82 e S85 si lasciano, Roca resta con G82 e Mauro con S85,

con S85 Mauro viaggia in Corsica dove impara a tuffarsi dagli scogli,

in montagna, sulle Dolomiti, dove rischia di essere preso dalle aquile,

in val Imagna, dove uno spinone territoriale giovane quasi lo divora,

all’Elba col mare mosso dove la padrona si tuffa e quasi annega per salvarlo,

mentre lui in realtà stava imparando a nuotare in apnea,

e in molti altri posti dove gli capitano avventure di ogni tipo, come a Pitigliano,

dove si fa tutte le tombe etrusche nei boschi, finché cercando la tomba della regina,

trova un recinto aperto, si infila dentro, poi si accorge di non essere solo,

4 enormi cinghiali semiselvatici lo fissano bramosi, e Mauro si spaventa a morte,

oppure quella volta a Roma, quando in una zona di case popolare

Mauro vede una bambina in bici, è una piccola zingarella, Mauro è fascistissimo,

la bambina appena vede il cane si mette a urlare, molla la bici e scappa a piedi,

lui ovviamente, senza guinzaglio, la insegue, con S85 che lo rincorre con i tacchi, urlando,

ed ecco che dall’angolo sbucano 4 tipi veramente brutti, con collane d’oro e  bastoni,

Mauro si blocca, arriva S85, gli zingari dicono: “spostati, cane cattivo noi uccidiamo”,

S85 replica “col cazzo”, il ras dice: “vai via troia”,

al che S85 con guizzo prende Mauro per la collottola e se lo porta via, in salvo,

mentre la bambina ringalluzzita fa “bau bau” per provocarlo, e gli zingari ridono,

Mauro s’è preso un bello spavento, ma è un’esperienza che gli servirà,

perché adesso in casa di S85 è arrivata C56, sua madre, con al seguito i suoi cani,

Theo, un pincher che si crede un leone, e Diego, un mastino malmostoso,

tra di loro non si amano, litigano scenograficamente solo per farsi notare dagli umani,

ma le cose serie se le vedono tra di loro, quando non ci sono bipedi tra i piedi,

e così un giorno tornando a casa S85 e C56 trovano una situazione tragicomica,

Diego attaccato alla gola del Theo, e Mauro al culo, lo stavano ammazzando,

al che, per far mollare i molossi, S85 e C56, che hanno seguito dei corsi professionali,

infilano simultaneamente un dito nel culo ai due molossi, che mollano il povero Pincher:

da quel giorno, Mauro è il capo indiscusso della casa.

Nel 2007 in casa arriva Bianca, labrador-molosso tutta bianca con occhioni giganteschi,

Mauro si innamora, passa notti intere a piangere, finché una notte, soli in casa,

rompendosi un dente Mauro riesce ad aprire la porta, la segue in corridoio,

sfonda altre due porte, e  praticamente la  violenta in camera da letto,

con una cucciolata di 4 bastardoni identici a lui come risultato

(poi un giorno vede una sua figlia in centro, tale a quale a lui, e ci resta male)

nel 2009 Mauro si innamora di Pedra, levriero molto buono e pauroso,

insieme vedono un gattino rannicchiato, vanno lì annusarlo, il gatto si stiracchia,

e loro fanno un salto indietro spaventatissimi, ma da quel giorno lo adottano,

e Matisse diventa il gatto di casa, ogni mattina Mauro gli dà una leccatina,

un giorno rientrando in giardino con Mauro S85 vede il gatto Matisse terrorizzato,

se ne sta su un ramo con i peli da riccio,  Mauro capisce subito,

c’è un’orribile topo-pantegana salito dalle fogne,

e Mauro senza indugio in pochi istanti lo identifica, rincorre,  acchiappa e ammazza,

e Matisse ringrazia sentitamente,  da quel giorno saranno legatissimi,

fino a quella triste mattina del 2011, quando Mauro continua a leccare Matisse

fino a mezzogiorno – di solito Matisse dopo pochi minuti lo allontanava annoiato  –

invece stavolta Matisse non reagisce, e Mauro non capisce, e S85 glielo spiega,

Matisse è morto, andra a correre nei Campi Elisi, ma adesso bisogna seppellirlo.

E arriviamo a ottobre 2012,  nel condominio c’è un nuovo inquilino molto odioso,

ogni giorno litiga con S85 perché Mauro rovina le aiuole, “io te lo avveleno” dice,

e un brutto giorno tornando a casa S85 trova Mauro acciambellato, tutto giallo, itterico,

lo porta in clinica, lo tengono lì, S85 gli dice “se deve morire lasciatemelo portare a casa”

ma loro le dicono “Figurati! Vedrai che si riprende, lascialo qui, ci pensiamo noi”,

ma il giorno dopo a mezzogiorno dalla clinica chiamano S85, le dicono “Mauro è morto”.

Cioè: ha raggiunto il suo amico Matisse, e tutti gli altri, sui Campi Elisi,

dove si può correre liberamente, senza guinzagli, museruole, macchine e veleni.

Ci uniamo al dolore di S85 e di tutti i bipedi che hanno perso l’amore della loro vita.

Nello stesso cortile sono morti altri due Upper Dog avvelenati.

Siamo in Bergamo centro, residenze di pregio, siamo nella Upper Berghem.

Auguriamo al bipede che ha avvelenato Mauro di leggere un giorno questa storia,

e guardarsi un attimo allo specchio.

disegno by

http://www.facebook.com/susanna.pellegrini.77

dove sono i frattali

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non sto a far la storia dei frattali. probabilmente quando si parla di frattali si pensa al classico set di Mandelbrot:

mandelbrot_large

e in effetti finora i frattali sono sempre stati rappresentati con grafici bidimensionali, proprio per la natura intrinseca della formula frattale, che si basa sui numeri complessi, quindi dotati di 2 componenti.

per decenni si è cercato di tirar fuori una terza dimensione, insomma, di generare grafica tridimensionale partendo da formule frattali. sembrava la normale evoluzione di quella roba. ma evidentemente non era facile.

a riuscirci è stato un tal Daniel White, come spiega sul suo sito, e la formula si chiama Mandelbulb, e lavora in coordinate sferiche.

i primi risultati ottenuti da Daniel erano questi tuberi bitorzoluti meravigliosi:

golden-mandelbulb-section

poi pian piano la community di sviluppatori ha iniziato ad assorbire e rielaborare le formule di Mandelbulb, e ne sono venuti fuori molti software (io ho provato Mandelbulber, disponibile per linux).

e i risultati grafici ora vanno ben oltre i tuberi bitorzoluti.

se devo dirla tutta, escono cose che l’occhio umano non ha mai visto prima. d’un tratto l’immaginario (fanta)scientifico umano sembra vecchio, di fronte a questi nuovi mondi.

ecco qualcosa trovato su youtube cercando “Mandelbulber”, buon viaggio:

Grillus nomen loquens omen

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OLYMPUS DIGITAL CAMERA

Grilli quinque astra motus terraemotus in re publica fecit

il movimento cinque stelle di Grillo ha scatenato un terremoto nello stato

et iam non gubernabilis Italiam esse dicunt qui destre improbi et pravi male gubernaverunt

e già dicono che l’Italia è ingovernabile le destre che governarono male e disonestamente 

et qui sinistre inepti stultique Grillum a primariis suo tempore excluderunt

e le sinistre che stupidamente esclusero a suo tempo Grillo dalle primarie 

Grillus nomen loquens omen est

il nome Grillo è un presagio

quinque astra non dissextus sed in sextu motus est

cinque stelle non è un movimento di dissesto ma  in sesto

quod populo italico sententia lata est

poiché il voto del popolo italiano è palese

massae mediarum simulacra nulla fides habent

gli inganni dei mass media non godono più di alcuna fiducia

Italia satis circencensis est et panem et laborem reclamat

l’Italia è sazia di spettacoli e reclama pane e lavoro

EGO VOS SUM

 

adv zero

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2005_03_31_capisco

Adv zero è un’associazione culturale di psico salute pubblica.

Adv zero promuove azioni di de-comunicazione per l’ecologia semiotica e la riduzione dell’inquinamento e del danno massmediatico sull’ambiente-immaginario collettivo.

Adv zero si propone di:

–       sviluppare la coscienza ecologica-semiotica con un osservatorio critico su inquinamento semiotico da sovradosaggio di pubblicità e ridondanza mass mediatica

–       attivare un movimento di ecologia semiotica per la riduzione/riconversione degli spazi pubblicitari in spazi di comunicazione sociale, pubblica, condivisa > progressiva trasformazione degli inserzionisti da acquirenti di spazi di pubblicità commerciale a sponsor di spazi di comunicazione sociale

–       creare e diffondere contro-marchi contro-prodotti contro-servizi sul modello food (non contiene grassi, conservanti, etc) per certificare la pulizia di comunicazione (immagini autentiche, testi firmati dall’autore, non utilizzo di dati semioticamente manipolati, non utilizzo di tecniche di persuasione occulta, spiegazione dello slogan in calce, piano mezzi non ridondante, etc)  > prime sinergie e applicazioni proprio con il settore food-alternativo (bio, km0, altromercato, etc)

–       creare e diffondere di contro-marchi per prodotti adv-free o adv0 e packaging0,

–       ideare e realizzare eventi reali, virali, virtuali per la decontaminazione da adv;

– stabilire un’agenda per la riduzione o la sostenibilità del pubblicitario-cartaceo (carta plastificata, volantini, brochure, affissioni) e del pubblicitario-packaging (confezioni usa e getta in plastica/polistirolo)

BaDante e CacciaGuida

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DanteCacciaguida

La prima regola del BaDante viene dal canto XVI del Paradiso, dove Dante incontra Cacciaguida, suo avo e concittadino, e così gli si rivolge: “ditemi dunque, cara mia primizia, quai fuor li vostri antichi e quai fuor li anni che vi segnaro in vostra puerizia”.

Cacciaguida, commosso, rievoca la Firenze dei suoi tempi, parla dei suoi genitori, dei suoi amici d’infanzia. E’ la chiave per iniziare a rivolgere la propria vita come un romanzo.

Come Dante con Cacciaguida, il BaDante, questa nuova  e antica figura professionale, il badante-biografo, arriva alla scrittura in seguito a una pratica e un metodo socio-assistenziale, fatto di ascolto, memoria, ricerca.

Il BaDante naturale, diffuso, dovrebbe essere il nipote, o il pronipote con aspirazioni letterarie.

Gli strumenti e le tecniche per aiutare i vecchi ricordi ad emergere in forma di racconto sono semplici e preziosi:

le vecchie foto di famiglia, i giornali dell’epoca in oggetto, le vecchie cartoline dei luoghi, e naturalmente, ove possibile, le passeggiate spazio-temporali.

Le passeggiate nel tempo consistono nel recarsi in un luogo importante per la persona che racconta, un luogo oggi probabilmente irriconoscibile, e oltrepassare insieme le barriere materiali.

All’inizio pare impossibile, la persona dice “non ricordo niente, è tutto cambiato”.

Poi si apre uno spiraglio. Lì c’era un calzolaio. Qui c’era il pavè.

Poco per volta, girandoci intorno, si rintraccia la topografia, lo spirito, la luce, i rumori, gli odori di quel giorno di molti anni fa, quando la vicenda che oggi vogliamo raccontare ebbe luogo.

Chiaramente, bisogna dare tempo al tempo. Con la pazienza, si fanno miracoli.

Nell’immagine, Cacciaguida mostra a Dante e Beatrice la Firenze dei suoi tempi, miniatura, Padova, Biblioteca del Seminario.

 

 

quel cane del guru

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IMG_1387

Ecco una bella istantanea di mio cugino Vegan Dog, che due anni fa era un Upper Dog della mia stazza, e adesso è dimagrito di 7 chili da quando i suoi padroni, guru vegani, gli hanno tolto la carne.

Però gli sono venuti quegli occhi lì, grandi, verdi, spiritati.

Dice la padrona vegana che così Vegan Dog è più tranquillo. Io ho paura che un giorno si mangi Veganino, il figlio dei  vegani (all’anagrafe Antonio, quindi Antonino, Nino, VegaNino).

Che cosa si può fare? A me sembra da bestie impedire alla bestia di mangiare da bestia.

photo by

http://web.stagram.com/n/bzonca/

DOG1

pecunia olet

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leo14

pecunia olet

honesta pecunia sudore olet

mala pecunia sanguine olet

aurea pecunia lucifero olet

etiam vespasianii urbis igienis pecunia olet

etiam mercatoris pecunia stipata in borsa olet

etiam ecclesiae romanae auro cumulata pecunia olet

usque ab ecclesiae creatione per costantinii donationem

usque ab indulgentiarum saecula saecularum mercede

usque ab nuovum mundum inventione et spoliatione

usque ad judeorum aurum per gratiam naxistam appropriationem

usque ad hodiernam crimine urbi et orbi cumulationem

semper romanae ecclesiae pecunia olet

etiam canis nasus hoc recepit

id est Benedicti pavor

id est Leoni verbum

pecunia petri pluris olet

ergo publice maxima cum humilitate lavanda est

et pauperibus urbi et orbi mox devolvenda est

aut ecclesia mox soluta est

EVO VOS SUM

 

Il denaro puzza

Il denaro onesto puzza di sudore

Il denaro malvagio puzza di sangue

Il denaro in oro puzza di demonio

anche il denaro igienico di Vespasiano puzza

anche il denaro mercantile stipato in borsa puzza

anche il denaro accumulato in oro dalla chiesa puzza

a partire dalla creazione della chiesa con la donazione di Costantino

a partire dal commercio delle indulgenze nei secoli

a partire dalla scoperta e spoliazione del nuovo mondo

fino all’appropriazione dell’oro ebraico grazie ai nazisti

fino all’odierna accumulazione globale da attività criminali

sempre il denaro della chiesa puzza

anche il naso di un cane lo recepisce

è questo il panico di Benedetto

è questo il verbo di Leone

il denaro di Pietro puzza di più

perciò deve essere lavato in pubblico con massima umiltà

e devoluto subito ai poveri di tutto il mondo

o la chiesa si dissolve adesso

IO SONO VOI

tiara

Debord ante Debord post

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Copertina commentari

“Si preferisce spesso chiamarlo mediatico, piuttosto che spettacolo, volendo in tal modo indicare un semplice strumento,

una sorta di servizio pubblico che gestirebbe con imparziale “professionalità” la nuova ricchezza della comunicazione di tutti grazie ai mass media,

comunicazione giunta finalmente alla purezza unilaterale, dove si fa tranquillamente ammirare la decisione che è stata già presa.

Ciò che viene comunicato sono degli ordini, e, in modo molto armonioso coloro che li hanno impartiti sono gli stessi che diranno cosa ne pensano.”

Guy Debord, Commentarii alla Società dello Spettacolo.

Dall’intro alla nuova edizione del compagno editore Fausto Lupetti: 

Del suo libro Debord dirà: «È stato scritto con l’intenzione precisa di nuocere alla società dello spettacolo». […]

Giorgio Agamben già nel 1990 scriveva: «L’aspetto più  inquietante dei libri di Debord consiste nell’accanimento con cui la storia sembra essersi adoperata a confermare le sue analisi.

Non solo, venti anni dopo la La società dello spettacolo, i Commentari sulla società dello spettacolo (1988) hanno potuto registrare in tutti i campi l’esattezza delle diagnosi  […] sembra che la politica mondiale oggi non sia altro che una messa in scena parodistica dello scenario che esso descriveva».

[…] la terribile affermazione di Jean Baudrillard che non poco deve al pensiero di Debord: «Oggi l’unico sentimento vitale resta l’odio». È in questa cupa prospettiva che si colloca la previsione di Debord per il futuro dello spettacolo che «non sarà certo quello di finire in un dispotismo illuminato»

[…] i due temi centrali del movimento, la deriva e il détournement. La prima «si presenta come una tecnica di passaggio rapido attraverso diversi ambienti. Il concetto di deriva è strettamente legato al riconoscimento di effetti di natura psico-geografica e all’affermazione di un comportamento ludico-costruttivo,

[…]. Il détournement è l’arma più forte contro  le avanguardie artistiche disposte a farsi recuperare dal sistema; è anche una tecnica di combattimento per riappropriarsi di parole, immagini, opere, riattivando il loro potenziale poetico e sottraendole ai circuiti controllati dal potere, offrendo a tutti gli strumenti per servirsene.

[…] la convergenza tra le due precedenti organizzazioni dello spettacolo, quello concentrato (nazionalsocialista e sovietico) e quello diffuso (nordamericano), nello spettacolo integrato, la forma più avanzata di dominio che ha nei due paesi latini (Italia e Francia) la sua terra di elezione.

Menzogna, corruzione, ruolo determinante dei servizi segreti di varie obbedienze sono elementi non patologici, ma connaturati, si direbbe ontologicamente, alla nuova forma del potere il cui modello organizzativo e antropologico è quello della mafia.

Gli ultimi anni della vita di Debord sono segnati dai primi sintomi di una malattia […]

«Come in ogni malattia incurabile è molto meglio non cercare, né accettare di curarsi».

Si suicida nella sua proprietà di Champot-Bas, nell’Alta Loira, il 30 novembre 1994.

Nel gennaio 2009 lo Stato francese decide di classificare tutti i suoi archivi nel patrimonio nazionale opponendosi alla loro acquisizione da parte dell’Università di Yale, che aveva offerto 2,75 milioni di euro. Secondo il decreto questi archivi rivestono «una grande importanza per la storia delle idee della seconda metà del XX secolo e per la conoscenza del lavoro, sempre controverso, di uno degli ultimi grandi intellettuali di questo periodo» (Journal officiel de la République française, 12 febbraio 2009).

Fausto Lupetti

http://www.faustolupettieditore.it/catalogo.asp?id=206

 

l’app arel art

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british

Con la proprietà letteraria metti sul mercato un capo dal valore di 4 dollari al prezzo di 80 dollari. Subito ci sono 76 buone ragioni per fare un’imitazione.

Devo citare la difesa che fece un ambulante di Napoli che rivolgendosi al presidente del tribunale gli disse:

“Sig Presidente, ma io non ho falsificato nulla, la maglietta è uguale, ci ho messo solo il coccodrillo, forse il coccodrillo di quegli altri è un vero coccodrillo?”

(Paolo Boggi, fondatore dell’omonima catena, riferito da Leone Belotti, suo  BaDante Alighieri, riportato in Paolo Boggi, “Un abito da leggere” ediz. Calepio Press 2006, riediz. Franco Angeli)  

apparel art è dunque l’app che ti porta (o ti costa) il 2000% di valore aggiunto al tessile. 

Benedictus dimittens Judas tradens

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caravaggio1

Benedictus dimittens  sicut Judas tradens

Jesus per basium tradit et in vinculis traduxit

similes semina habent traditio et traductio

ubi traduco ibi trado, id est hodie globalis trading.

(Benedetto dimissionario come Giuda traditore 

Con un bacio consegna Gesù in catene

Tradizione e traduzione hanno radici simili

dove traduco, lì tradisco, è questo l’odierno  commercio globale )

Imago by Caravaggio +

http://www.foodforeyes.com/