Gori admin Percassi edit Ubi leasing CL sharing

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viacrucis

“sosterremo Gori convintamente e concretamente poiché lo riteniamo portatore di valori e priorità compatibili e complementari ai nostri”.

Sembra un discorso dell’onorevole “albanese” Cettola Qualunque, e invece incredibilmente è il comunicato stampa diffuso dai Popolari per l’Italia per presentare la lista Moderati per Gori.

Il presidente dei Popolari per l’Italia è l’ex ministro della difesa, Mario Mauro, leader di Comunione e Liberazione.

Nel comunicato si dice anche: “Ci riconosciamo in principi come quello della legalità e della sussidiarietà” “Principi che non sono solo parole vuote ma che necessitanodi comportamenti conseguenti”. 

(ogni riferimento a quello che sta uscendo su Expo e CL viene spontaneo)

E ancora: “grazie al forte, presente e discreto impegno dell’On. Gregorio Gitti, il movimento ha individuato in Giorgio Gori un buon candidato Sindaco moderato”

L’on. Gitti, figlio dell’ex  on. democristiano Tarcisio Gitti, è il marito di Francesca Bazoli, figlia del banchiere Giovanni Bazoli, Presidente di Intesasanpaolo, il più importante gruppo bancario in Italia, in questi giorni indagato per i leasing “friends” UBI banca.

Questo Gitti junior sponsor di Gori è presidente di 4 società UBI banca: Ubi Finance 2, Ubi Finance 3, Lombarda Lease Finance e 24/7 Finance.  Queste società  si occupano di cartolarizzare i crediti di emanazione Ubi Banca.

Il giovane Gitti è anche nel CdA di Alitalia, dove è appena entrato il senior Percassi come nuovo socio con 15 milioni (con un finanziamento avuto da Intesa, cioè da Bazoli, il suocero di Gitti),

Percassi inoltre diventerà editore di una nuova testata on line che si chiamerà BergamoPost, e avrà come direttore l’ex direttore de L’Eco di Bergamo, Ettore Ongis, da sempre apostolo di Comunione e Liberazione a Bergamo (attualmente: presidente del gruppo Imiberg, scuole cattoliche).

Lo so, sembrano trame di un romanzo di serie b, e invece è il backstage lobbystico di una città di serie b come bergamo.

Capito tutto? No? Allora sveliamo anche l’ultimo tassello:

Chi figura insieme a Percassi (finanziato da Bazoli-Intesa-CL) tra i soci fondatori di questo BergamoPost, diretto dal CL Ongis?

Dai che lo sai: il ragazzo sempre stato di sinistra, Giorgio Gori. Fine del viaggio.

Come ti senti dopo la lettura di questo post? Pensi di iscriverti al gruppo facebook “BergamoPost de merda”?

Gori – Bazoli/Gitti – Percassi sembra proprio una cordata politica-finanza-informazione, nemmeno troppo occulta, per mettere le mani sulla città: le mani di Comunione e Liberazione.

Mattei diceva: uso i partiti politici come fossero dei taxi. Comunione  e Liberazione sta facendo la stessa cosa (e il taxi è in leasing).

A tre giorni dal voto sarà molto difficile per Gori, dopo la “veranda abusiva”, smantellare la “tettoia aberrante” di CL sotto la quale si è infilato, o si è lasciato infilare,

difficile rinnegare o scaricare sostenitori come Gitti, finanziatori come Bazoli e soci come Percassi,

più facile che l’elettorato di sinistra scarichi Gori.

Nel qual caso, ne vedremo delle belle.

(photo: la processione via crucis in città alta, organizzata da CL)

Adv UniBg

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Le peggiori campagne pubblicitarie non sono quelle brutte, ma quelle banali, insignificanti, che passano totalmente inosservate:

è il caso della pubblicità dell’Università di Bergamo, che presenta slogan iper-banali, buoni per tutti gli usi come “Qui troverai il tuo orizzonte” e “Il nostro presente è il tuo futuro” (a pensarci bene ha un significato terrificante) con immagini da british school di 30 anni fa, su sfondi made in Italy (cielo azzurro, prato verde, fondo bianco e kmrosso) adatti al turismo Ryan Air

queste campagne sono realizzate da Pierrestampa, l’agenzia pubblicitaria romana che lavora per tutti i grandi enti-carrozzoni pubblici-privati a sud di roma (più, misteriosamente, l’Asl, l’Università e il Comune di Bergamo: vedi il post “Tentorio e tentacoli”)

evidentemente Pierrestampa per fare pubblicità all’Università di Bergamo ha vinto il bando facendo il prezzo più basso, ed evidentemente all’Università di Bergamo, dove pure si insegna scienze delle comunicazioni, non capiscono molto di comunicazione,

a cosa ti serve investire in pubblicità (gli spazi costano!)  se per risparmiare sulla creatività mandi in giro un messaggio a impatto nullo? Tipica mossa ignorante da azienda sorpassata destinata a estinzione.

Se volevano risparmiare, quelli dell’Università di Bergamo, potevano fare due cose:

1)    andare dai pubblicitari bravi, emergenti (esistono) e dire loro: voi mi fate una campagna bomba, vi diamo carta bianca, e me la fate gratis per poter esibire Università di Bergamo come vostro cliente

2)    fare quel che è scritto nella pagina istituzionale del corso di scienze della comunicazione: “il corso prepara all’analisi, all’ideazione e alla realizzazione di campagne pubblicitarie…” e cioè farla fare a professori e studenti, come esercitazione didattica interna o anche come concorso creativo aperto a tutti gli  operatori

Potevano fare qualsiasi cosa, tranne un bando al ribasso, per una materia così delicata: mi stai dicendo di venire a studiare comunicazione in un istituto che si presenta con una comunicazione al ribasso?  Ma dici sul serio? Se questi sono i risultati di tutta la scienza di comunicazione che avete, sarà meglio iscriversi in altra facoltà.

Con che coraggio un marchio come Università di Bergamo si presenta al pubblico e compra sulla stampa spazi da occupare con questa roba?

So che ci sono testate che hanno avuto la forza (caratteriale, non contrattuale) di rifiutare l’inserzione istituzionale UniBg, o l’hanno sostituita con una copy campaign realizzata gratis ad hoc… per non compromettere il prestigio e l’estetica della testata.

Una testata dovrebbe essere orgogliosa di pubblicizzare l’Università, non vergognarsi. Adesso capisco cosa intendeva il mio maestro, quando mi ripeteva: la peggior pornografia è la cattiva pubblicità.

il parco che non c’è

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montelungoZampogna

il progetto più semplice per l’ex Caserma Montelungo,  la più grande, più centrale, più sprecata area pubblica di Bergamo Bassa, è farne subito un parco, il Parco Montelungo,

e costituire il polmone verde che risulterebbe dall’unione con gli adiacenti parchi Suardi e Marenzi

nella prospettiva di farne la cascina urbana della città, la Cascina Montelungo, con orti, frutteti, galline, oche, caseificio, scuola civica per contadini urbani, punto vendita sementi autoctone…

(e poi magari la riapertura delle rogge, e un mercato permanente del km0 urbano nel Palazzetto dello Sport, aperto, e alleggerito delle tribune)

ma la prima cosa, il primo passo, sarebbe appunto fare il Parco Montelungo, cioè abbattere 3/4 degli edifici perimetrali (giudicati insanabili), tenendo solo l’edificio centrale, e forse anche la quinta scenografica sulla piazzetta-ingresso,

abbattuti i muri, tirare via il catrame, il cemento, seminare prato, piantare alberi, e aprire il percorso pedonale verde Accademia Carrara – Sentierone,

il cosiddetto “passante verde”  via Gamec – parco Suardi – parco Montelungo – Marenzi – Caprotti – via Tasso, un progetto che c’è già, dimenticato in qualche cassetto di qualche assessorato,

un progetto a basso costo, in grado di migliorare la fruibilità della città per tutti e sul quale è il momento di impegnare i futuri amministratori in scelte chiare:

ancora poco tempo fa si parlava di farne spazi commerciali + residenze di pregio + posti auto. All’epoca scrivevo: basta posti auto, è ora di pensare ai posti uomo!

(nella photo aerea by Gianluca Zampogna: il parco che non c’è, nella sua chiusa immensità)

il valzer delle mogli

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TentorioAngel

Tutti sanno che la moglie di Gori solitamente vota centrodestra.

Pochi sanno che la moglie di Zenoni solitamente vota centrosinistra.

La notizia è che la moglie di Tentorio potrebbe insolitamente votare 5stelle.

(Il fatto di cronaca: sabato scorso in via XX, ai banchetti elettorali, un 5stelle armato di volantini, voltandosi,  si trova davanti una signora elegante, e le offre il volantino “vota Zenoni”.

La signora, sorridendo: “Ma lei non sa chi sono io, sono la moglie del sindaco Tentorio!”.

Il ragazzo: “Comunque per me lei è un elettore, lo prenda lo stesso”.

La signora, prendendo il volantino: “Ma lo sa che io a volte sono d’accordo con le cose che dice Grillo?”

Ragazzo: “E allora ci dia il suo voto! Nel segreto dell’urna suo marito non la vede!”

imago: Angela Tentorio)

Grillo scoop esclusivo per Calepio Press e CTRL magazine

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Leone:Grillo

Dopo una rapida riflessione, il capo Grillo ha dato ieri sera il suo assenso alla proposta di accordo 5stelle-Gori formulatagli sui due piedi in piazza V.Veneto/Sentierone  dal vostro blogger.

Pur stremato da una giornata terribile, segnata dall’incontro scontro con Renzi sull’Expo, e dopo aver arringato senza risparmiarsi il popolo bergamasco, il leader 5stelle ha trovato il tempo di ascoltare e approvare il progetto Gori uomo 5 stelle.

Premessa al progetto: considerato che Tentorio è più che bollito e soffre di piaghe da decubito (siede ininterrottamente da 44 anni a Palazzo Frizzoni!) che Gori è più che depresso ed è già stanco di passare le serate in attività verbose (ed è ormai evidente che la leadership politica non è la sua vocazione) e che i 5stelle sono la formazione più adatta a governare una città 5 stelle come Bergamo (ma avrebbero bisogno del sostegno e del voto di quella “buona metà” dell’elettorato pd&soci fatto di compagni capaci e onesti che tuttora sono nei ranghi della sinistra)

ecco il progetto esposto a Grillo: Gori annuncia il suo ritiro dalla corsa a palazzo Frizzoni, e indica al popolo pd di votare compatti 5stelle, e in cambio i 5 stelle gli danno l’esclusiva per produrrre e trasmettere il nuovo reality “Palazzo Frizzoni”,

> format sperimentale di video-democracy con Consiglio Comunale e Giunta in diretta (si vota da casa con un sms, come al grande fratello) da lanciare poi in ogni città

fino ad arrivare al power reality supremo, il “Montecitorio Show”,

e dunque a una nuova forma di governo, rilanciando in forma tecnologica l’unica vera forma di democrazia, la democrazia  diretta, così come è nata nell’antica Atene, con la partecipazione quotidiana di ogni cittadino, e finalmente superare la democrazia rappresentativa, causa di quasi tutti i mali,

in questo modo Tentorio va in pensione, Gori è contento perchè fa il mestiere che sa fare (produzioni televisive) e non per bassi motivi commerciali ma per una buona causa di evoluzione civile, e Bergamo sarà la prima città a sperimentare il buon governo dei cittadini, con il coinvolgimento e la trasparenza data dalla diretta tv,

> recepita questa proposta, il capo Grillo ha sorriso e ha dichiarato testualmente: “Ma certo, Gori è un bravo ragazzo, Gori capisce”

Il sasso è lanciato, non resta che attendere la risposta di Gori e la presa di coscienza di quella “buona metà” della sinistra, oggi incredibilmente costretta a militare sotto il giogo della chiesa, della grande impresa e delle banche.

(nella foto Postini-Reuters, il capo Grillo appena sceso dal palco del comizio di Bergamo, ascolta con attenzione l’inviato del blog Calepio Press. Sulla nuca del blogger è altresì riconoscibile l’ombra del logo CTRL)

trabem in oculo tuo

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(sulla veranda di Gori, e sulla voragine della Rocca)

41 Quid autem vides festucam in oculo fratris tui, trabem autem, quae in oculo tuo est, non consideras? 
42 Quomodo potes dicere fratri tuo: “Frater, sine eiciam festucam, quae est in oculo tuo”, ipse in oculo tuo trabem non videns? Hypocrita, eice primum trabem de oculo tuo et tunc perspicies, ut educas festucam, quae est in oculo fratris tui.

Luca 6, 41-42

Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo? Come puoi dire al tuo fratello: “Permetti che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, mentre tu non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello”

La vicenda della veranda di Gori mi fa ridere, e piangere. Va bene, Gori ha messo i vetri fissi alla veranda, ha fatto 4mq  di abuso edilizio (in casa sua).

Ma uscendo dalla veranda di Gori, e camminando 4 minuti, percorrendo 100 metri nel parco Moroni, si arriva giusti giusti sulla voragine a cielo aperto in abbandono da 5 anni, doveva essere un park interrato, per farlo hanno raso al suolo il polmone verde di città alta, l’ex bosco faunistico e tagliato gli alberi della memoria (per i caduti di tutte le guerre), poi ci hanno discaricato sostanze tossiche (e siamo nella zona protetta del parco dei colli) poi hanno sigillato il cantiere…

fatto il disastro, l’hanno lasciato lì: e oltre al danno, la beffa: da cinque anni il comune, cioè noi, versiamo alla società parcheggi tutti gli incassi dei parchimetri (così era l’accordo…) come se uno dovesse pagare l’affitto o il mutuo di una casa mai costruita…

nel video “marzo 2009 – il morbo di Parkheimer” puoi vedere immagini di allora del disastro, anche allora eravamo in periodo pre-elettorale (ascolta l’autoradio in sottofondo: il governo varava la social card: oggi 5 anni dopo stanno ancora elaborando le graduatorie, e non è stato erogato 1 euro di fondi stanziati, e intanto la gente si suicida),

passati cinque anni è tutto fermo e la Rocca è sempre pericolante, la voragine sempre a cielo aperto (sono cresciuti un po’ di rovi) nessuno ha preso provvedimenti, nessuno è stato condannato, milioni pubblici al vento, area verde perduta, e a chi importa, chi ne parla?

Si parla della veranda di Gori, è questo che fa notizia, un abuso di 4 metri di giardino privato, e tutti ne parlano, in poche ore arrivano i vigili, si chiarisce la questione e chi ha sbagliato paga…

mi viene da ridere/piangere pensando a quei vigili che misurano la veranda di gori col centimetro: se si alzassero in piedi, se alzassero gli occhi potrebbero vedere un abuso-disastro di migliaia di metri cubi di parco pubblico deturpato,  e milioni di europubblici bruciati, da 5 anni sotto gli occhi di tutti, e non si fa niente, nessuno ne parla…

e nessuno che abbia chiesto ai candidati sindaci: che cosa pensate di fare con il disastro della Rocca?

(video 2009 by Benedetto Zonca e Leone Belotti per TotanoBastardo Channel)

tentorio e tentacoli

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In questi giorni come tutti i cittadini di Bergamo ho trovato nella posta l’orripilante testata “Bergamo in progress”, periodico di informazione del Comune di Bergamo, realizzato (male) e stampato (peggio) da Pierrestampa (sede: Roma, viale di villa Grazioli)

questa Pierrestampa sul proprio sito esibisce 30 clienti così suddivisi:

> una serie di società del gruppo Caltagirone (edilizia, editoria)

> le grandi municipalizzate del Comune di Roma (tra le quali la Cotral, la più grande società di trasporti pubblici d’Italia, nota per gli scandali-assunzioni, e la RPR, Risorse Per Roma, noto deposito di riciclati e trombati con stipendi da capogiro)

> i grandi enti-carrozzoni pubblici come Italferr (progettazione per Ferrovie Statali, scandali-corruzione TAV) e Cogesit (gestione acque nel sud italia, ex Cassa del Mezzogiorno, tipico Ente Inutile con costi stratosferici)

> azienda ospedaliera Palermo e ARPA Sicilia (agenzia regionale protezione ambiente)

> regione Campania e camera di commercio Caserta

> regione Calabria, assessorato agricoltura e foreste (e parliamo di 40.000 guardie forestali per 6.500 kmq di foreste, mentre il Canada ne ha 4.000 per 400.000 kmq: e si rileggano bene questi numeri!)

Infine, in mezzo ai suddetti enti-carrozzoni, ecco gli unici 3 clienti… a nord di Roma:

l’ASL di Bergamo, l’Università di Bergamo e il Comune di Bergamo.

Lasciamo stare l’ASL di Bergamo (che magari fa parte della regione Sicilia o Campania) quello che appare molto strano è che il periodico del comune di Bergamo sia scritto da una redazione romana.

Perché la giunta Tentorio, che si vanta di essere finanziariamente supervirtuosa, anti-romana (spendig review!) e indipendentista (della giunta fa parte la Lega Nord, da sempre contro “Roma ladrona”) ha affidato la comunicazione all’editore-stampatore dei grandi carrozzoni statali-clientelari laziali-campani-calabresi-siciliani?

Il simpatico consigliere Belotti-Lega Nord, sempre attento a sprechi, abusi e favoritismi, cosa direbbe di questa storia, di questi partner, se fosse all’opposizione?

O forse mi sono perso qualcosa, ed è nata una nuova lobby Lega Nord-Caltagirone group?

E l’Università di Bergamo, dove si insegna Scienze della Comunicazione, non è in grado di produrre nemmeno la propria comunicazione?

Cos’è che non capisco?

di europa non si deve parlare a vanvera

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Warsaw_Pact

firmata dalla rai, la serie di spot dal titolo “di europa si deve parlare”, in realtà è una campagna elettorale pro elezioni europee, realizzata in stile eroico-romantico (con toni e luci simil-Enel “guardare avanti”) e sviluppata in modo sinfonico, in crescendo, coinvolgente, quasi toccante,

presenta però alcune stonature e/o falsità nei messaggi veicolati:

tutti insieme siamo 500 milioni, la più grande economia del mondo (evidentemente non si considerano i numeri della Cina)

il suo inno parla di gioia… (ma per lo stesso motivo fu usato da Hitler per invadere gioiosamente la Polonia, e scelto come inno nazionale dal regime più razzista del mondo, la Rhodesia)

l’europa è un esperimento mai tentato prima (e cosa sono stati i 300 anni di Impero Romano, i 30 anni di Impero Napoleonico, i 3 anni di Terzo Reich e infine i 35 anni del Patto di Varsavia, il blocco socialista, l’altra faccia della comunità europea, di fatto entrambe prodotte dalla guerra fredda come “super-stati cuscinetto” tra USA e URSS)

E ripensando alla storia europea, non dimentichiamo i quasi 1000 anni di Sacro Romano Impero tra la fine del mondo antico e la nascita degli stati moderni, il lungo autunno del medioevo: alla luce delle prospettive attuali, quella che sta tornando sembra proprio l’europa feudale dei nobili e dei servi della gleba…

Tutto sommato, invece che un esperimento mai tentato prima sarebbe storicamente più corretto dire che l’europa è un esperimento da sempre fallimentare

(imago: il logo del Patto di Varsavia, 1955-1990)

bg election gossip fly

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gossip

la mosca gossipara berghem fly è la super inviata dietro le quinte elettorali: realizza il sogno di ogni spione (vorrei essere una mosca) e vede e sente tutti quei piccoli retroscena, quei piccoli fatti non visti:

l’altra sera, a una tavola rotonda dei candidati sindaci, il candidato gargano in atteggiamento ultra-aggressivo a un certo punto ha gridato “tu sei un ipocrita!” rivolto a giorgio gori, questo l’hanno sentito e visto tutti,

ma solo la mosca gossipara ha visto gargano prima dell’incontro ingargarozzarsi un bel bicchierone di gin tonic in un bar nei paraggi!

Poi, alla fine della serata tutti hanno tenuto d’occhio gori, se aveva il suv, la 500 o la bici,

ma solo la mosca gossipara ha osservato la scena del simpatico tentorio appiedato come un adolescente che chiedeva al buon zenoni “vai in centro? mi dai un passaggio?”

Immaginando già un titolo malizioso (“zenoni autista di tentorio”) la mosca gossipara si è infilata nell’auto per registrare i discorsi che certo la volpe tentorio avrà provato a fare nell’intimità-automobile (cosa farete voi 5 stelle al ballottaggio? mi date un passaggio?)

ma purtroppo, appena tentorio ha aperto bocca nel chiuso dell’abitacolo, la mosca gossipara, colpita in pieno dall’alitata del sindaco, è svenuta.

Quando si è risvegliata, l’auto era ferma sotto palazzo frizzoni, e i due candidati sindaci erano spariti. Gatta ci cova.

i creativi e le briciole

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la solita storia, grandi budget, grandi progetti, grandi idee,  un grande magna magna, e ai creativi, forse, restano le briciole,

nei grandi giornali, nelle grandi agenzie, i capoccia (spesso ex sessantottini progressisti e di mentalità aperta) guadagnano 200.000 euro l’anno, i creativi che producono idee, scrivono articoli e slogan vengono ricompensati, forse, con 20 euro,

Ad esempio: il giovane giornalista si fa il mazzo giorno e notte, correndo ai 4 angoli della città (con la sua macchina) facendo anche le foto (con la sua macchina fotografica) scrivendo e mandando l’articolo (col suo portatile e la sua connessione) e alla fine del mese L’Eco di Bergamo per 21 articoli pubblicati gli riconosce 375 euro (praticamente… le spese): come potrà mai campare?

negli altri giornali o periodici, la stessa cosa,  cioè meno di 20 euro ad articolo (quello stesso spazio all’inserzionista costa 50 volte tanto)

Altra testimonianza, il graphic designer incaricato di creare il logo e l’immagine coordinata da una grande associazione di categoria, dopo settimane di sbattimento, riesce a far approvare la sua proposta ai dirigenti competenti (riunioni multiple di dirigenti e responsabili comunicazione con adeguati stipendi)

manda la fattura per il compenso concordato (200 euro!) e dopo 3 settimane di telefonate si sente dire dal dirigente amministrativo: la sua fattura è stata respinta, 200 euro si intendevano iva compresa, ripresenti la fattura decurtata il mese prossimo, e andrà in pagamento a 90 giorni.

Sempre la solita storia, ai creativi le briciole.

Un’intera generazione di giovani menti illuse di poter lavorare nel terziario avanzato (pubblicità, moda, design, comunicazione, uffici stampa) oggi si sta rendendo conto della realtà, il sogno di diventare direttore di Vogue o art director di Kartell, in base al quale tutti si sono laureati in scienze della comunicazione, diventerà realtà per 1 su 1000 (solitamente: il nipote del signor Vogue, o la figlia della signora Kartell)

tutti gli altri per strada, o nel sottobosco, facendo lavori freelance, in gara con altri 18 aspiranti, alcuni dei quali dispostissimi a lavorare gratis, o anche a pagare per fare il lavoro (per fare curriculum…)

alle nuove generazioni, agli adolescenti: mollate subito certe scuole, certe facoltà, iscrivetevi alla scuola del futuro, l’unica scuola sensata da fare oggi in Italia (e infatti non esiste): il Liceo Agricolo

(photo: creativi si nutrono di briciole di pane secco regalato dal fornaio a mensa te!)