47 tentativi fallimentari d’impresa culturale – 11

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Pierina

11 Paraletteratura cattolica

Le opportunità dell’iconografia cristiana

Un grande art che mi ha fatto da magister (oltre che farmi lavorare con lui per alcune agenzie storiche) il primo giorno nella grande agenzia mi ha detto:

adesso ti porto in un posto dove ti terrò una lezione sostitutiva dei 4 anni di scienze della comunicazione o similari.

Mi ha portato in una chiesa.

Tra una bestemmia e l’altra, mi ha detto: l’immaginetta della Madonna è la base della pubblicità, qualsiasi foto pubblicitaria si basa sull’arte sacra, qualsiasi spot non è altro che il remake della scena di Adamo ed Eva, dove tu, il pubblicitario, fai la parte del serpente.

Nelle vite dei santi ci sono già tutti i miracoli del nuovo rasoio, del nuovo detersivo, della nuova sottoveste.

Ti serve un nuovo eroe, un testimonail ideale? Cerca il santo giusto, riportalo in vita, efficacia garantita.

Nell’iconografia sacra, composizione, taglio immagine, toni, uso della luce c’è già tutta la pubblicità di moda. D’accordo.

Quello che non ho ancora capito, e che lui si è sempre rifiutato di spiegarmi (lo capirai da solo) è come mai questo ricchissimo patrimonio narrativo-iconografico, sia oggi così poco e male utilizzato dall’azienda in questione (la chiesa).

Mi spiego. Fino al Sette-Ottocento l’iconografia sacra è stata il media-linguaggio leader,  continuamente rinnovato. Con l’arrivo dei linguaggi laici, dell’arte laica, dell’immagine laica, dagli impressionisti in poi fino alla pubblicità, alla fotografia, alla tv e al web, il linguaggio del messaggio-azienda cattolico ha smesso di evolversi.

La mia domanda è: perché l’immagine cattolica è così vecchia, triste, perché le immaginette sono ancora quelle degli anni Cinquanta, perché qualsiasi cosa dal bollettino parrocchiale ai paramenti sacri è rimasta ferma a un gusto superato, poco attraente?

Sono convinto che rinnovare il linguaggio arte sacra-immagine coordinata del leader di mercato religioso – la chiesa cattolica – sia una dei pochi grossi business di comunicazione rimasti.

Ogni volta che mi capita di lavorare per qualche azienda del gruppo Vaticano ci provo.

Così, quando un editore cattolico mi chiede testi e idee per un libro fotografico sulle chiese barocche della diocesi, propongo e realizzo un format inedito, una specie di foto-romanzo devozionale di gusto contemporaneo

(cos’altro sono i servizi moda di Vogue dove un’allucinata anoressica seminuda si aggira con espressione mistica in qualche location straniante?).

Le immagini delle diverse basiliche illustrano brevi “romanzi paralleli” che hanno questo schema: il narratore è un peccatore che in prima persona, in flusso di coscienza-preghiera, tra i banchi della chiesa, confronta le vite dei santi del posto e la sua vita di peccatore moderno.

Il libro viene pubblicato e dato in omaggio a decine di migliaia di persone (non ricordo se correntisti di una certa banca o abbonati di un certo giornale o entrambe le cose).

Vengo a sapere che piace molto al segretario del vescovo, un po’ meno al vescovo.

Accetto di scrivere testi per un Museo Diocesano, ho un mio tavolo nel centro studi che fa parte della struttura, ma dopo due giorni nella cripta circondato da memento mori sono già sessualmente frustrato come quelli che ci vivono da vent’anni.

Esco a bere un caffè e quando rientro scrivo: “Malattie stagionali primaverili/ la città comincia a pullulare di donne mozzafiato e tu soffri d’asma: raffreddore da figa”.

Fine della mia esperienza di Church-writer. E pensare che ero già diventato papista, e propugnavo la Chiesa come committente di ogni opera della spirito.

Crisi.

In seguito, in varie occasioni ho proposto a fotografi amici, sempre in cerca di temi per un calendario fotografico, di realizzare un calendario (con modelle, location, abiti e truccatori) di sante e santi da riscoprire, adatti ai tempi.

Più d’uno si è molto eccitato all’idea, che poi non ha avuto seguito. Troppo difficile.

Crisi.

Più recentemente con Athos Mazzoleni e Mattia Dal Bello, per far vedere questa mia idea dell’attinenza tra arte sacra e fotografia di moda, ho creato una performance e un video dal titolo “Macabre Dance 2011” (visibile in http://vimeo.com/34066507) dove un affresco capolavoro d’arte sacro-funeraria medievale (la Danza Macabra di Clusone) viene affiancato da affissioni di pubblicità moda, con effetto di doppia perversione, per cui le pitture sacre paiono sexy mentre i modelli delle griffe si rivelano macabri.

L’abbiamo mandato al premio arte Laguna, sezione video-art, alla selezione finale la giuria si è divisa, niente premio.

Crisi.

Nel contesto barocco delle basilica, però, mi viene una nuova idea. Creare un gruppetto di musica pop, i cattogay, che sono tre chierichetti, con incenso, campanellino e smorzacandele, che canticchiano un motivetto tecno-dance che ha come testo: mi pento e mi dolgo, o Gesù d’amore acceso, non ti avessi mai offeso, e altri catto-haiku.

Lo proponiamo a Gian Franco Bortolotti, già produttore di hit dance come “Touch me” con la sua etichetta “media records”.

A Bortolotti l’idea piace, mi chiede di scrivere il testo definitivo mentre lui cerca gli interpreti adatti. Sul più bello un giorno leggiamo sul Corriere: “Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati”, recita Madonna nel suo nuovo album in un brano-confiteor che si intitola non a caso «I’ m a sinner» («Sono una peccatrice»). Il disco esce il 26 marzo in tutto il mondo. Promette faville, anzi di più, visto che ha totalizzato il più alto numero di prenotazioni della storia di iTunes.

Fine del progetto “mi pento e mi dolgo”.

Crisi.

Dopo quest’ulteriore delusione, ho scavalcato il fosso, mi sono immedesimato nel prossimo papa, Leone XIV, e ho scritto un’enciclica, la Rerum Novissimarum, versione turbo della Rerum Novarum ottocentesca di LeoneXIII, sorta di manifesto degli indignati cattolici, in opposizione al conservatorismo destrorso di Papa Razzi.

Chi poteva prevedere di essere scavalcato dalla realtà, e ritrovarsi un vero papa super-sovversivo come il mitico Cecco della Pampa?

Crisi.

(imago: Anima Virgo-Pierina Morosini by Athos Mazzoleni,

prove d’immaginetta per NaturalMente2013)

per agros culturae errans

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IMG_1043

(L14-RN-4,1 Latina, Anglica, Italica versio)

sapientia homines non pascet

economiae mecanicus minister dixit

tum vero per agros culturae errans ego vobis dico

sapientia non solum pascet sed minus et melius et omnes pascet

hac sapientia verax est nutrix et matrix

non mortua monumenta sed spiritus novissimus cursus

et nova tekne atque communis logos

et regressio ad uterum, cum superiore coscientia,

quia sequitur fabulae hominis in terra unus est

vera cultura pro vera agricultura

alia ignorantia sunt

EGO VOS SUM

culture doesn’t feed,

said the dull minister of economy

but wandering about cultural fields I really say to you

that culture not only feeds

but feeds better and feeds less and feeds everyones

this is true culture, nurse and mother,

not dead monuments but mental new deal

and new techique and common right

and return to the source, with higher consciousness,

because the romance of man on earth has only one sequel:

a true culture for a true agriculture,

the rest is ignorance.

I’M YOU

con la cultura non si mangia,

ha affermato un ottuso ministro dell’economia

ma in realtà attraversando i campi della cultura io vi dico che

con la cultura non solo si mangia, ma si mangia meno, meglio, e tutti,

parliamo di cultura verace, nutrice e matrice,

non monumenti morti ma nuovo corso mentale,

e una nuova tecnica e una proprietà letteraria condivisa,

e il ritorno alle origini, a un nuovo livello culturale,

poichè il romanzo dell’uomo sulla terra ha un unico seguito possibile:

una vera cultura per una vera agricoltura,

il resto è ignoranza.

IO SONO VOI

tratto da Leone XIV, Rerum Novissimarum, Parte 4, cap1, Calepio Press© 2013

photo by

http://web.stagram.com/n/bzonca/

in nomine panis

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panelavoro

in nomine panis, neque solum panis,

Cristi tota turba vocata est evangelium revolvere

et excellere anima et corpo e mercis spectaculo

et cuncta exsurgere e sepulcro pluti divitiarum

et catenas frangere quae nobis vincunt animam, mentem, corem, manus, pedes

et civitatem condere liberam, pacis matricem, aequam et consentientem.

EGO VOS SUM

(Leone XIV, Rerum Novissimarum, 1,3)

In nome del pane, e non solo del pane,

tutto il gregge di Cristo è chiamato a rileggere il Vangelo,

a sollevarsi anima e corpo dallo spettacolo della merce,

a risorgere insieme dal sepolcro del dio denaro,

a spezzare le catene che ci legano l’anima, la mente, il cuore, le mani e i piedi,

e a rifondare la società civile come comunità libera, pacifica, giusta e solidale.

IO SONO VOI

(imago: Pane e lavoro o la testa di Mussolini, giornale clandestino, 1931)

 

aqua sancta

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acquasanta

in crucis signo imus

solutis vinculis et emancipatis omnium dominiis

qui ut calamitate bona vorant et dissipant qua assiduo sudore plebes ultimae ferunt

agricolae, opifices, artifices, boni viri, solertes, aequi

sicut vermes reptantes fame hodie confecti

cras resurrecturi in crucis signo

ad hoc aqua sancta est et sitim convertit in vim

propter subvertendam iniquam civitatem

EGO VOS SUM 

nel segno della croce andremo liberi dalle catene che ci tengono succubi dei padroni di ogni cosa

che come un flagello divorano e dilapidano ogni bene prodotto con il sudore della fronte dagli ultimi della terra,

contadini, artigiani e artisti, uomini buoni, capaci e giusti,

oggi ridotti alla fame e a strisciare come vermi

domani pronti a risorgere nel segno della croce

perciò l’acqua è santa e converte la sete in forza

per sovvertire una società ingiusta

IO SONO VOI

in cross sign we’ll go free from chains that connect us like slaves to everything’s owners

who like a calamity waste every good produced by earth’s lowest

farmers, craftsmen, artists, good, able and just men,

today creeped along the ground

tomorrow rebirthing in cross sign

that’s why water saint is and changes thirst in strenght

just to  subvert an unfair society

I’M YOU

testo tratto dall’enciclica “RERUM NOVISSIMARUM”

cap1, par2, by Leone XIV – CalepioPress© 2013

imago: AQUA SANCTA by Athos Mazzoleni / 54 Biennale di Venezia 2011,

visibile alla trattoria i 3 gobbi, via Broseta, Bergamo

http://www.foodforeyes.com/

rerum novissimarum

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passion3

Rerum Novissimarum contra globis ordinem Christi rebellio est

et clamor est eius qui primam lapidem iacit novae ecclesiae

aptae civitatis in tota communione panis et animae

pro redente futuro evangelio et nova prosperitati

aequa et in pace et amore urbis et orbis

EGO VOS SUM

Rerum Novissimarum è la rivolta di Cristo all’ordine mondiale,

è il grido di chi scaglia la prima pietra di una nuova ecclesia,

una comunità aperta, che condivide tutto, il pane e l’anima,

per il ritorno al futuro del vangelo e una nuova prosperità,

giusta, in pace, in amore con la terra e tutto il creato

IO SONO VOI

adv 730 d.C.

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iconoclastia

tratto da un adv master, trascritto a memoria e tradotto a senso (originale in inglese, relatore un grande art director italiano, generazione sessantottina): “l’immaginetta della Madonna è la base di due millenni di pubblicità; il cristianesimo è l’anima dela pubblicità, l’arte sacra il fondamento della società dell’immagine, questo lo sanno tutti, eppure c’è stato un momento, tra il 730 e il 787 d.c. in cui ogni icona è stata distrutta e vietata per editto di Leone III l’Isaurico, imperatore bizantino. Per 50 anni siamo stati tutti icononoclasti, compreso Carlo Magno, fino a quando su iniziativa della principessa Irene (che dormiva con due immaginette nascoste sotto il cuscino) il culto delle immagini fu ristabilito, e gli iconoclasti  scomunicati.

Il vero paradosso è che l’azienda più vecchia e grande del mondo, che per prima ha inevtato la pubblicità, ovvero la chiesa cattolica, sia oggi totalmente incapce di usare anche al minimo tutta la potenza dell’arma da lei stessa creata.

L’immagine della chiesa cattolica non corrisponde alla sua realtà.

Leone XIII con l’enciclica Rerum Novarum aveva dato la direzione giusta, la chiesa deve misurarsi con i nuovi strumenti di comunicazione di massa. Ma non deve limitarsi a inseguire, deve porsi all’avanguardia, occupare col messaggio gli spazi pubblicitari, i centri commerciali, porsi a modello, interpretare senza paura la forza dirompente del vangelo, coinvolgere artisti, intellettuali, questo è il messaggio del nuovo papa, Leone XIV, che nel solco del tredicesimo ha titolato Rerum Novissimarum la sua enciclica, e invita tutti i creativi senza incarico a lavorare come gli antichi maestri per l’unico committente degno, il papa, l’ecclesia, la comunità universale”.

leone XIV nuovo papa

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tiara

Leone XIV nuovo papa! In esclusiva l’enciclica Rerum Novissimarum:

Gesù alzò gli occhi verso i suoi discepoli e disse: «Beati voi poveri, perché vostro è il Regno di Dio… Guai a voi ricchi, perché avete già la vostra consolazione» (Le 6,20.24).

Rerum Novissimarum è la rivolta di Cristo all’ordine mondiale, è il grido di chi scaglia la prima pietra di una nuova ecclesia, una comunità aperta, che condivide tutto, il pane e l’anima, per il ritorno al futuro del vangelo e una nuova prosperità, giusta, in pace, in amore con la terra e tutto il creato,

† †  nel segno della croce spezzeremo le catene che ci tengono succubi dei padroni di ogni cosa che come un flagello divorano e dilapidano ogni bene prodotto con il sudore della fronte dagli ultimi della terra, contadini, artigiani e artisti, uomini buoni, capaci e giusti, ridotti alla fame e a strisciare come vermi

† † † in nome del pane, e non solo del pane, tutto il gregge di Cristo è chiamato a rileggere il Vangelo, a sollevarsi anima e corpo dallo spettacolo della merce, a risorgere  insieme dal sepolcro del dio denaro, a spezzare le catene che ci legano  l’anima, la mente, il cuore, le mani e i piedi, e a rifondare la società civile  come comunità libera, pacifica, giusta e solidale

† † † Rerum Novissimarum è la rivolta dei cattolici indignati è una chiamata alla missione, a tutto il clero in primis, e a tutte le donne e agli uomini di buona volontà, a darsi il coraggio eroico di chi affronta il demonio e lo prende per le corna: perché noi non fuggiremo, ma al contrario ab-useremo con forza di dissoluzione tutte le novità, gli idoli, i feticci, gli incanti e le catene, e con la fede e la tempra dei cristiani delle origini, per questa via, stretta, oscura, incerta e pericolosa, ricondurremo l’uomo occidentale alla luce della vita

† † † † noi andremo dove vanno i giovani, perché i giovani, nelle tenebre della notte, cercano una luce, cercano un messaggio, e noi abbiamo quella luce, e quel messaggio: i sacramenti, e il vangelo. Nel vangelo, la grande narrazione da incarnare, nei sacramenti, i bisogni quotidiani dell’anima, nella coscienza cristiana, la forza profonda della verità, la volontà di resistere, e il coraggio di combattere.

† † † † † noi brandiremo lo scandalo della vita di cristo come piccozza per demolire la dittatura globale dei filistei noi vogliamo una nuova generazione di preti ribelli, i preti novissimi, e così come i preti contadini operavano nelle campagne e nelle cascine, e così come  i preti operai operavano nelle fabbriche e nei villaggi operai, i preti novissimi porteranno lo scandalo della croce nei centri commerciali, nelle comunità informatiche, nelle grandi discoteche, negli studi televisivi, nelle agenzie pubblicitarie, nei luoghi dove si produce, compra e vende la merce-uomo,

† † † † † † noi vogliamo uscire dalle chiese le nostre belle chiese piene d’arte e vuote d’anime, dovranno essere chiuse, ed aperte solo per le celebrazioni più importanti, 3 o 4 volte all’anno, secondo il calendario mariano, mentre ogni giorno, ogni sera, ogni santa domenica preti, parroci, frati, monsignori e vescovi diranno messa ovunque, per strada, in tv, sul web, alla radio, in piazza, al mercato, nelle stazioni, nei grandi magazzini, nei luoghi del tempo libero, all’alba, in pausa pranzo, ai vespri, a mezzanotte, alle due, sempre e ovunque, poiché il messaggio del Signore di questi tempi è come luce nella notte: noi chiamiamo tutti i laici e tutti gli uomini a partecipare in modo cattolico – che significa universale – e in spirito ecclesiastico –  che significa comunitario – alla missione di salvezza dell’uomo e della terra, secondo le capacità  di ciascuno, e per i bisogni di tutti: ecco cosa sono le opere “a maggior gloria del Signore”

† † † † † † † noi porteremo il confessionale laddove serve, sulla strada,  nei luoghi di perdizione, con umiltà, allo stesso livello di un distributore di bevande, noi metteremo il confessionale per chi ha sete nell’anima, fuori dalle discoteche, lungo le vie del meretricio, nei quartieri della vita notturna, dei locali del vizio, fuori dalle sale giochi, dagli hotels-bordello, nei parcheggi, negli autogrill, nei piazzali delle stazioni e delle autolinee, noi metteremo il confessionale, con un sacerdote, nei venerdì sera, nei sabato notte, nelle albe domenicali, il giocatore, la prostituta, il peccatore, il magnaccia, lo spacciatore, il poliziotto, l’insonne, l’angosciato, si inginocchierà, parlerà col padre, e avrà il perdono

† † † † † † † †  i nostri sacerdoti andranno a battere sulla strada usciranno dalle canoniche ai vespri e andranno nei bar, nelle birrerie, nei locali di tendenza, nei circoli, nelle discoteche, e faranno della casa parrocchiale medesima un luogo di ritrovo, e dal culto laico dell’aperitivo – le happy hour – ricondurranno il gregge alla comunione, il corpo e il sangue di nostro signore, la particola e il calice di vino benedetto, 5 euro per la parrocchia, ecco l’aperitivo soddisfacente che tutti cercano, ecco le messe del sabato sera, a mezzanotte, nelle aree di sosta, nei parcheggi, fuori dalle discoteche, o anche dentro: ed ecco infine l’azzardo del Signore, che scaccia i mercanti dal tempio, e per prima cosa, in quel tempio, ci deve andare: ed ecco dunque il vescovo stesso la domenica uscire dal duomo, e scendere dalla curia per andare a celebrare la messa principale nella galleria centrale del centro commerciale, e dar così vita al centro cattedrale,

noi qui incarichiamo formalmente commercianti, manager e uomini del marketing della creazione di un nuovo modello di mercato amico della terra e dell’uomo, solidale e sostenibile, e dunque senza plastica, senza pubblicità e senza usura, e li incarichiamo altresì di operare affinché in un tempo stabilito, i commerci e i prodotti moralmente e chimicamente inquinanti siano allontanati dal centro cattedrale, che come un tempo le grandi abbazie, sarà centro di raccolta di buone e sane merci provenienti dal territorio circostante, e di idee e cultura proveniente da tutto il mondo, il kmZero delle merci e il kmMille degli uomini, il centro cattedrale sarà un mercato biologico, ecologico, etico, per prodotti integralmente buoni, privi di marchi e di packaging, e come un tempo le botteghe si apriranno a margine delle grandi navate, la galleria centrale, con la cupola di vetro, sarà la cattedrale vera e propria, luogo di culto e di preghiera

† †  noi qui incarichiamo formalmente architetti, artisti e videoperatori di buona volontà della creazione di un nuovo allestimento per la conversione in progress del centro commerciale in centro cattedrale dove con linguaggio contemporaneo, foto e video, si mostri la speranza e la forza del vangelo, dando vita a una nuova arte sacra contemporanea, capace di parlare alla psiche e all’anima di tutti

† † † noi qui incarichiamo formalmente progettisti, artigiani e designers di buona volontà della creazione di un nuovo modello di confessionale, semplice, visibile, facilmente installabile, in materiale naturale. Il nuovo confessionale potrà essere installato e rimosso, in aree esterne come parcheggi, piazzali, piazzole, in luoghi chiusi, come centri commerciali, sportivi, ricreativi, dovrà essere dotato di semplici accessoriche lo rendano adatto alle stagioni e ai luoghi,e sistemi tecnici solari per il calore e l’illuminazione

† † † † noi qui incarichiamo formalmente arredatori, organizzatori, gestori  di locali pubblici della creazione di una nuovo tipo di locale di ritrovo, dove si abbia il massimo della vera bellezza e del gusto, dove si faccia l’aperitivo-comunione, dove si possa bere buon vino e mangiare buone pietanze, a un prezzo solidale, consigliato, ad offerta libera, e con buona creanza, e ringraziando il Signore e questo nuovo tipo di locale sia vivificatoda un cartellone di spettacoli di qualità eccelsa,musicali, teatrali, mostre d’arte, letture poetiche, e questi locali avranno nome “Papale Papale”

† † † † † noi qui incarichiamo formalmente paesaggisti, sportivi, amanti dello sport e della natura, della creazione di una nuova forma di percorso fitness che restituisca intelligenza cristiana alla passione del corpo, intendiamo con ciò nuove Vie Crucis, percorsi di fatica, sia in città, che nel verde, lungo i fiumi e tra i monti, dove portare il proprio fardello, la propria croce nel nome e nel segno di nostro Signore

† † † † † † noi qui incarichiamo formalmente commercialisti, avvocati, fiscalisti di buona volontà della creazione di nuove forme di aiuto ai nuovi poveri, di un servizo sindacale di nome Fiscaritas per aiutare e salvare i reietti abbrutiti da equitalia, con azioni legali comunitarie per il recupero di persone senza speranza, dannate al debito, dal più infame degli infedeli, lo statoprodigo di tesori con gli sfruttatori usuraio con gli umili e con i lavoratori

† † † † † † † noi qui incarichiamo formalmente programmatori e ingegneri informatici della creazione di un’applicazione e una piattaforma informatica di nome Tibi Caritas per la microbeneficenza tale che si possano soccorrere amici, bisognosi e meritevoli inviando ogni giorno, dopo la preghiera, e avendone la possibilità, sms del valore di 2euro o più

† † † † † † † †  noi qui incarichiamo formalmente pubblicitari copy writer e art director della creazione strumentale di marchi, loghi, immagine coordinata per il “centro cattedrale”, per la catena di locali “papale papale” per il “confessionale on the road” e la “comunione happy hour” per il servizio “”Fiscaritas” e l’applicazione-portale “Tibi Caritas” per il movimento “Dlogo” e il partito “Fazione guelfa”

†  noi qui esortiamo sostanzialmente intellettuali, sociologi e liberi pensatori a creare e diffondere un nuovo tipo di pensiero, una nuova filosofia rivoluzionaria in relazione al diritto d’autore, e una nuova missione per la creatività del Made in Italy: in primis, nuove esegesi e diffusione del testo matrice “Del primato civile e morale degli italiani”, opera del 1843, scritta dal leader neoguelfo Vincenzo Gioberti, nella quale ravvisiamo i semi del nuovo pensiero D-logo, Domini Logo, che libera l’uomo dal copyright poiché l’unico diritto d’autore che l’uomo deve pagare, è la morte corporale, e lo si paga all’autore del creato;

† †  tutto il resto in fatto d’invenzioni, brevetti, opere, è libero, riproducibile, ispirato da Dio a utilità di ogni uomo, e questo valga in special modo per il popolo italiano ,il popolo eletto alla novità e alla creatività, e in questo consisterà il suo primato morale e civile: nel mostrare al mondo la creatività come forma di libertà al contrario di quel che avviene ora in Italia. dove sia il popolo intero che l’intera classe dei creativi è nella sudditanza giuridica e finanziaria di tiranni padroni di ogni cosa, beni, immagini e parole,

† † † nel nome di Dio, il movimento D-logo realizzerà la santa alleanza tra la creatività e i poveri, poiché è nel bisogno che si vede il vero creativo, e i falsi profeti, i falsi miti, i mercanti d’illusioni, saranno scacciati dal tempio; al contempo la chiesa darà a tutti gli artisti di buona volontà la possibilità di realizzare e diffondere progetti e opere d’arte con l’etichetta e il formato AMGS (a maggior gloria del signore) ovvero in maniera open source e condivisa dall’ecclesia nei costi e negli utili pratici, morali e finanziari

† † † † il movimento-partito Fazione Guelfa, braccio politico della chiesa, avrà per simbolo uno scudocrociato rovesciato, ovvero una tiara crociata, nei colori bianco e giallo, e per obiettivo la conquista del potere, sia attraverso il consenso che tramite l’acquisizione da parte delle finanze vaticane del debito pubblico italiano, e il risanamento del paese secondo un processo virtuoso di smantellamento delle burocrazie e implementazione della gestione comunitaria tale da portare in 5 anni all’estinzione della repubblica italiana e alla costituzione di un novissimo Stato della Chiesa come forma di nuova teocrazia cristiana illuminata:

† † † † † abolita ogni tassazione e ogni ufficio pubblico abrogazione della Costituzione e promulgazione del Vangelo libera condivisione di domanda e offerta di servizi pubblici realizzazione dello stato social-net-anarco-cristiano centro diffusore della nuova teologia della liberazione creativa, riconversione a buona causa del primato morale e civile degli italiani

† † † † † † con ciò diciamo che il rinnovamento italiano sarà motore e volanodell’unica forma sopranazionale in grado di salvare il pianeta dall’apocalisse sociale, ecologica, finanziaria e morale innescata dal ciclone turbocapitalista dei G8: il G1-SRI 2.0 l’unico grande progetto di nuovo ordine solidale, europeo e cristiano, una libera confederazione di stati-comunità in configurazione opene source, moderata, amministrata e presieduta gratis et amori Dei dal Papa: il Sacro Romano Impero 2.0

† † † † † † †  e tutti gli uomini del clero e del secolo ricordino sempre che questo programma non è la nostra meta, bensì lo strumento: non è per conquistare il potere sulle anime e sui popoli che vi chiamo alla missione, ma piuttosto il contrario, vi chiedo in nome di Dio di farvi forti e conquistare potere in terra, per liberare gli uomini dalle catene del falso dio, il denaro: scuotete con forza il gregge dei consumatori, mostrate la via per diventare comunità: condividere una speranza, ritrovare la dignità e riconoscersi uomini, con una capacità e una volontà, vivere in pace, in amore e prosperità. Perciò non temete il denaro, ma ricordate che cosa significa.

† † † † † † † † nel segno dell’acqua, della spiga, della chiocciola e del gallo,il motto vos ego sum io sono voi, voi siete me – rivela la nostra incarnazione non in un uomo, ma in ogni uomo: nell’identità sociale, l’evangelizzazione reale, nella natura virtuale, l’infallibilità papale. Leone XIV sei tu. Cristo è in te. Annuncia la buona novella, salva gli uomini, porta la croce, cambia il mondo. Il potere della chiesa è nelle tue mani. Prendi parte alla missione Rerum Novissimarum.

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